Dichiarata incostituzionale una norma del Trentino Alto Adige che
riconosceva un assegno per il nucleo familiare solo a chi era in
regione da almeno cinque anni. La sentenza
Roma – 12 giugno 2013 – L’accesso dei cittadini stranieri alle
prestazioni sociali, con un assegno per i più poveri, non può essere
subordinato all’anzianità di residenza in una determinata Regione. Non
ci sono infatti relazioni tra questa e la situazione di disagio
economico di una persona.
È il senso della sentenza n. 133
depositata il 7 giugno 2013 dalla Corte Costituzionale, che ha
dichiarato l’illegittimità costituzionale di una norma della legge
regionale del Trentino-Alto Adige/Sudtirol 14 dicembre 2011, n. 8 (art. 3
c. 3). Questa distingueva tra italiani ed extracomunitari per
l’erogazione dell’assegno regionale per il nucleo familiare, chiedendo
agli immigrati di essere residenti in regione da almeno cinque anni.
La Corte Costituzionale, sottolinea l’Associazione Studio Giuridici per
l’Immigrazione, ha avuto modo di ribadire il proprio orientamento,
oramai consolidato, secondo cui la valutazione della legittimità di una
disparità di trattamento tra cittadino e straniero deve essere
effettuata secondo il canone della ragionevolezza.
Secondo il giudici, fare differenze in base all’anzianità di residenza
non appare rispettoso dei principi di ragionevolezza ed uguaglianza ed è
dunque arbitrario, perché non c’è una correlazione tra la durata della
residenza e le situazioni di disagio e di bisogno, riferibili alla
persone, che costituiscono il presupposto delle provvidenze sociali in
questione. “In altre parole, non è possibile presumere che gli stranieri
immigrati nel territorio regionale da meno di cinque anni, versino in
uno stato di bisogno minore rispetto a chi vi risiede o dimora da più
anni” sintetizza l’Asgi, ricordando che questi concetti erano stati già
espressi dalla Corte Costituzionale in altre pronunce (sentenza n.
40/2011, sentenza n. 2/2013, sentenza n. 4/2013).
Corte Costituzionale, sentenza n. 133/2013 depositata il 7 giugno 2013
Non vi dimenticate che questa stessa corte è quella che ha permesso la
distruzione delle telefonate di Mancino e Napolitano. Gli Italiani non
contano più. Voi che emanate leggi, ignorando le esigenze di un popolo
che è stato riscattato the professorini
che col sangue deri padri hanno scritto la costituzione , voi tradite
continuamente le esigenze degli italiani in nome di una falsa
democrazia e della falsa uguaglianza, voi state permettendo l'invasione
del male e dell'Islam.
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