domenica 17 marzo 2013

Ingiustizia Italiana

Giustizia, diritti e cittadini…, tu, da che parte stai…???

da Luigi Iovino (Note) il Domenica 17 marzo 2013 alle ore 20.18

Il capo prò tempore della Procura di Nola, dott. Paolo Mancuso, che il 28 dicembre 2008 dopo anni di insolvenza degli Amministratori Pubblici di Casalnuovo di Napoli e dei Magistrati territorialmente responsabili di inattività aggravata e continuata rispetto ad abusi non solo edilizi chiarissimi, colui che appena insediatosi al posto del Procuratore Adolfo Izzo, a seguito di un'articolo su "La Repubblica" di Napoli, si senti  investito della necessità che sulla questione da me denunciata si facesse luce, colui al quale ho dedicato la mia poesia "la mafia oltre la mafia" perchè mi fece sentire minacciato dalla una sua frase: "Ha una bella famiglia, se la goda..." mentre ero da lui per cercare giustizia contro l'insolvenza dei suoi Sostituti Procuratori (insolvenza ancora prolungata...) ha letto la mia denuncia inviata ieri via e-mail al suo indirizzo istituzionale e a quello di altri magistrati...

Ora ha un'altra occasione per dimostrare da che parte preferisce stare...

tu da che parte stai???



Testo della e-mail circolare...

Gent.mo Dott. Piergiorgio Morosini,

Gentilissimi magistrati in indirizzo.

La sensazione che ho ricevuto stamane ascoltando la Sua intervista ad "A ciascuno il suo" di Raffaella Calandra é stata in un certo senso sgradevole... (link all'intervista...)

Ripercorrendo le notizie vissute all'epoca e incrociandole con i ricordi lasciatimi dai libri di inchiesta/ricostruzione storica degli eventi che caratterizzarono gli anni prima e dopo delle stragi di mafia e che ci hanno accompagnato fino ai giorni attuali, attraverso i vari governi Berlusconi e quelli che si sono intervallati, libri realizzati dal giornalista Ferruccio Pinotti, dai magistrati Scarpinato ed altri, da Marco Travaglio e altri giornalisti ancora, ho la netta sensazione che se i magistrati, oltre che indagare, facessero buon uso di quei testi, incrociandone gli spunti e le citazioni (tutte documentate...), troverebbero le radici delle propaggini mafiose tutt'oggi radicate nella Curia di Napoli, nell'Augustissima Arciconfraternita dei Pellegrini, in soggetti operanti nella magistratura (non uno, ma, tanti...) nell'avvocatura e non solo...

E' storia documentata che all'epoca immediatamente precedente alle stragi si iniziò ad indagare su un cosiddetto"Ordine di Malta parallelo" ai cui apici pareva esserci il Cardinale il fu Vincenzo Giordano..., (oggi sostituito dall'indagato per corruzione Crescenzio Sepe...) ed è storicamente documentato che poi le indagini su questa organizzazione, che pareva avere intenti e comportamenti sovversivi e antidemocratici, non sono più continuati...

- Logico pensare che nel frattempo il progetto massonico mafioso sia sia cresciuto e radicato come erba gramigna nei gangli dello Stato... - Perchè nessuno ne ha mai più parlato...???

Credo di non sbagliarmi dicendo che si sono tramutati in qualcosa di più pericoloso per la vita democratica del paese al punto di riuscire a pilotare giudizi e sentenze..., e credo di non sbagliare di avere individuato qualcosa di pericoloso in quello che sta impedendo che i magistrati che si occupano del mio caso, sebbene obbligati dal diritto, riescano a svolgere la loro attività secondo legge... - eppure ci sono stati articoli che hanno svelato una concentrazione pericolosa di poteri e il possibile pericolo sovversivo che da tale concentrazione di potere può derivare...

Il fatto che nessun magistrato se ne occupi, e che anche nelle inchieste attuali non si citi questa presenza per niente occulta, di cui sono conosciuti parecchi esponenti, anche magistrati onorari e in ruolo, è molto preoccupante... - Segue il link all'articolo del 2003 del giornale "La Voce delle Voci... Voce della Campania"

http://www.luigiiovino.it/newAdmin/my_documents/my_files/174B6_ARCICONFR.marzo_03.pdf

Chi fermerà questi criminali e i magistrati che li stanno aiutando???

Luigi Iovino

P.S.

Ecco l'articolo del 27 dicembre 2008 cui Paolo Mancuso si sentì in obbligo di rispondere...



ecco la risposta, rimasta inevasa, di Paolo Mancuso...

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