Arte.
Politica.
Musica.
Natura ed ecologia.
Arti Marziali.
Cronaca.
Integralismo.
Immigrazione.
lunedì 8 luglio 2019
Risorsa Si masturba davanti ai bimbi armato di coltello, choc in spiaggia a Rimini: l'uomo rischia il linciaggio
PORTI APERTI !!RESTIAMO UMANI!!!
Si è seduto al tavolino del bar dello stabilimento balneare di Rimini accanto a una donna e ai tre bambini che erano con lei, iniziando a masturbarsi e ad ansimare con un coltello stretto in pugno. Circondato da altri genitori, davanti a un'area giochi, l'uomo è stato strappato dal linciaggio
e arrestato dai poliziotti con l'accusa di atti osceni in luogo
pubblico. È successo ieri pomeriggio, intorno alle 15, le volanti 1 e 2
sono intervenute nel bagno 63, sul lungomare Di Vittorio, chiamate
mentre un folto gruppo di persone già accerchiava e spintonava il
maniaco accanto al bar «Stella Marina». Lo riferisce l'AdnKronos.
Portato dagli agenti in Questura Ahmed Mohamed Walid Abdelshafi, 37enne egiziano regolare in Italia,
ha spinto e strattonato uno dei poliziotti prima di esser bloccato a
terra e caricato nella volante. Sul suo corpo diversi gli ematomi e i
graffi che, come raccontato dall'uomo, gli sarebbero stati fatti durante
l'aggressione avvenuta poco prima. Era stata una donna, una 46enne
russa in spiaggia con suo figlio e altri tre bambini, a rivolgersi al
titolare del bar spiegandogli di essere impaurita per uno sconosciuto
che le si era seduto accanto e aveva iniziato a masturbarsi stringendo
con la mano sinistra un coltello da tavolo. Chiamati il bagnino e il
personale addetto alla spiaggia sono corsi in direzione dell'uomo
intorno al quale, anche considerata la sua vicinanza con l'area giochi
affollata da bimbi, si era già riunito un gruppo numerosissimo di
genitori infuriati che inveivano e aggredivano il 37enne con percosse
fino all'arrivo delle volanti. Portato
al pronto soccorso di Rimini per i dolori lamentati dall'uomo, gli
veniva diagnosticata una frattura costale destra con una prognosi di 10
giorni. Evidentemente infastidito dalla permanenza forzata in
ospedale, ha minacciato anche i tecnici della radiologia che gli
facevano le lastre urlandogli: «Vi ammazzo», mimando il gesto del
coltello alla gola. «Conosco un sacco di persone, vi mando a casa delle
persone che ammazzano voi e la vostra famiglia», «Quando esco vi uccido
con il coltello, sono un uomo arabo» afferrando il palo in metallo delle
flebo tentando di colpire con quello gli agenti. Una volta nelle camere
di sicurezza ha minacciato i poliziotti dicendogli che «Domani in
tribunale dico al giudice che mi avete rotto voi la costola, così me la
pagate». Denunciato, quindi, oltre che per resistenza anche per minacce
gravi a pubblico ufficiale.
Nessun commento:
Posta un commento