
Ecco Psyco accanto a Foffi il rappresentante dei diritti umani francesi!! Giusto per capire di chi stiamo parlando!

Così giusto per ravvivare la memoria.. cambiano i tempi ma il modus operandi per manipolare le masse resta uguale.



#GretaThunberg non è la bambinetta ingenua uscita dal nulla che il mainstream vuole darvi a bere. È figlia della cantante Malena Ernman, che ha rappresentato la Svezia all'Eurovision, e dell'attore Svante Thunberg, attivisti immigrazionisti sinistroidi. Strumentalizzazione totale.
Da anni dei ragazzi italiani lottano contro le scie chimiche e le manipolazioni climatiche e nonostante le prove presentate hanno ottento solo perquisizioni, condanne, rinvii a giudizio, e qualcuno è pure sparito...
Io non mi fido di questa !!

Greta Thunberg proposta per il Nobel a 16 anni: ma chi c’è dietro la ragazzina?
Altro che paladina dell’ambiente: ecco chi c’è dietro Greta Thunberg –
Roma, 14 mar – “Scioperiamo perché noi abbiamo fatto i nostri compiti a casa e i politici no”. Greta Thunberg, norvegese, trecce bionde e la presunzione di chi, non accontentandosi di essere la prima della classe, vorrebbe avere il primato morale sull’intero pianeta: a 16 anni è la più giovane ambientalista europea e promotrice delle marce degli studenti per il clima.
Una sola domanda sorge spontanea osservando quello sguardo che tutto vorrebbe giudicare: ma chi ti credi di essere?
Lo sciopero di Greta Thunberg
Per mesi, ogni venerdì mattina, invece di andare a scuola, si è piazzata davanti al Parlamento svedese reggendo il cartello “Sciopero scolastico per il clima”. E il web, come fa sempre in questi casi, si è commosso.Sciopero internazionale. Persino Mattarella l’ha elogiata, da lì in poi la strada è stata tutta in discesa: invitata al vertice sul clima delle Nazioni Unite e al forum di Davos, i suoi discorsi hanno emozionato e appassionato gli ambientalisti di tutto il mondo, diventando il simbolo della lotta per il clima.
Vai a spiegare a questi pargoli che, come primo atto in favore dell’ambiente, anziché perdere ore di scuola, sarebbe più sensato se la smettessero di obbedire come tanti piccoli lobotomizzati ai dettami della società consumistica: del resto non è proprio la litania degli ambientalisti quella che recita meno consumi = meno emissioni = meno inquinamento ambientale?
Chissà come Greta si sarà gonfiata di boria qualche giorno fa, quando il suo nome è stato proposto per il premio Nobel per la pace da tre parlamentari norvegesi, premiando così il suo impegno contro il riscaldamento globale.
«Abbiamo nominato Greta perché la minaccia del clima potrebbe essere una delle cause più importanti di guerre e conflitti», ha affermato il parlamentare Freddy Andre Oevstegaard.
Una trovata pubblicitaria?
Il giornalista svedese Andreas Henriksson ha parzialmente dato la risposta a queste domande, svelando che dietro Greta e il suo personaggio della “ragazzina coraggiosa con la coscienza ambientale” c’è in realtà un entourage di adulti che ci sta abbondantemente marciando sopra.
In un’inchiesta riportata dal Giornale viene rivelato che il format dello sciopero scolastico davanti al Parlamento non sarebbe altro che parte di una strategia pubblicitaria finalizzata al lancio del nuovo libro della madre di Greta, la celebre cantante Malena Ernman – che nel 2009 partecipò anche all’Eurovision.
E il grande deus ex machina di questa campagna sarebbe Ingmar Rentzhog, esperto di marketing e pubblicità, che avrebbe sfruttato a sua volta l’immagine di Greta per la promozione della sua start-up.
Che genere di persona senza scrupoli sfrutterebbe le inclinazioni ossessive di una bambina malata per promuovere i propri affari e per parlare alla pancia di milioni di ragazzini?


Signore e Signori, schock economy: vi fanno esplodere nella testa il problema con violenza mediatica inaudita, e poi vi imporranno una soluzione che col problema non c’entra un belino, ma che realizza pienamente i loro scopi. La soluzione in parte esiste già e si chiama “agenda 21 dell’ONU”.
COME OPERA LA PROPAGANDA
«L'operazione Greta, chi si occupa di comunicazione lo sa, ha bisogno di un apparato ingente.
Tecnici, cameramen, regia, esperti, tanti soldi, 950 giornalisti, 110 TV, entrature, copertura quotidiana su tutti i TG del pianeta, Davos, Parlamento Europeo, ONU.
«L'operazione Greta, chi si occupa di comunicazione lo sa, ha bisogno di un apparato ingente.
Tecnici, cameramen, regia, esperti, tanti soldi, 950 giornalisti, 110 TV, entrature, copertura quotidiana su tutti i TG del pianeta, Davos, Parlamento Europeo, ONU.
E ora il Nobel.
Un’operazione così potente ha bisogno di mezzi ingenti e di essere orchestrata ai massimi livelli. Per ora sono in possesso di tali mezzi solo coloro che dell'inquinamento planetario, di terra, mare, città e aria, sono gli autori. Tutto qui.
I potenti, perché questa è roba loro, pongono il problema. Si chiama Shock economy.
A breve porranno la soluzione.
La loro soluzione.
Poi quando leggo "anche a Davos la piccola Greta zittisce i potenti " se penso che ci sia al mondo anche solo una persona in grado di credere che i potenti invitino una ragazzina per farsi zittire, allora perdo le speranze.
Sono quegli stessi potenti che stanno uccidendo 400 bambini al giorno in Yemen, e 22mila al mondo - da sempre - di fame.
Gli stessi che hanno ucciso Sankara e altri ventidue capi africani. E poi Mattei, Moro, Kennedy, Gheddafi, Saddam Hussein. Gli stessi che hanno fatto 228 anni di guerra su 260 di esistenza e 110 colpi di stato.
Quelli che spendono per ogni bambino che muore di fame 60mila dollari al giorno in armi, invece di 60 centesimi per salvarlo.
Quei potenti che in 26 posseggono più dei 3,7 miliardi più poveri.
Costoro, hanno visto Greta, e hanno tremato.
Morto Osama Bin Laden, sparito ISIS, ora c'è Greta.
Al di là dei dati meramente ambientali, questa è stata una poderosa prova di forza mediatica.
Essere stupidi è un diritto, ma questo è un abuso».
Francesco Neri
[DISCLAIMER: non è un post contro Greta (come potrebbe?) né, tanto meno, contro il problema dell'inquinamento. Qua si parla di propaganda, di narrazione e dell'uso strumentale dei giovani]
“182 appuntamenti in Italia, 300 mila in piazza”: per il “Clima”. La radio pubblica sta seguendo le manifestazioni, esulta e fa domande sul “Clima”. Dicono che il “Clima” “scuote le coscienze di tutti”. “E’ fantastico!”, cinguetta la giornalista…
Ora, se non capite l’artificialità di queste iniziative, l’evidente organizzazione internazionale, se non capite che vi state prestato ad un gioco losco e falso da allegare i denti, dovremo concludere che siete pronti ad applaudire qualunque dittatura orwelliana che può farvi fare qualunque cosa pericolosa, folle e odiosa. Non vi offende nemmeno l’infantilismo per il quale pensano di convincervi con argomenti da bambini? Basta che ne parli la tv, ed ecco fra noi trecentomila neo-fanatici marciano per appoggiare una “direttiva” fin troppo evidentemente dettata dal’alto, dai circoli maltusiano—globalisti e della dittatura europea – circoli che hanno bisogno di trasferire il malcontento per le austerità, le deflazioni, le disoccupazioni di massa che hanno creato, verso uno scopo da loro voluto: imporre nuove austerità per “il Clima”, fino a farvi mangiare insetti perché danno ottime proteine e in alternativa a quelle di vacche e pollame, che “inquinano”.

Che gente siete? Sapete leggere? Sono settimane che si scrive che “Greta” la ragazzina svedese, viene utilizzata per “una campagna di pubbliche relazioni” che deve preparare l’uscita di un nuovo libro della madre di Greta, la cantante d’opera svedese Malena Ernman – che ha strumentalizzato questa povera figlia affetta da sindrome di Asperger – e che si conosce anche il nome dello stratega della campagna, il professionista di pubbliche relazione Ingmar Rentzhog.
http://www.occhidellaguerra.it/ecco-chi-ce-davvero-dietro-greta-thunberg/
Ma voi, che state fissi sul vostro telefonino, twittando e facebookando sui tutit i “social”, non imparare niente, niente leggete di utile – o non capite quello che leggete. Siete quelli che credete al mainstream, aderite alle verità ufficiali su tutte le questioni, senza alcun senso critico: vi convincono di qualunque cosa – gender, bontà di “Francesco”, diritti LGBT, eutanasia – e diventate i difensori fanatici di qualunque progetto aberrante, demente e folle, dettato da gente che vuole, semplicemente, la vostra estinzione. Siete fissi sui tablet, ma è come viveste in un mondo di 500 anni fa: non capite il potere ipnotico e seduttivo da cui dovete guardarvi, come non conoscete la forza di suggestione dei media. Ve ne fate saturare, inzuppare dentro – senza difesa.
E vi credete pure furbi, pronti alla critica, “liberi” e intelligenti.
Ma davvero qualcuno è
disposto a credere che il movimento studentesco mondiale che oggi
sciopera da scuola e scende in piazza in un centinaio di Paesi in tutto
il mondo per «salvare il pianeta», abbia origine da una ragazzina
svedese che pratica la disobbedienza civile?
Greta Thunberg, 16 anni, è diventata famosa lo scorso agosto per una foto che la ritrae seduta da sola davanti al Parlamento svedese con un cartello che chiede l’applicazione degli Accordi di Parigi sul clima. E da allora è diventata una star internazionale. È stata invitata a parlare alla Conferenza sul clima tenutasi a Katowice (Polonia) lo scorso dicembre; poi al Forum economico mondiale di Davos. Ieri poi è arrivata la notizia della sua candidatura al Premio Nobel per la Pace.
Da mesi ogni venerdì salta la scuola per manifestare silenziosamente davanti al Parlamento (continuerà finché non saranno prese le agognate misure) e invece di prendersi due sculacciate ed essere trascinata a scuola dai genitori - come una volta sarebbe stato normale - è diventata un’eroina internazionale con tutti gli adulti ai suoi piedi; e i suoi Fridays for Future ("I venerdì per il futuro") sono diventati fonte d’ispirazione per gli studenti di tutto il mondo, che oggi infatti scioperano per chiedere ai governi di applicare immediatamente gli Accordi di Parigi allo scopo di salvare il clima e il futuro delle nuove generazioni.
Tutto ovviamente è spontaneo, secondo la narrazione ufficiale, e dovuto alla grande sensibilità dei giovani per le sorti di un pianeta che rischiano di vederselo consegnare devastato dai loro genitori. È la narrazione che viene ampiamente veicolata dai media occidentali, i quali del resto è da anni che promuovono l’allarmismo climatico.
Le cose però stanno un po’ diversamente e hanno invece il sapore di un vero e proprio sfruttamento dei minori; un abuso perpetrato da potenti élite ai danni di bambini e ragazzi che per anni già sono stati fatti oggetto di una propaganda martellante sull’incombente catastrofe climatica.
Forse – e sottolineiamo forse – il fenomeno Greta può essere anche nato quasi per caso, ma il suo immediato successo lo si deve al fatto che ha “incontrato” una precisa strategia che mira proprio a creare un sollevamento della popolazione giovanile per costringere i governi ad approvare legislazioni ecologiste. Un esempio delle misure richieste lo troviamo nel recentissimo “Green New Deal” che è stato adottato dai Democratici negli Stati Uniti (clicca qui per il contenuto del Green New Deal).
Contrariamente a quanto si può ritenere seguendo i media occidentali, Greta non è affatto la prima adolescente a fare la leader ecologista: negli Stati Uniti ormai non si contano le sigle di associazioni di studenti impegnate in questo senso, compreso il Movimento “Zero Hour”, fondato dalla 16enne Jamie Margolin, la cui marcia organizzata a Washington lo scorso 21 luglio è stata fonte d’ispirazione proprio per Greta.
Ma queste ragazze, indottrinate fin dalla più tenera età ai dogmi dell’ecologismo, sono diventate facile preda e docili armi nelle mani delle élite che stanno imponendo una dittatura globale in nome della lotta ai cambiamenti climatici. Dietro queste organizzazioni studentesche ci sono le solite ricche fondazioni americane – dai Rockefeller ai Gates – che tengono la regia dell’operazione. Documenti resi noti recentemente fanno risalire la pianificazione di un movimento studentesco a una riunione di associazioni ecologiste finanziate dalla Fondazione Rockefeller nel 2012 a La Jolla, in California. È in questi documenti presentati in quell’occasione che si trova il piano per promuovere marce degli studenti in tutto il mondo.
In ogni caso da quell’incontro è nata una strategia che prende a modello la battaglia svolta con successo contro l’industria del tabacco. Ovvero la strada dei tribunali, attraverso la denuncia delle industrie maggiormente responsabili dell’uso di combustibili fossili – ritenuti la principale causa dei cambiamenti climatici – e dei governi che non prendono misure per fermare le emissioni di CO2. Neanche a dirlo si tratta di una torta che vale centinaia di miliardi di dollari. Il coinvolgimento dei giovani e giovanissimi è funzionale a creare un impatto sull’opinione pubblica (chi non prova un senso di colpa davanti a figli e nipoti a cui staremmo negando il futuro?) e a rendere più efficace il ricorso in tribunale. Infatti, negli Stati Uniti si sono moltiplicate le azioni legali che estendono al clima la “Public trust doctrine”, ovvero il principio giuridico per cui certe risorse naturali sono preservate assolutamente per l’uso pubblico.
Ma la causa più importante, che riassume tutta la strategia degli ecologisti radicali, avendo come obiettivo il Green New Deal e come protagonisti dei bambini, è quella ancora pendente davanti a un tribunale dell’Oregon. Si chiama Juliana vs United States, ed è stata iniziata nel 2015 sulla base della denuncia presentata da 21 bambini e adolescenti tra gli 8 e i 19 anni. Sul banco degli accusati l’allora presidente Barack Obama (oggi rimpiazzato da Donald Trump anche in questo giudizio) e diversi funzionari delle varie agenzie governative interessate. L’accusa al governo degli Stati Uniti è quella di violare i diritti dei giovani permettendo attività che provocano i cambiamenti climatici, e chiedono quindi al giudice di imporre al governo americano l’adozione di misure per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
I 21 ragazzi, in gran parte minorenni, sono assistiti dalla Our Children’s Trust, organizzazione di avvocati ecologisti creata apposta per questo genere di operazioni, e sono rappresentati dal climatologo James Hansen, uno dei principali attivisti che ha reso popolare la teoria del riscaldamento globale antropico (cioè causato dalle attività umane). I ragazzi che hanno portato i presidenti degli Usa in giudizio sono stati attentamente selezionati tra coloro che sono stati vittime di catastrofi naturali, che hanno avuto case distrutte da uragani, alluvioni o incendi.
Bambini e adolescenti sono diventati dunque carne da cannone per le élite ecologiste che dominano il mondo. E la questione non riguarda solo gli Stati Uniti. La stessa Greta deve la sua fama a un esperto di Pubbliche relazioni, Ingmar Rentzhog, anche lui militante ecologista, che ha reso virale su Instagram la foto di Greta seduta da sola, con un cartello, sulle scale davanti al Parlamento, lo scorso agosto. E subito a Greta si è affiancato un altro noto attivista svedese, Bo Thorén, esponente del movimento ecologista radicale internazionale Extinction Rebellion.
Oltretutto Greta è affetta dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo che non provoca ritardi cognitivi, ma crea problemi nelle interazioni sociali, oltre a schemi di comportamento ripetitivi e attività e interessi ristretti. La macchina della propaganda ecologista si serve dunque anche delle caratteristiche comportamentali di una ragazzina per promuovere la propria agenda.
Quello a cui stiamo assistendo è dunque un vero e proprio abuso di minori, a vantaggio di alcune élite globaliste che sulla pelle dei ragazzi stanno muovendo miliardi di dollari. E noi abbiamo fior di opinionisti cattolici che esaltano la marcia odierna e le campagne ecologiste pensando di difendere i poveri.
Perchè diamine non parli di HAARP, di scie chimiche , di terremoti artificiali, del cambiamento criminale artificiale del clima , di 5 G , del inquinamento elettromagnetico etc ??? Sei solo una clone teleguidata o un rettile senza sentimenti e compassione come tutti i tuoi simili che prendono in giro questa umanità di pecore stupide !!! 99% di questi belanti credono nella tua genuinità , noi non ci caschiamo più !!!! Il "riscaldamento globale " ci sta solo nelle vostre luride teste , avete surriscaldato la Ionosfera a più non posso e poi avete la imbecille impertinenza di parlare del caldo anomalo e di clima impazzito !!! Luridi esseri infernali andate o tornate da dove siete venuti , al Inferno, la casa di Lucifero !
Una di queste due ragazze protesta per motivi seri: lo smantellamento dei diritti sociali da parte delle élites liberiste e capitaliste, che hanno negato il futuro ad una generazione di europei.
L'altra ragazza è un prodotto mediatico creato dagli spin doctors del sistema per sviare la protesta dei giovani verso tematiche che non danneggino gli interessi dei loro padroni.
Un’operazione così potente ha bisogno di mezzi ingenti e di essere orchestrata ai massimi livelli. Per ora sono in possesso di tali mezzi solo coloro che dell'inquinamento planetario, di terra, mare, città e aria, sono gli autori. Tutto qui.
I potenti, perché questa è roba loro, pongono il problema. Si chiama Shock economy.
A breve porranno la soluzione.
La loro soluzione.
Poi quando leggo "anche a Davos la piccola Greta zittisce i potenti " se penso che ci sia al mondo anche solo una persona in grado di credere che i potenti invitino una ragazzina per farsi zittire, allora perdo le speranze.
Sono quegli stessi potenti che stanno uccidendo 400 bambini al giorno in Yemen, e 22mila al mondo - da sempre - di fame.
Gli stessi che hanno ucciso Sankara e altri ventidue capi africani. E poi Mattei, Moro, Kennedy, Gheddafi, Saddam Hussein. Gli stessi che hanno fatto 228 anni di guerra su 260 di esistenza e 110 colpi di stato.
Quelli che spendono per ogni bambino che muore di fame 60mila dollari al giorno in armi, invece di 60 centesimi per salvarlo.
Quei potenti che in 26 posseggono più dei 3,7 miliardi più poveri.
Costoro, hanno visto Greta, e hanno tremato.
Morto Osama Bin Laden, sparito ISIS, ora c'è Greta.
Al di là dei dati meramente ambientali, questa è stata una poderosa prova di forza mediatica.
Essere stupidi è un diritto, ma questo è un abuso».
Francesco Neri
[DISCLAIMER: non è un post contro Greta (come potrebbe?) né, tanto meno, contro il problema dell'inquinamento. Qua si parla di propaganda, di narrazione e dell'uso strumentale dei giovani]

MA COME FATE A CREDERE ANCHE A QUESTO? (Ecco perché…)
“182 appuntamenti in Italia, 300 mila in piazza”: per il “Clima”. La radio pubblica sta seguendo le manifestazioni, esulta e fa domande sul “Clima”. Dicono che il “Clima” “scuote le coscienze di tutti”. “E’ fantastico!”, cinguetta la giornalista…
Ora, se non capite l’artificialità di queste iniziative, l’evidente organizzazione internazionale, se non capite che vi state prestato ad un gioco losco e falso da allegare i denti, dovremo concludere che siete pronti ad applaudire qualunque dittatura orwelliana che può farvi fare qualunque cosa pericolosa, folle e odiosa. Non vi offende nemmeno l’infantilismo per il quale pensano di convincervi con argomenti da bambini? Basta che ne parli la tv, ed ecco fra noi trecentomila neo-fanatici marciano per appoggiare una “direttiva” fin troppo evidentemente dettata dal’alto, dai circoli maltusiano—globalisti e della dittatura europea – circoli che hanno bisogno di trasferire il malcontento per le austerità, le deflazioni, le disoccupazioni di massa che hanno creato, verso uno scopo da loro voluto: imporre nuove austerità per “il Clima”, fino a farvi mangiare insetti perché danno ottime proteine e in alternativa a quelle di vacche e pollame, che “inquinano”.

Che gente siete? Sapete leggere? Sono settimane che si scrive che “Greta” la ragazzina svedese, viene utilizzata per “una campagna di pubbliche relazioni” che deve preparare l’uscita di un nuovo libro della madre di Greta, la cantante d’opera svedese Malena Ernman – che ha strumentalizzato questa povera figlia affetta da sindrome di Asperger – e che si conosce anche il nome dello stratega della campagna, il professionista di pubbliche relazione Ingmar Rentzhog.
http://www.occhidellaguerra.it/ecco-chi-ce-davvero-dietro-greta-thunberg/
Ma voi, che state fissi sul vostro telefonino, twittando e facebookando sui tutit i “social”, non imparare niente, niente leggete di utile – o non capite quello che leggete. Siete quelli che credete al mainstream, aderite alle verità ufficiali su tutte le questioni, senza alcun senso critico: vi convincono di qualunque cosa – gender, bontà di “Francesco”, diritti LGBT, eutanasia – e diventate i difensori fanatici di qualunque progetto aberrante, demente e folle, dettato da gente che vuole, semplicemente, la vostra estinzione. Siete fissi sui tablet, ma è come viveste in un mondo di 500 anni fa: non capite il potere ipnotico e seduttivo da cui dovete guardarvi, come non conoscete la forza di suggestione dei media. Ve ne fate saturare, inzuppare dentro – senza difesa.
E vi credete pure furbi, pronti alla critica, “liberi” e intelligenti.
Sciopero per il clima, un altro abuso di minori
Oggi in un centinaio
di paesi del mondo scioperano gli studenti per protesta contro i
politici che non prendono provvedimenti seri per contrastare il
riscaldamento globale. Una iniziativa che secondo la narrazione
ufficiale nasce dall'esempio della 16enne svedese Greta Thunberg, che
ieri è stata anche candidata al Premio Nobel per la Pace, ma le cose
stanno diversamente. E dietro la mobilitazione degli studenti ci sono
élite ecologiste e fondazioni americane che stanno usando i giovani per
battaglie che valgono centinaia di miliardi di dollari.
Greta Thunberg, 16 anni, è diventata famosa lo scorso agosto per una foto che la ritrae seduta da sola davanti al Parlamento svedese con un cartello che chiede l’applicazione degli Accordi di Parigi sul clima. E da allora è diventata una star internazionale. È stata invitata a parlare alla Conferenza sul clima tenutasi a Katowice (Polonia) lo scorso dicembre; poi al Forum economico mondiale di Davos. Ieri poi è arrivata la notizia della sua candidatura al Premio Nobel per la Pace.
Da mesi ogni venerdì salta la scuola per manifestare silenziosamente davanti al Parlamento (continuerà finché non saranno prese le agognate misure) e invece di prendersi due sculacciate ed essere trascinata a scuola dai genitori - come una volta sarebbe stato normale - è diventata un’eroina internazionale con tutti gli adulti ai suoi piedi; e i suoi Fridays for Future ("I venerdì per il futuro") sono diventati fonte d’ispirazione per gli studenti di tutto il mondo, che oggi infatti scioperano per chiedere ai governi di applicare immediatamente gli Accordi di Parigi allo scopo di salvare il clima e il futuro delle nuove generazioni.
Tutto ovviamente è spontaneo, secondo la narrazione ufficiale, e dovuto alla grande sensibilità dei giovani per le sorti di un pianeta che rischiano di vederselo consegnare devastato dai loro genitori. È la narrazione che viene ampiamente veicolata dai media occidentali, i quali del resto è da anni che promuovono l’allarmismo climatico.
Le cose però stanno un po’ diversamente e hanno invece il sapore di un vero e proprio sfruttamento dei minori; un abuso perpetrato da potenti élite ai danni di bambini e ragazzi che per anni già sono stati fatti oggetto di una propaganda martellante sull’incombente catastrofe climatica.
Forse – e sottolineiamo forse – il fenomeno Greta può essere anche nato quasi per caso, ma il suo immediato successo lo si deve al fatto che ha “incontrato” una precisa strategia che mira proprio a creare un sollevamento della popolazione giovanile per costringere i governi ad approvare legislazioni ecologiste. Un esempio delle misure richieste lo troviamo nel recentissimo “Green New Deal” che è stato adottato dai Democratici negli Stati Uniti (clicca qui per il contenuto del Green New Deal).
Contrariamente a quanto si può ritenere seguendo i media occidentali, Greta non è affatto la prima adolescente a fare la leader ecologista: negli Stati Uniti ormai non si contano le sigle di associazioni di studenti impegnate in questo senso, compreso il Movimento “Zero Hour”, fondato dalla 16enne Jamie Margolin, la cui marcia organizzata a Washington lo scorso 21 luglio è stata fonte d’ispirazione proprio per Greta.
Ma queste ragazze, indottrinate fin dalla più tenera età ai dogmi dell’ecologismo, sono diventate facile preda e docili armi nelle mani delle élite che stanno imponendo una dittatura globale in nome della lotta ai cambiamenti climatici. Dietro queste organizzazioni studentesche ci sono le solite ricche fondazioni americane – dai Rockefeller ai Gates – che tengono la regia dell’operazione. Documenti resi noti recentemente fanno risalire la pianificazione di un movimento studentesco a una riunione di associazioni ecologiste finanziate dalla Fondazione Rockefeller nel 2012 a La Jolla, in California. È in questi documenti presentati in quell’occasione che si trova il piano per promuovere marce degli studenti in tutto il mondo.
In ogni caso da quell’incontro è nata una strategia che prende a modello la battaglia svolta con successo contro l’industria del tabacco. Ovvero la strada dei tribunali, attraverso la denuncia delle industrie maggiormente responsabili dell’uso di combustibili fossili – ritenuti la principale causa dei cambiamenti climatici – e dei governi che non prendono misure per fermare le emissioni di CO2. Neanche a dirlo si tratta di una torta che vale centinaia di miliardi di dollari. Il coinvolgimento dei giovani e giovanissimi è funzionale a creare un impatto sull’opinione pubblica (chi non prova un senso di colpa davanti a figli e nipoti a cui staremmo negando il futuro?) e a rendere più efficace il ricorso in tribunale. Infatti, negli Stati Uniti si sono moltiplicate le azioni legali che estendono al clima la “Public trust doctrine”, ovvero il principio giuridico per cui certe risorse naturali sono preservate assolutamente per l’uso pubblico.
Ma la causa più importante, che riassume tutta la strategia degli ecologisti radicali, avendo come obiettivo il Green New Deal e come protagonisti dei bambini, è quella ancora pendente davanti a un tribunale dell’Oregon. Si chiama Juliana vs United States, ed è stata iniziata nel 2015 sulla base della denuncia presentata da 21 bambini e adolescenti tra gli 8 e i 19 anni. Sul banco degli accusati l’allora presidente Barack Obama (oggi rimpiazzato da Donald Trump anche in questo giudizio) e diversi funzionari delle varie agenzie governative interessate. L’accusa al governo degli Stati Uniti è quella di violare i diritti dei giovani permettendo attività che provocano i cambiamenti climatici, e chiedono quindi al giudice di imporre al governo americano l’adozione di misure per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
I 21 ragazzi, in gran parte minorenni, sono assistiti dalla Our Children’s Trust, organizzazione di avvocati ecologisti creata apposta per questo genere di operazioni, e sono rappresentati dal climatologo James Hansen, uno dei principali attivisti che ha reso popolare la teoria del riscaldamento globale antropico (cioè causato dalle attività umane). I ragazzi che hanno portato i presidenti degli Usa in giudizio sono stati attentamente selezionati tra coloro che sono stati vittime di catastrofi naturali, che hanno avuto case distrutte da uragani, alluvioni o incendi.
Bambini e adolescenti sono diventati dunque carne da cannone per le élite ecologiste che dominano il mondo. E la questione non riguarda solo gli Stati Uniti. La stessa Greta deve la sua fama a un esperto di Pubbliche relazioni, Ingmar Rentzhog, anche lui militante ecologista, che ha reso virale su Instagram la foto di Greta seduta da sola, con un cartello, sulle scale davanti al Parlamento, lo scorso agosto. E subito a Greta si è affiancato un altro noto attivista svedese, Bo Thorén, esponente del movimento ecologista radicale internazionale Extinction Rebellion.
Oltretutto Greta è affetta dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo che non provoca ritardi cognitivi, ma crea problemi nelle interazioni sociali, oltre a schemi di comportamento ripetitivi e attività e interessi ristretti. La macchina della propaganda ecologista si serve dunque anche delle caratteristiche comportamentali di una ragazzina per promuovere la propria agenda.
Quello a cui stiamo assistendo è dunque un vero e proprio abuso di minori, a vantaggio di alcune élite globaliste che sulla pelle dei ragazzi stanno muovendo miliardi di dollari. E noi abbiamo fior di opinionisti cattolici che esaltano la marcia odierna e le campagne ecologiste pensando di difendere i poveri.
Perchè diamine non parli di HAARP, di scie chimiche , di terremoti artificiali, del cambiamento criminale artificiale del clima , di 5 G , del inquinamento elettromagnetico etc ??? Sei solo una clone teleguidata o un rettile senza sentimenti e compassione come tutti i tuoi simili che prendono in giro questa umanità di pecore stupide !!! 99% di questi belanti credono nella tua genuinità , noi non ci caschiamo più !!!! Il "riscaldamento globale " ci sta solo nelle vostre luride teste , avete surriscaldato la Ionosfera a più non posso e poi avete la imbecille impertinenza di parlare del caldo anomalo e di clima impazzito !!! Luridi esseri infernali andate o tornate da dove siete venuti , al Inferno, la casa di Lucifero !
Una di queste due ragazze protesta per motivi seri: lo smantellamento dei diritti sociali da parte delle élites liberiste e capitaliste, che hanno negato il futuro ad una generazione di europei.
L'altra ragazza è un prodotto mediatico creato dagli spin doctors del sistema per sviare la protesta dei giovani verso tematiche che non danneggino gli interessi dei loro padroni.
Ad una di queste ragazze la UE, per mano degli sgherri del macellaio
Macron, ha cavato un occhio. Non leggerete la sua storia su nessun
giornale. Non sarà mai invitata a nessun talk show.
All'altra ragazza la UE ha aperto tutte le porte. Ha incontrato Juncker, ha ricevuto i complimenti di Mattarella. La vedete tutti i giorni su tutte le televisoni e i giornali di regime.
Una di queste due ragazze è vera.
L'altra è un prodotto confezionato appositamente per abbindolarvi.
(Cesare Corda)

All'altra ragazza la UE ha aperto tutte le porte. Ha incontrato Juncker, ha ricevuto i complimenti di Mattarella. La vedete tutti i giorni su tutte le televisoni e i giornali di regime.
Una di queste due ragazze è vera.
L'altra è un prodotto confezionato appositamente per abbindolarvi.
(Cesare Corda)
CARLO RUBBIA, PREMIO NOBEL PER LA FISICA, SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI.
Vale la pena, sull'argomento dei cambiamenti climatici, rileggere alcune parti del discorso tenuto dal premio Nobel per la fisica e senatore a vita Carlo Rubbia di fronte alle commissioni riunite Affari esteri e Ambiente-territorio di Camera e Senato il 26 novembre 2014.
CARLO RUBBIA: "Sono una persona che ha lavorato almeno un quarto di secolo sulla questione dell' energia nei vari aspetti e, quindi, conosco le cose con grande chiarezza. Vorrei esprimere alcuni concetti rapidamente anche perché i tempi sono brevi. La prima osservazione è che il clima della Terra è sempre cambiato. Oggi noi pensiamo (in un certo senso, probabilmente, in maniera falsa) che se non facciamo nulla e se teniamo la CO2 sotto controllo, il clima della Terra resterà invariato. Questo non è assolutamente vero.
Vorrei ricordare che durante l'ultimo milione di anni la Terra era dominata da periodi di glaciazione in cui la temperatura era di meno 10 gradi, tranne brevissimi periodi in cui c' è stata la temperatura che è quella di oggi. L'ultimo è stato 10.000 anni fa, quando è cominciato il cambiamento climatico con l'agricoltura, lo sviluppo eccetera, che è la base di tutta la nostra civilizzazione di oggi.
Negli ultimi 2.000 anni, ad esempio, la temperatura della Terra è cambiata profondamente. Ai tempi dei Romani, Annibale ha attraversato le Alpi con gli elefanti per venire in Italia. Oggi non ci potrebbe venire, perché la temperatura della Terra è inferiore a quella che era ai tempi dei Romani. Quindi, oggi gli elefanti non potrebbero attraversare la zona dove sono passati. C' è stato un periodo, nel Medioevo, in cui si è verificata una piccola glaciazione; intorno all' anno 1000 c'è stato un aumento di temperatura simile a quello dei tempi dei Romani. Ricordiamo che ai tempi dei Romani la temperatura era un grado e mezzo più alta di quella di oggi; poi c'è stata una mini-glaciazione durante il periodo 1500-1600. Ad esempio, i vichinghi hanno avuto degli enormi problemi di sopravvivenza a causa di questa mini-glaciazione, che si è sviluppata con cambiamenti di temperatura sostanziali.
POPOLAZIONE E CONSUMI
Se restiamo nel periodo degli ultimi 100 anni, ci sono stati dei cambiamenti climatici sostanziali, che sono avvenuti ben prima dell'effetto antropogenico, dell'effetto serra e così via. Per esempio, negli anni Quaranta c'è stato un cambiamento sostanziale. La presenza dell'uomo ha probabilmente introdotto ulteriori cambiamenti. Non dimentichiamo che quando sono nato io, la popolazione della Terra era 3,7 volte inferiore a quella di oggi. Nella mia vita il consumo energetico primario è aumentato 11 volte. Per quanto riguarda il comportamento del pianeta, questo ha avuto effetti molto strani e contraddittori. Vorrei ricordare che dal 2000 al 2014 la temperatura della Terra non è aumentata: essa è diminuita di 0,2 gradi e noi non abbiamo osservato negli ultimi 15 anni alcun cambiamento climatico di una certa dimensione. Questo è un fatto di cui tutti voi dovete rendervi conto, perché non siamo di fronte ad un'esplosione della temperatura.
La temperatura è montata fino al 2000: da quel momento siamo rimasti costanti, anzi siamo scesi di 0,2 gradi. Io guardo i fatti. Il fatto è che la temperatura media della Terra, negli ultimi 15 anni, non è aumentata ma diminuita.
L'ESEMPIO USA
Nonostante questo, ci troviamo di fronte ad una situazione assolutamente drammatica: le emissioni di CO2 stanno aumentando in maniera esponenziale. Tra le varie soluzioni dell' IPCC prevale la soluzione del business as usual. Essa è la soluzione più alta di tutte: indica che, effettivamente, anche grazie allo sviluppo della Cina e degli altri Paesi in via di sviluppo, l'aumento delle emissioni di CO2 sta avvenendo con estrema rapidità. Le emissioni stanno aumentando in maniera tale che, a mio parere, tutte le speranze che abbiamo di ridurre il consumo energetico facendo azioni politiche ed altro, sono contraddette dal fatto che oggi il cambiamento climatico del CO2 registra un aumento esponenziale senza mostrare una inversione di tendenza; sta crescendo liberamente.
Vorrei ricordare che l'unico Paese nel mondo riuscito a mantenere e ridurre le emissioni di CO2 sono gli Stati Uniti: non l' Europa, non la Cina, ma gli Stati Uniti. Per quale motivo? C'è stato lo sviluppo del gas naturale, che adesso sta rimpiazzando fondamentalmente le emissioni di CO2 dovute al carbone. Ricordiamo anche che il costo dell'energia elettrica in America è due volte il costo dell' Europa. Perché? Il consumo della chimica fine in Europa è deficitario e in crollo fisso, perché fondamentalmente in America si stanno sviluppando delle tecnologie grazie ad uno sviluppo tecnologico ambientale importantissimo, che ha permesso veramente di cambiare le cose. Questo dà un messaggio chiaro: soltanto attraverso lo sviluppo tecnologico possiamo cercare di entrare in competizione con gli altri Paesi e non attraverso misure come quelle dell' Unione europea, che sono sempre state misure di coercizione e di impegno politico formale, senza una soluzione.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Guardiamo la situazione americana (dove c'è un progresso effettivo nel vantaggio tecnologico che crea business, posti di lavoro) e guardiamo la situazione europea. Secondo me, c'è una grandissima differenza: anche le soluzioni provenienti dalle energie rinnovabili con gli sviluppi tecnologici nel campo del gas naturale si trovano in situazione estremamente difficile perché oggi il costo del gas naturale in America è un quinto di quello in Europa. In Europa il costo delle energie rinnovabili è superiore a quello del gas naturale. Pertanto, dobbiamo renderci conto che la soluzione tecnologica dipende da quello che vogliamo fare.
Sto portando avanti un programma che, a mio parere, potrebbe essere studiato con molta più attenzione anche dal nostro Paese: trasformare il gas naturale ed emetterlo senza emissioni di CO2. Il gas naturale è fatto di CH4, cioè quattro idrogeni e un carbonio. È possibile trasformare questo gas naturale, spontaneamente, in black carbon ed idrogeno. Questa grafite, essendo un materiale solido, non rappresenta produzione di CO2. Quindi è oggi possibile utilizzare il gas naturale, di cui ci sono risorse assolutamente incredibili. Non mi riferisco tanto allo shale gas che, a mio parere, è una soluzione discutibile, ma soprattutto a quelli che si chiamano clatrati. Onorevoli, vorrei chiedere quanti di voi sanno cosa è un clatrato. Nessuno? Questo è il problema. È un problema molto serio.
Il mio parere personale è che si può portare avanti il programma attraverso l'innovazione tecnologica e lo sviluppo di idee nuove. Il programma è quello di evitare le CO2 emissions utilizzando il gas naturale senza emissioni di CO2. Stiamo facendo degli esperimenti che dimostrano che effettivamente la cosa si può fare. Perché nessuno se ne occupa ancora? Mi piacerebbe saperlo."
Vale la pena, sull'argomento dei cambiamenti climatici, rileggere alcune parti del discorso tenuto dal premio Nobel per la fisica e senatore a vita Carlo Rubbia di fronte alle commissioni riunite Affari esteri e Ambiente-territorio di Camera e Senato il 26 novembre 2014.
CARLO RUBBIA: "Sono una persona che ha lavorato almeno un quarto di secolo sulla questione dell' energia nei vari aspetti e, quindi, conosco le cose con grande chiarezza. Vorrei esprimere alcuni concetti rapidamente anche perché i tempi sono brevi. La prima osservazione è che il clima della Terra è sempre cambiato. Oggi noi pensiamo (in un certo senso, probabilmente, in maniera falsa) che se non facciamo nulla e se teniamo la CO2 sotto controllo, il clima della Terra resterà invariato. Questo non è assolutamente vero.
Vorrei ricordare che durante l'ultimo milione di anni la Terra era dominata da periodi di glaciazione in cui la temperatura era di meno 10 gradi, tranne brevissimi periodi in cui c' è stata la temperatura che è quella di oggi. L'ultimo è stato 10.000 anni fa, quando è cominciato il cambiamento climatico con l'agricoltura, lo sviluppo eccetera, che è la base di tutta la nostra civilizzazione di oggi.
Negli ultimi 2.000 anni, ad esempio, la temperatura della Terra è cambiata profondamente. Ai tempi dei Romani, Annibale ha attraversato le Alpi con gli elefanti per venire in Italia. Oggi non ci potrebbe venire, perché la temperatura della Terra è inferiore a quella che era ai tempi dei Romani. Quindi, oggi gli elefanti non potrebbero attraversare la zona dove sono passati. C' è stato un periodo, nel Medioevo, in cui si è verificata una piccola glaciazione; intorno all' anno 1000 c'è stato un aumento di temperatura simile a quello dei tempi dei Romani. Ricordiamo che ai tempi dei Romani la temperatura era un grado e mezzo più alta di quella di oggi; poi c'è stata una mini-glaciazione durante il periodo 1500-1600. Ad esempio, i vichinghi hanno avuto degli enormi problemi di sopravvivenza a causa di questa mini-glaciazione, che si è sviluppata con cambiamenti di temperatura sostanziali.
POPOLAZIONE E CONSUMI
Se restiamo nel periodo degli ultimi 100 anni, ci sono stati dei cambiamenti climatici sostanziali, che sono avvenuti ben prima dell'effetto antropogenico, dell'effetto serra e così via. Per esempio, negli anni Quaranta c'è stato un cambiamento sostanziale. La presenza dell'uomo ha probabilmente introdotto ulteriori cambiamenti. Non dimentichiamo che quando sono nato io, la popolazione della Terra era 3,7 volte inferiore a quella di oggi. Nella mia vita il consumo energetico primario è aumentato 11 volte. Per quanto riguarda il comportamento del pianeta, questo ha avuto effetti molto strani e contraddittori. Vorrei ricordare che dal 2000 al 2014 la temperatura della Terra non è aumentata: essa è diminuita di 0,2 gradi e noi non abbiamo osservato negli ultimi 15 anni alcun cambiamento climatico di una certa dimensione. Questo è un fatto di cui tutti voi dovete rendervi conto, perché non siamo di fronte ad un'esplosione della temperatura.
La temperatura è montata fino al 2000: da quel momento siamo rimasti costanti, anzi siamo scesi di 0,2 gradi. Io guardo i fatti. Il fatto è che la temperatura media della Terra, negli ultimi 15 anni, non è aumentata ma diminuita.
L'ESEMPIO USA
Nonostante questo, ci troviamo di fronte ad una situazione assolutamente drammatica: le emissioni di CO2 stanno aumentando in maniera esponenziale. Tra le varie soluzioni dell' IPCC prevale la soluzione del business as usual. Essa è la soluzione più alta di tutte: indica che, effettivamente, anche grazie allo sviluppo della Cina e degli altri Paesi in via di sviluppo, l'aumento delle emissioni di CO2 sta avvenendo con estrema rapidità. Le emissioni stanno aumentando in maniera tale che, a mio parere, tutte le speranze che abbiamo di ridurre il consumo energetico facendo azioni politiche ed altro, sono contraddette dal fatto che oggi il cambiamento climatico del CO2 registra un aumento esponenziale senza mostrare una inversione di tendenza; sta crescendo liberamente.
Vorrei ricordare che l'unico Paese nel mondo riuscito a mantenere e ridurre le emissioni di CO2 sono gli Stati Uniti: non l' Europa, non la Cina, ma gli Stati Uniti. Per quale motivo? C'è stato lo sviluppo del gas naturale, che adesso sta rimpiazzando fondamentalmente le emissioni di CO2 dovute al carbone. Ricordiamo anche che il costo dell'energia elettrica in America è due volte il costo dell' Europa. Perché? Il consumo della chimica fine in Europa è deficitario e in crollo fisso, perché fondamentalmente in America si stanno sviluppando delle tecnologie grazie ad uno sviluppo tecnologico ambientale importantissimo, che ha permesso veramente di cambiare le cose. Questo dà un messaggio chiaro: soltanto attraverso lo sviluppo tecnologico possiamo cercare di entrare in competizione con gli altri Paesi e non attraverso misure come quelle dell' Unione europea, che sono sempre state misure di coercizione e di impegno politico formale, senza una soluzione.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Guardiamo la situazione americana (dove c'è un progresso effettivo nel vantaggio tecnologico che crea business, posti di lavoro) e guardiamo la situazione europea. Secondo me, c'è una grandissima differenza: anche le soluzioni provenienti dalle energie rinnovabili con gli sviluppi tecnologici nel campo del gas naturale si trovano in situazione estremamente difficile perché oggi il costo del gas naturale in America è un quinto di quello in Europa. In Europa il costo delle energie rinnovabili è superiore a quello del gas naturale. Pertanto, dobbiamo renderci conto che la soluzione tecnologica dipende da quello che vogliamo fare.
Sto portando avanti un programma che, a mio parere, potrebbe essere studiato con molta più attenzione anche dal nostro Paese: trasformare il gas naturale ed emetterlo senza emissioni di CO2. Il gas naturale è fatto di CH4, cioè quattro idrogeni e un carbonio. È possibile trasformare questo gas naturale, spontaneamente, in black carbon ed idrogeno. Questa grafite, essendo un materiale solido, non rappresenta produzione di CO2. Quindi è oggi possibile utilizzare il gas naturale, di cui ci sono risorse assolutamente incredibili. Non mi riferisco tanto allo shale gas che, a mio parere, è una soluzione discutibile, ma soprattutto a quelli che si chiamano clatrati. Onorevoli, vorrei chiedere quanti di voi sanno cosa è un clatrato. Nessuno? Questo è il problema. È un problema molto serio.
Il mio parere personale è che si può portare avanti il programma attraverso l'innovazione tecnologica e lo sviluppo di idee nuove. Il programma è quello di evitare le CO2 emissions utilizzando il gas naturale senza emissioni di CO2. Stiamo facendo degli esperimenti che dimostrano che effettivamente la cosa si può fare. Perché nessuno se ne occupa ancora? Mi piacerebbe saperlo."




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