E che caxxo gli italiani sono proprio strani uno gli dà un paio di coltellate e questi si offendono
Il migrante ha
precedenti per lesioni e resistenza. Le volanti allertate per un uomo
esagitato e armato nella zona pullman per gli aeroporti. L'agente
'salvato' dal giubbotto antiproiettile
di MASSIMO PISA
Un poliziotto delle volanti è stato ferito lievemente con una coltellata poco prima delle 13 in piazza Luigi di Savoia, davanti all'ingresso della stazione Centrale di Milano. L’ambulanza che è intervenuta alle 12.44 e ha trasportato il ferito in ospedale in codice verde.
Tutto è iniziato nella zona dei pullman che effettuano il collegamento tra Milano e l’aeroporto di Linate, oltre la zona taxi, dove uno straniero, forse uno dei migranti che stazionano davanti alla Centrale, ha cominciato a dare in escandescenza e a discutere con il personale dei bus. Era agitato e armato di coltello, motivo per cui è stata chiamata la polizia.
Quando sono arrivati gli agenti, però, l'uomo si era allontanato e stava andando verso l'ingresso della stazione, nella galleria delle carrozze, sempre brandendo il coltello. C'è stata una colluttazione con uno dei poliziotti appena scesi dalla volante inviata sul posto. L'uomo ha aggredito uno degli agenti, un 31enne, e lo ha colpito con una pugnalata alla schiena. Il giubotto antiproiettile, fortunatamente, ha protetto l'agente che è rimasto ferito a una spalla in modo lieve. Il capopattuglia della volante, invece, un 49enne, è rimasto illeso. Portato in questura, l'uomo è stato identificato: si chiama Saidou Mamoud Diallo (ma ha almeno altri quattro alias), è un 31enne della Guinea. Ha precedenti per lesioni e resistenza. La sua posizione in Italia è irregolare, è già stato colpito da un ordine di espulsione emesso il 4 luglio dal questore di Sondrio. Mentre veniva accompagnato in via Fatebenefratelli, Diallo ha urlato agli agenti: "Voglio morire per Allah". Al momento, però, non risulta che il ferimento né il suo comportamento possano essere riconducibile ad alcuna azione terroristica.
Il 18 maggio, sempre in stazione Centrale, un altro uomo - questa volta un ventenne nato a Milano da madre italiana e padre tunisino - aveva ferito, sempre a coltellate, due militari dell'Esercito e un agente della polizia ferroviaria. L'aggressione era avvenuta di sera nel piano ammezzato della stazione durante un controllo di routine: gli agenti gli avevano chiesto i documenti e lui aveva subito estratto il coltello.
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