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venerdì 7 novembre 2014
Antibullismo e studio delle Arti Marziali.
Antibullismo e studio delle Arti Marziali.
Da diverso tempo sentiamo parlare del fenomeno del bullismo non soltanto attraverso tristi episodi raccontati dalla cronaca di giornali e mass-media ma anche attraverso le confidenze dei nostri ragazzi e dei loro compagni e amici.
Il sistema migliore per difendersi è l'apprendimento delle Arti Marziali.
L’apprendimento di queste discipline è un esercizio che richiede tempo, pazienza e tenacia poiché esse non sono solo pratiche sportive e sistemi di autodifesa ma un vero e proprio modo di vivere e di relazionarsi con gli altri; in modo particolare si può affermare che è una delle strade possibili, per poter combattere non solo nei confronti di un ambiente esterno che dovesse rivelarsi ostile, ma anche per esaltare le doti personali di autocontrollo e di equilibrio.
Per quanto riguarda il bullismo in estrema sintesi si possono riconoscere due tipi principali di questo triste fenomeno:
• bullismo psicologico (attuato soprattutto dalle ragazze, consiste nell' isolare e nel vessare);
• bullismo fisico (più diffuso nel mondo maschile, consiste nelle classiche “botte” date al più debole o al diverso di turno, spesso in “branco” di schiacciante superiorità numerica.
Un allievo di arti marziali cadrebbe in piedi in entrambi i casi. L'arte marziale è una doppia barriera: se appresa permette infatti una difesa personale eccellente, ma soprattutto... si è molto più forti mentalmente!
Naturalmente un buon Maestro è decisivo per l’ottenimento di buoni risultati ed il suo insegnamento resterà anche in futuro, contribuendo allo sviluppo armonico del ragazzo o della ragazza, domani adulti coscienti e preparati anche ad affrontare situazioni incresciose o imbarazzanti, senza perdere il controllo o peggio cacciarsi in qualche guaio.
Un artista marziale sa che non deve dare peso agli attacchi dei bulli, che deve impegnarsi per essere migliore (ma non migliore rispetto agli altri, ma rispetto a sé stesso), che deve fare ciò che ama fare ed impegnarsi applicandosi. Sa inoltre che quelli degli altri sono poco più che pareri. E' come un salice: si piega e fa cadere la neve, mentre agli altri si spezzano le braccia.
L’aggressività, la forza e l’energia impiegate in modo distorto ed inadeguato, possono essere canalizzate verso un utilizzo più proficuo, tramite un allenamento che permetta di utilizzare alcune caratteristiche della propria personalità in un luogo, il dojo,(l’aula dove si seguono gli allenamenti) in cui è possibile dare sfogo a queste energie, imparando a gestirle, in un ambiente che mantiene delle regole ben precise.
Fra le strategie che una scuola dovrebbe attuare per contrastare il fenomeno del bullismo, la pratica delle arti marziali è senz’altro annoverabile fra le migliori che un bambino può mettere in pratica per difendersi. Ma sia chiaro: non per le “botte” che il bambino impara a dare, ma per la sicurezza che egli è in grado di acquisire attraverso questa nobile pratica e per la consapevolezza di avere in concreto la possibilità di difendersi.
Non abbiamo mai conosciuto un bambino o un ragazzo che praticasse le arti marziali fin da piccolo, che fosse vittima di bullismo, e dobbiamo sottolineare che nella maggior parte dei casi i ragazzi che praticano arti marziali non diventano bulli.
Il compito del Maestro in questi casi è fondamentale nel monitorare i comportamenti del bambino incanalandolo continuamente verso la strada maestra, in stretta collaborazione con i genitori, poiché il praticante di arti marziali deve eccellere nello studio e deve essere un esempio di comportamento. Il praticante vero di Arti Marziali non fuma, non beve, rifiuta la droga e non solo per una questione di etica, ma perchè tali vizi gli causerebbero danni all'addestramento impedendogli il giusto recupero e l'assimilazione degli alimenti a discapito delle sedute di allenamento.
Dobbiamo però ricordare che il bullismo non è solo quello fisico, e il fatto di saper utilizzare le arti marziali potrebbe salvare il bambino dalle prepotenze fisiche e verbali, ma potrebbe non evitargli di venire isolato dai compagni; la sua preparazione comunque gli eviterebbe disagi troppo gravi perché saprebbe sempre trovare nella disciplina che pratica, un ancoraggio sicuro; come già detto, infatti, l’importanza delle arti marziali è soprattutto quella di acquisire autostima e un bambino con una buona autostima non resta emarginato.
Tuttavia perché le arti marziali aiutino sono necessari alcuni accorgimenti:
• La presenza di un ottimo Maestro che deve innanzitutto lavorare sull’autostima e sulla sacralità del rispetto dovuto agli altri, sull’umiltà, sull’onore, sulla capacità di controllare rabbia e aggressività. E’ infatti suo compito insegnare che le arti marziali sono una disciplina e una filosofia da apprendere, e non un’arma da combattimento;
• Il bambino non deve essere costretto a praticarle (i bambini costretti dai genitori possono essere comunque vittime perché non hanno sviluppato una buona autostima).
In genere, sotto la guida di un buon Maestro sono adatte tutte le arti marziali, ma ci sentiamo di consigliare in particolare quelle che hanno una base filosofica e spirituale, dove vengono esaltati i principi come la lealtà, la generosità, l’umiltà, il rispetto verso i propri genitori, verso i propri insegnanti e verso la propria nazione e che possano essere praticate anche come attività sportiva ricreativa o di competizione.
In conclusione possiamo affermare che le arti marziali non devono essere intraprese con il solo scopo di difendersi o di praticare uno sport ma soprattutto di vivere una vera e propria filosofia di vita.
Le lezioni verranno tenute dal M° Jose Maria Spampinato,
• Cintura nera IV Dan
• Istruttore di Karate
• Istruttore di Pesistica e Cultura Fisica
• Istruttore di Ju-Jitsu
• Istruttore di Muay Thai e Muay Boran nominato dalla Thailandia come rappresentante della
Federazione KMA e WMBF (Uniche federazioni riconosciute dal Ministero della Cultura e dello
Sport tailandese)
• Istruttore di Shoot Boxe
• Istruttore di Kick Boxing
• Allenatore di Pugilato
I corsi verranno tenuti presso la palestra Audace sita in Roma, Via Frangipane n. 12.
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