venerdì 26 luglio 2013

Torvaiamica Pomezia e i ragazzi di oggi.




Ieri sono andato a mare a Torvaianica.  Abituato come sono al mare della Sicilia faccio un po’ di fatica ad adeguarmi al mare poco cristallino di Ostia e Torvaianica. In ogni caso , il mare è il mare e il vento e la sua brezza sono fantastici . Vicino a me ragazzini di 16-18 anni, linguaggio scurrile con bestemmie , parolacce , discorsi senza senso, vuoti, intercalati da frasi come, caxxo, baciami il ..ulo,  troia puttana , porco ..io ecc . Mi chiedevo come delle ragazzine cosi carine potessero accompagnarsi a delle merde travestite da ragazzi, ma mi è bastato poco per capire che le cosiddette ragazzine erano degne comari di tanta nobiltà.

Quando sono andati via oltre  lasciare 3 bottiglie d’acqua di plastica , 3 bottiglie di birra Corona, di cui una rotta e seppellita nella sabbia, 4 lattine di coca,  cicche di sigarette , la carta della confezione dei gelati , patatine, bottiglie di plastica di coca  e per finire i bicchieri di plastica del gratta checche era troppo  tardi per accorgermene e cosi mi sono alzato e ho fatto le pulizie , scavando nella sabbia ho raccolto i cocci di vetro. Quando ho finito pensavo alla frase di Beppe Grillo:”Uno vale uno”.

Mi spiace Beppe ma non è così, io valgo 10 e quelle merde non valgono niente. Ora mi chiedo se questi sono i nostri giovani e le nostre speranze siamo proprio  belli fottuti. Ma per fortuna non ci sono solo io che combatto la mia battaglia silenziosa, ma abbiamo uno come Beppe che ci dà voce. Penso tuttavia che la democrazia in un paese come questo e con dei soggetti che ho descritto non abbia futuro e che forse ci voglia oltre alla cultura un polso un’ più forte.

Ma questo è il tempo dell’irriverenza, è il tempo dei tradimenti, è il tempo dove non esiste la parola data ed il rispetto, è il tempo dell’ignoranza e della mancanza di conoscenza, è il tempo della fellonia, è il tempo dei mercenari, è il tempo della presunzione e della cecità spirituale e fisica. L’uomo si comporta come se non dovesse mai morire e tratta l'ambiente come se fosse una cosa non sua , disprezza l'aria del creato, la brezza del mare e il profumo del vento, l'uomo è vittima delle sue scelte e in questa follia trascina povere creature innocenti.

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