1. ALTRO CHE FUNERALI ''SOBRI'' PER NON
ALIMENTARE LA FAIDA: ALL'ADDIO A DANILO CASAMONICA, MORTO MENTRE DAVA
FUOCO ALLA VILLA DEL CUGINO, C'ERANO LA SUA FERRARI ROMBANTE, FIORI
DALL'ALTO E OLTRE TRECENTO PERSONE CHE CANTAVANO E PIANGEVANO
2. LA SORELLA CONCETTA AVEVA FATTO LA FUITINA COL CUGINO ROMOLO, CHE ERA
GIÀ SPOSATO. ROMOLO DOVEVA PAGARE L'ONTA CON LA VILLA, DANILO HA PAGATO
CON LA VITA
3. LA MADRE DEL DEFUNTO E' ARRIVATA SU UN BLINDATO DELLA POLIZIA
PENITENZIARIA: È IN CARCERE PER TRUFFA. IL PADRE MEZZO USTIONATO È
INDAGATO PER INCENDIO COLPOSO
4. LA SORELLA CONCETTA È STATA RINNEGATA E ORA È CON ROMOLO IN UNA
LOCALITA' PROTETTA, SORVEGLIATA A VISTA DAI CARABINIERI. I DUE "INFAMI"
NON HANNO PARTECIPATO AI FUNERALI. IN COMPENSO TUTTI I NEGOZIANTI HANNO
'FATTO L'INCHINO' CHIUDENDO I NEGOZI
ADDIO IN FERRARI PER CASAMONICA IL SALUTO DEL CLAN ALL' ATTENTATORE
FERRARI E FIORI AL FUNERALE CASAMONICA
Lorenzo D'Albergo per “la Repubblica - Edizione Roma”
«Senza
di te non vivo più, perché io ho bisogno di te». Una, dieci, cinquanta
volte. La litania neomelodica che ieri mattina ha segnato l' inizio dei
funerali di Danilo Casamonica è martellante. Almeno quanto il pianto
rituale delle donne del clan sinti che accompagna l' arrivo alla
Romanina del feretro del 27enne morto domenica nel blitz incendiario
architettato per vendicarsi del cugino Romolo, sparito con la sorella
Concetta nonostante fosse già sposato.
In
via Francesco Di Benedetto, davanti alla villa tutta colonne e marmi
del defunto, per quasi un' ora volano soltanto le mosche attirate dai
cassonetti stracolmi di rifiuti. Di fronte a 200 tra familiari e amici
sono parcheggiate la Ferrari nera del morto e il carro funebre marchiato
Maserati. Un espresso desiderio di Danilo, giovane vittima di una faida
interna alla famiglia. Ma, secondo l' orologio biologico Casamonica,
già abbastanza vecchio da doversi preoccupare dei dettagli del suo
eventuale funerale.
A
rompere il silenzio dei parenti è la polizia penitenziaria: dalla
Tuscolana il blindato accelera e sgomma fino ad arrivare davanti alla
casa trasformata per un giorno in chiesa evangelica. Trasporta la madre
del defunto, Virginia Spinelli. In carcere per truffa e con una pena in
scadenza ieri sera, ha ottenuto soltanto un permesso provvisorio. Il
marito Guerino la stringe. Lui ha le braccia ustionate e bendate, un'
immagine che giustifica la sua iscrizione nel registro degli indagati
per incendio doloso. Lei urla di dolore.
Ha
due ore per stare accanto al figlio, ascoltare il ruggito della sua
Ferrari e assistere al lancio dei petali e al lungo applauso tributato
alla bara bianca del 27enne. Perché Danilo, secondo le leggi che
regolano la vita del clan, è un innocente: se n' è andato cercando di
salvare l' onore della famiglia.
Non
come la sorella Concetta, rinnegata dai capibastone e ora sorvegliata a
vista dai carabinieri nella località protetta in cui si trova con
Romolo. I due "infami" ieri non hanno partecipato ai funerali. E non si
sono visti neanche alla processione finale verso il cimitero di
Ciampino.
SARACINESCHE GIÙ, L' INCHINO DEI NEGOZIANTI
Un'
infilata di saracinesche chiuse, ben 14 su 16. Sulle serrande degli
esercizi commerciali di via Francesco Di Benedetto, la strada in cui
sono state celebrate le esequie di Danilo Casamonica, ieri mattina
campeggiava un' interminabile serie di cartelli per segnalare la
chiusura per ferie. Forse, stando alle ipotesi degli investigatori al
lavoro sul caso, un inchino in ossequio alla memoria del giovane sinti
morto domenica. «Ieri (martedì 9, ndr) due di questi negozi erano aperti
- spiega un inquirente - e poi sono apparsi cartelli che segnalano
chiusure per ferie "retroattive". Insolito».
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