La questura ha fornito la ricostruzione ufficiale dell’episodio, sulla base delle numerose testimonianze raccolte: sia della vittima minorenne, sia dei cittadini che l’hanno aiutata sia, infine, dello stesso giovane straniero, poi arrestato e rinchiuso nel carcere della Dogaia.
L’uomo, che non è ancora stato identificato compiutamente, visto che come tutti quelli che Renzi e i suoi sgherri delle Ong traghettano ogni giorno dalla Libia è privo di documenti, non risulterebbe essere tra gli ospiti delle strutture di accoglienza cittadine.
Secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni e i gestori del bar, il giovane africano ha seguito la ragazzina dall’inizio di viale Piave fino al bar, dove la minore ha tentato di rifugiarsi per sfuggire alle sue molestie. I due sono finiti in fondo al locale e all’inizio non è stato facile capire la situazione scrive, il giornale locale. La ragazzina, in lacrime, si teneva stretta al petto una cartellina di disegni e l’altro continuava a pressarla contro il muro.
La Questura ha poi reso noto che il migrante fermato è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale (un agente ha una costola incrinata, prognosi di 30 giorni).
La polizia ha anche individuato una testimone, una donna che ha visto lo straniero mentre importunava la ragazzina lungo viale Piave, prima che questa si rifugiasse in lacrime al Caffè 21.
E che caxxo e me fate scopa ? Aho io so na risorsa !!!Dillo ar Giudice cosi me fa usci subito!! e se non funziona chiamate Boldricchia
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