Negare l’esistenza di un sistema di Tecniche Tradizionali della Muay Thai (leggi Muay Boran)
è stato per molto tempo, lo e` ancora oggi, argomento di discussione e
punto di contrasto per molti Istruttori e Maestri di questa disciplina.
La testabile esistenza di un documento, il Chuppasart, datato 1350 d.c., nel quale sono state trascritte la maggior parte delle tecniche utilizzate dai guerrieri su i campi di battaglia, dovrebbe far riflettere molti riguardo la veridicità di una Disciplina Marziale Thailandese.
Senza entrare nel merito di chi per
primo abbia riconosciuto in essa un valido sistema di insegnamento e di
apprendimento, esploriamo quindi le radici di quella che oggi è
comunemente conosciuta come “Muay Boran” o “Mae Mai Muay Thai”.
I testi che compongono il Chuppassart sono rilegati in un libro gelosamente custodito in Thailandia, nel quale sono trascritte, con figure arcaiche, le tecniche ancestrali di questa antichissima Arte.
Lo storico testo fissa così nel tempo le tecniche tramandate sotto il dominio del Principe Uthong Ayudhaya, che, come è noto,
ordinò di redigere questo testo attingendo da tutti gli stili Regionali
del Regno del “Siam” (l’odierna Thailandia), avvalendosi di Maestri di
Armi dell’epoca, con l’intenzione di separare il combattimento con le
armi bianche ed il combattimento a mani nude, ritenendo che il nostro
corpo sia l’unica arma che abbiamo sempre a disposizione.
Questa decisione fu condizionata anche
dall’avvento della polvere da sparo, con la quale le armi bianche
iniziarono a perdere la loro funzionalità (come successo in Italia nel XIII secolo per la Cavalleria).
Fu quindi un gesto lungimirante e conservativo da parte del Regnante,
che nei secoli successivi ha protetto e difeso l’integrità storica e
culturale di questa Disciplina.
Alcune delle rappresentazioni che sono al suo interno, suscitano a prima vista, o a occhio inesperto, perplessità. In realtà, racchiudono in se` un bagaglio tecnico, che potremmo definire inesauribile.
Ritenuto patrimonio Nazionale, è
gelosamente custodito nel Museo del Palazzo Reale, dove non è data a
tutti la possibilità di visionarlo, se non su specifica richiesta.
Prima della stesura di questo testo, lo
stile dell’antica Arte Siamese variava di regione in regione o anche di
villaggio in villaggio. Nord, sud e centro hanno prodotto stili ed
inter-stili, che ancora oggi sono studiati e apprezzati nel Mondo della
arti Marziali e non.
La Muay Thai che conosciamo odiernamente, nasce quindi da un unico ceppo, ed il Chuppasart ne è la prova esistente.
Come dalle radici di un albero, si è
ramificata e separata, adattandosi a un’infinità di applicazioni
comprovate da esperienze millenarie nei campi di battaglia, fino ad
arrivare ad essere quella che oggi vediamo praticare su i ring di tutta
la Thailandia.
Da una branca del “Chuppasart”, sotto la
supervisione del Ministero della Cultura Thailandese e alla presenza di
Maestri riconosciuti, sono state visionate e selezionate una serie di
Tecniche Tradizionali, che hanno dato vita alle Mae Mai Muay Thai o Muay
Thai Boran. Quest’ultima definizione è stata infine adottata sempre più
spesso negli ultimi anni in Thailandia (Boran =
Antica).
Che si voglia chiamarla Muay Boran o con un altro nome, la Muay Thai tradizionale, nella sua forma marziale, esiste e il Chuppasart ne e` la prova. Gli studi di questo testo, hanno permesso di ricostruire gran parte del bagaglio tecnico di un epoca ormai lontana riscoprendo gli stili Regionali come il Korat il Lopburi il Chaya e le tecniche evasive dello stile della Scimmia Bianca (leggi Hanuman).
Questi Studi hanno permesso inoltre, di
regolamentare l’insegnamento di questa disciplina che, adottata in tutto
il Mondo, necessitava di un sistema di apprendimento uniforme, pur
adattandosi a i tempi Moderni e contestualmente rispettando le proprie
origini. Oggi, nelle Scuole piu accreditate, si studiano le Mae Mai Muay
Thai, traendo enormi vantaggi sul piano tecnico e tattico e aprendo
questo settore non solo agli Agonisti ma anche a chi, in questa
disciplina, cerca qualcosa che sia più di uno Sport da Combattimento.
Nessun commento:
Posta un commento