Convocato in in tribunale per il 9 gennaio Nick Conrad, ma
il suo primo processo lo sta celebrando la rete. il rapper francese
indagato per l'ultimo controverso videoclip diffuso e poi rimosso da
YouTube, in cui invitava a "impiccare i bianchi", intervistato da radio
RTL, ha garantito di «non essere razzista» e che quella canzone dal
testo ultraviolento - che il ministro dell'Interno, Gérard Collomb, ha
chiesto di far rimuovere dal web - non voleva in alcun modo essere un
«incitamento all'odio», come sostenuto dal governo dalla lega
antirazzismo Licra.
Contro di lui anche il ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini. «'Entrate
negli asili nido e UCCIDETE i bebè bianchi. Acchiappateli e IMPICCATE i
loro genitorì. Roba da matti... Quelli che difendono questo idiota
dicono che è 'libertà culturalè, a me pare solo una schifezza», tuona
Salvini su facebook.
Conrad è stato interrogato venerdì, poi rimesso in libertà, in vista del
processo a gennaio. Intanto, la vicenda ha avuto un impatto anche in
Gran Bretagna, dove un altro Nick Conrad, un presentatore della Bbc
omonimo del rapper francese, è stato oggetto di «minacce di morte» in
francese sui social network.
Nel suo ultimo brano PLB ('Pendez les blancs') il rapper parigino
sostanzialmente sconosciuto esorta gli ascoltatori ad «impiccare i
bianchi». «Entro negli asili nido, uccido i bebé bianchi. Acchiappateli
presto, poi impiccate i genitori...». Parole che in un primo tempo hanno
suscitato l'ira di diversi esponenti di destra e di estrema destra, ma
anche della Licra, la Lega contro il razzismo e l'antisemitismo. «La
libertà di creazione artistica - avverte l'organismo - non equivale alla
libertà di incitare all'impiccagione dei bianchi a causa del colore
della loro pelle».
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