Il caso sta scatenando diverse polemiche in Gran Bretagna, dopo la denuncia dell'Office for Standards in Education, Children's Services and Skills (Ofsted), un'autorità che dipende dal Parlamento e che è chiamata a valutare la conformità alle regole nazionali da parte di tutte le scuole. Come riporta l'Independent, la scuola Al-Hijrah, di Birmingham, si è resa protagonista di un grave episodio di discriminazione nonostante fosse già stata richiamata ad adeguarsi ad una sentenza pronunciata nel 2017.
Luke Tryl, dirigente dell'Ofsted, ha spiegato: «In quella scuola continua ad esserci una segregazione di genere, alle bambine viene impedito di mangiare finché gli alunni maschi non finiscono i loro pasti. Inoltre, ci sono libri di testo estremamente discriminatori, che incoraggiano la violenza sulle donne». Il caso è stato portato al Parlamento, dove Tryl ha denunciato: «Le scuole hanno ovviamente bisogno di un periodo di transizione per adeguarsi alle regole, ma nonostante il richiamo non è cambiato nulla in quasi due anni».
La denuncia del dirigente dell'Ofsted non riguarda però solo la scuola islamica di Birmingham: «Ci sono tantissimi altri istituti che continuano a violare delle norme assolutamente condivisibili, e a nulla sembrano servire i nostri richiami. Ci sentiamo soli, il nostro lavoro non viene supportato a livello istituzionale».
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