L’episodio
accaduto nel novembre 2008 a La Mortola, frazione di Ventimiglia, era
costato una condanna per tentato omicidio a Franco Trotti, un idraulico
cinquantenne residente a Mentone a cui il giudice di Imperia Donatella
Aschero aveva inflitto 17 anni e mezzo nel novembre 2017.
La sentenza è stata notevolmente «mitigata» ieri dai giudici della Corte d’Appello di Genova. Hanno prevalso le tesi difensive del difensore, l’avvocato Roberto Rum, che è riuscito a far derubricare: non più tentato omicidio ma resistenza a pubblico ufficiale. Da 17 anni e mezzo la pena è calata a tre anni e quattro mesi, appesantita più che altro da alcuni precedenti gravanti sulla fedina penale di Trotti.
All’epoca Trotti era inseguito da un mandato di cattura. Questa sua condizione lo aveva forse spinto, quel 6 novembre di 11 anni fa, a pigiare sull’acceleratore invece che fermarsi al posto di controllo istituito dalla polizia a La Mortola. Come si verrà a sapere più tardi, sul suo capo pendeva una condanna a un anno e sette mesi per un accumulo di pene passate in giudicato. Trotti venne fermato il giorno dopo dai carabinieri a Bordighera e arrestato.
La sentenza è stata notevolmente «mitigata» ieri dai giudici della Corte d’Appello di Genova. Hanno prevalso le tesi difensive del difensore, l’avvocato Roberto Rum, che è riuscito a far derubricare: non più tentato omicidio ma resistenza a pubblico ufficiale. Da 17 anni e mezzo la pena è calata a tre anni e quattro mesi, appesantita più che altro da alcuni precedenti gravanti sulla fedina penale di Trotti.
All’epoca Trotti era inseguito da un mandato di cattura. Questa sua condizione lo aveva forse spinto, quel 6 novembre di 11 anni fa, a pigiare sull’acceleratore invece che fermarsi al posto di controllo istituito dalla polizia a La Mortola. Come si verrà a sapere più tardi, sul suo capo pendeva una condanna a un anno e sette mesi per un accumulo di pene passate in giudicato. Trotti venne fermato il giorno dopo dai carabinieri a Bordighera e arrestato.