La capacità di rovinare una persona e di far cadere e delegittimare un governo ...e la Giustizia dovrebbe essere sempre "GIUSTIZIA". Che cosa ne è stato del Pm che ha fatto ammanettare , imprigionare , ammalare e morire Tortora ?. Quale magistrato si è levato con sdegno quando con un colpo di mano ordito dalla BCE hanno fatto cadere il governo Berlusconi?, quale magistrato si è mai opposto alle cancellazioni delle intercettazioni stato mafia di Napolitano e Mancino?,quale giudice ha mai alzato una mano , un dito quando contravvenendo all art.11 della Costituzione hanno permesso che dei parlamentari capitanati dal Presidente Napolitano capo delle forze armate votassero per bombardare la Libia ?non mi fido di una magistratura che difende criminali e permette l islam . LA Boldrini ha piu volte commesso il reato invocando a piiu riprese la perdita di sovranita reato previsto non solo dalla Costituzione ma dal Codice Penale . Denunciata a piu riprese hanno sempre e tutti archiviato..... Qualcosa non funziona. Ecco perchè io non credo a questa giustizia . E CREDETEMI IO DAREI LA VITA PER UN MAGISTRATO ONESTO CHE NON SI LASCIA INFLUENZARE DA DISEGNO DI PARTITO E CHE SEGUE SOLO IL DIRITTO.
Giustizia fuori controllo, chi sono i giudici che accusano Salvini
C'è
un pericolo maggiore dell'immigrazione fuori controllo. È quello della
male antico e purtroppo persistente.
Prova ne è che ieri Magistratura democratica corrente di sinistra delle toghe italiane ha annunciato di aderire all'iniziativa «Noi non siamo pesci», l'ultima trovata, direi carnevalata, di politici e intellettuali di sinistra per contestare nelle piazze Matteo Salvini e le sue politiche su immigrazione e sicurezza. La cosa più inquietante è che i magistrati che stanno inquisendo il ministro dell'Interno per i fatti della Diciotti fanno parte proprio di quella corrente. L'adesione rappresenta quindi un pregiudizio politico inconciliabile con l'indipendenza, fattuale e ideologica, che un buon magistrato dovrebbe avere nei confronti dei fatti sui quali indaga o giudica.
Magistratura democratica ha fatto suo uno dei motti attribuiti a Palmiro Togliatti, storico leader del Partito comunista e primo ministro della Giustizia della Repubblica: la giustizia sosteneva il Migliore si interpreta per gli amici e si applica ai nemici. Di questo, cioè di fare politica attraverso i codici. Gli aderenti a questa corrente non hanno mai fatto mistero. Anzi, lo hanno teorizzato pubblicamente e messo per scritto nelle relazioni conclusive dei loro congressi nelle quali hanno sostenuto la necessità di usare la giustizia per correggere in senso proletario e socialista le derive borghesi della politica e del potere legislativo. Parliamo delle famose «toghe rosse», che puntualmente scendono in campo quando a loro avviso la sinistra politica appare incapace di contrastare le destre. Per vent'anni e passa hanno fatto opposizione a Silvio Berlusconi buttandogli addosso accuse di ogni genere e grado ed eccoli ora, puntuali come un orologio svizzero, a occuparsi del caso Salvini.
Tutto insomma, dentro e fuori le carte della procura (che oggi pubblichiamo), lascia pensare che si voglia celebrare per l'ennesima volta un processo politico che anche se non porterà da nessuna parte mina la tenuta del governo e la credibilità dell'Italia sul piano internazionale. Con buona pace dei grillini che su questi magistrati e sulle loro deliranti tesi hanno costruito buona parte della loro fortuna.
(Alessandro Sallusti)
Prova ne è che ieri Magistratura democratica corrente di sinistra delle toghe italiane ha annunciato di aderire all'iniziativa «Noi non siamo pesci», l'ultima trovata, direi carnevalata, di politici e intellettuali di sinistra per contestare nelle piazze Matteo Salvini e le sue politiche su immigrazione e sicurezza. La cosa più inquietante è che i magistrati che stanno inquisendo il ministro dell'Interno per i fatti della Diciotti fanno parte proprio di quella corrente. L'adesione rappresenta quindi un pregiudizio politico inconciliabile con l'indipendenza, fattuale e ideologica, che un buon magistrato dovrebbe avere nei confronti dei fatti sui quali indaga o giudica.
Magistratura democratica ha fatto suo uno dei motti attribuiti a Palmiro Togliatti, storico leader del Partito comunista e primo ministro della Giustizia della Repubblica: la giustizia sosteneva il Migliore si interpreta per gli amici e si applica ai nemici. Di questo, cioè di fare politica attraverso i codici. Gli aderenti a questa corrente non hanno mai fatto mistero. Anzi, lo hanno teorizzato pubblicamente e messo per scritto nelle relazioni conclusive dei loro congressi nelle quali hanno sostenuto la necessità di usare la giustizia per correggere in senso proletario e socialista le derive borghesi della politica e del potere legislativo. Parliamo delle famose «toghe rosse», che puntualmente scendono in campo quando a loro avviso la sinistra politica appare incapace di contrastare le destre. Per vent'anni e passa hanno fatto opposizione a Silvio Berlusconi buttandogli addosso accuse di ogni genere e grado ed eccoli ora, puntuali come un orologio svizzero, a occuparsi del caso Salvini.
Tutto insomma, dentro e fuori le carte della procura (che oggi pubblichiamo), lascia pensare che si voglia celebrare per l'ennesima volta un processo politico che anche se non porterà da nessuna parte mina la tenuta del governo e la credibilità dell'Italia sul piano internazionale. Con buona pace dei grillini che su questi magistrati e sulle loro deliranti tesi hanno costruito buona parte della loro fortuna.
(Alessandro Sallusti)
Castelvolturno e il traffico di organi «Reni venduti a cinquemila euro»
L'Italia ha tutto il diritto di non voler più accogliere migranti ma profughi".
"I migranti non sono naufraghi, vanno in mare apposta per farsi salvare.
Nessun porto è stato chiuso, ma è legittimo negare l'accosto di una nave".
LEGGI DEL MARE" Ferdinando Lolli, ex comandante generale della Guardia Costiera spiega come stanno davvero le cose: "NON SONO NAUFRAGHI".
Tutte le convenzioni del mare dicono che chi rischia di morire va soccorso.
Ma queste convenzioni sono pensate per soccorrere chi si sta perdendo per la fortuna del mare.
È la solidarietà del navigante verso un altro navigante. Ma la Bibbia di tutte le convenzioni del mare, Amburgo 1979, viene ora chiamata in causa anche per quanti si mettono in mare proprio per essere soccorsi"
È SE DAVVERO LA COSTITUZIONE GARANTISCE I CLANDESTINI INVECE DEI CITTADINI, ALLORA VA RISCRITTA.
Anche perché non ce l’ha inviata Dio, me comunisti e democristiani e in un’epoca completamente diversa da quella attuale.
Questi stuprano le pensionate sulle spiagge, fanno a pezzi le ragazzine, e il consiglio superiore della magistratura, un organo di nominati, si permette di mettere in discussione un decreto votato dal Parlamento?
E’ TEMPO DI ROVESCIARE LA MAGISTRATURA COME UN CALZINO E IMPEDIRE L'INGERENZA DI QUESTO POTERE NELLA POLITICA.
NON PERMETTIAMO AI SINDACI SINISTRATI DI TRASFORMARE TUTTE LE NOSTRE CITTÀ IN BIDONVILLE AFRICANE O IN FAVELAS BRASILIANE
Che “razza” di Sindaco si fa portavoce di Diritti umani quando nega ai suoi cittadini con Disabilità il diritto alla libertà di uscire di casa, quando nega ai suoi cittadini il diritto allo studio e al lavoro, quando mette a RISCHIO LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI PROPRI CITTADINI.
DI BUONISMO SI MUORE, L' ITALIA NON DEVE MORIRE.
GLI IMMIGRATI DEI BARCONI SI TRASFORMANO IN BELVE FEROCI.
I CARNEFICI AFRO-ISLAMIICI NON SONO INTEGRABILI.......È UNA QUESTIONE DI SOPRAVVIVENZA!
-Olanda, cresce l'odio razziale, le violenze aumentano con 2.215 casi nel 2015. Il tutto nell'indifferenza generale. Mentre i cittadini invocano meno migranti, soprattutto islamici. E la politica cavalca il fenomeno, col Pvv di Wilders che vola nei sondaggi.
- LA CARTA DELLA DISPERAZIONE FRANCESE : TERRITORI SEPARATI PER I MUSSULMANI,
PER #IMPOSSIBILE #CONVIVENZA CON LA #POPOLAZIONE #ISLAMICA.
Una proposta estrema, ma che rende l'idea dell' esasperazione crescente.....
- Guerriglia islamica in Svezia: assalti in 20 città. Media italiani censurano la notizia
FALLIMENTO INTEGRAZIONE IN TUTTI I PAESI EUROPEI.
NO A PD E PARTITI IDIOTI SINISTROIDI PRO-INVASIONE AFRO-ISLAMICA.
Roma, 25 gen – Dei tre giudici- Nicola La Mantia, Sandra Levanti e Paolo Corda – che hanno chiesto l’autorizzazione a procedere in giudizio del ministro dell’Interno Matteo Salvini proprio Corda era già salito agli onori della cronaca perché, nel dicembre di tre anni fa, aveva ordinato la scarcerazione di due scafisti nordafricani. Il motivo? I due non erano scafisti di professione. E’ vero sì che 230 immigrati erano stati traghettati dagli imputati su una bagnarola, ma si trattò di “prestazione occasionale”. Per cui niente carcere per i due Caronte, che rimanevano soggetti solo all’obbligo di firma due volte alla settimana presso la caserma dei carabinieri e relativo soggiorno al Cara di Mineo. Libertà quasi totale, quindi.
La tesi dei difensori degli scafisti secondo cui c’è differenza tra chi «è al soldo di un’organizzazione dedita al traffico dei migranti e lo scafista occasionale e obbligato» era stata accolta entusiasticamente da Corda, per il quale non sussistevano nemmeno esigenze cautelari perché i due non avrebbero potuto reiterare il reato «una volta raggiunto lo scopo: entrare in Italia». Paolo Corda ha poi abbracciato la tesi, non supportata da evidenze riscontrabili, secondo i quali gli scafisti sarebbero stati minacciati con le armi da un gruppo di non meglio identificati libici e costretti a delinquere trasportando il carico di clandestini. Non aguzzini quindi, ma addirittura vittime.
Secondo gli uomini della Polizia di Stato Squadra Mobile Questura di Ragusa, invece, gli scafisti erano stati sottoposti a fermo proprio perché «le immediate indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli scafisti. I testimoni hanno riferito di aver notato gli scafisti una volta a bordo del gommone e che quest’ultimi avevano raggiunto accordi con i libici prima della partenza». E poi: «Nessuno dubbio per i migranti, che hanno pagato mediamente 600 dollari cadauno, sulle responsabilità degli scafisti che hanno condotto i gommoni. In un caso, gli scafisti individuati sono due in quanto uno si è occupato del timone e l’altro della bussola». Quindi nonostante la testimonianza di più di duecento persone, il giudice Corda li ha rimessi in libertà. Che dire? Se non altro, dopo la richiesta dell’autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti di Salvini da parte del magistrato, non possiamo più dubitare della sua coerenza.
DUE PESI e DUE MISURE.
Non furono fatte intervenire le Procure! NESSUNO fu iscritto nel registro degli INDAGATI, eppure di motivi ce n'erano, eccome! Ma all'epoca, e fino al marzo 2018, la sinistra era al governo andando a braccetto con la destra....
VOGLIONO PROCESSARE UN GOVERNO per aver tenuto su una barca delle persone assistite, in attesa di distribuirle in Europa, ma i GIORNALISTI TACCIONO sull'OMICIDIO DI 81 ALBANESI che scappavano dalla guerra e sul fatto che il GOVERNO PRODI non venne accusato di niente.
Per chi non se lo ricordasse, qui tutta la storia https://www.raiplayradio.it/…/tre-soldi-kater-i-rades-d6cb5…
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