venerdì 5 luglio 2019

Carola al servizio della INVASIONE AFROISLAMICA!

Donazione di 10.000 euro per la comandante tedesca da parte di Milli Görüs, associazione islamica che si aggiunge agli altri finanziatori della barcaiola e invita i suoi 500.000 sostenitori a fare altrettanto.

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Associazione islamica dona 10mila euro alla Rackete

Salvini ci siamo rotti il caxxo , io e i miei figli siamo disoccupati, e non ci aiuta nessuno, il reddito non lo abbiamo ancora ricevuto e d oggi è morta l' enensima vittima della barbarie umana portat da gente come CAROLA.  

Ogni giorno ne arrivano a centinaia !!!!!!!!!!!!!!

CHE COSA HAI DECISO DI FARE ?? 

SE NON INTERVIENI TU CON LE LEGGI, che cosa possiamo fare noi??? GIUSTIZIA PRIVATA????? 

Fai sbarcare tutti, mettili in una nave militare sedali come fa la Germania  e poi riportali sulle coste africane . HAI GIURATO DAVANTI A DIO!!! 

Questa immigrazione è voluta per distruggerci!L'immagine può contenere: testoIDA MAGLI E LA DISTRUZIONE DELL'ITALIA (e delle nazioni)
Nel 2008 IDA MAGLI scrisse un articolo intitolato “La distruzione delle nazioni”, spiegandone motivi e meccanismi:
«Creare un mondo tutto uguale, in funzione del dogma della globalizzazione, senza frontiere, senza dazi, senza confini, senza Stati, senza distinzioni di popoli, di culture, di razze, di territori, di lingue, di costumi, di leggi, di religioni, di governi, di monete: un immenso, unico mare di “uguali” sul quale il Dio Mercato potesse navigare in assoluta libertà».
[Link: http://www.italianiliberi.it/Edito08/naz_distr02.html]

Se l’Italia non può difendere i suoi confini è condannata a morte come Nazione. A questo mira la liberazione di Carola Rakete e già altre navi di Ong sono pronte a ripetere le sue ‘gesta’. Non è solo un attacco all’odiato Salvini, ma proprio all’Italia come nazione sovrana, per ridurla a pizzeria per turisti tedeschi e hub di manodopera schiavile a basso costo.

MARIA GIOVANNA MAGLIE:
«Se Carola si vergogna di essere bianca e occidentale e di essere nata in un Paese del primo mondo, se si sente in colpa, io sono invece orgogliosa e sono molto arrabbiata, parafrasando Oriana Fallaci, all'idea che qualche sventato che ci casca e più di un progetto politico demenziale, tentino di togliermi la forza di queste prerogative e di questa storia».

ALESSANDRO MELUZZI E DIEGO FUSARO:
« C’è un disegno di destrutturazione della società che mira a privarci della nostra identità, in modo che le persone diventino consumatori tutti uguali in balia del capitale.... Carola Rackete, George Soros, Roberto Saviano sono i nuovi negrieri del capitale».

Ecco un ‘copia e incolla ‘ di estratti di vari articoli a proposito della vicenda Sea Watch. MARIA GIOVANNA MAGLIE, DIEGO FUSARO ED ANTONIO MELUZZI, IL PARERE DEI CARABINIERI E DELL’AMMIRAGLIO DE FELICE, EDWARD LUTTWAK e un'analisi legale del provvedimento di scarcerazione. Con link agli articoli completi.

MARIA GIOVANNA MAGLIE a Dagospia:
«Caro Dago, eh no che non ci sto a passare per disumana e ora anche per fessa, viste le decisioni della ineffabile magistrato che non ravvisa nel comportamento di Carola Rackete alcun reato, e loro sì che applicano la legge, nessuna ombra di uso politico della giustizia li sfiora.
Io non ci sto a sentire Carola Rackete dipinta come un'eroina della illegalità morale contro Matteo Salvini bullo della legalità belluina, quando è soltanto una ragazza arrogante e confusa, culturalmente munita solo di autofobia, anti occidentalismo, culto del multiculturalismo, contro un politico che ascolta le sofferenze e la richiesta del popolo e che si espone con coraggio per affermare la legalità.
Se Carola si vergogna di essere bianca e occidentale e di essere nata in un Paese del primo mondo, se si sente in colpa, io sono invece orgogliosa e sono molto arrabbiata, parafrasando Oriana Fallaci, all'idea che qualche sventato che ci casca e più di un progetto politico demenziale, tentino di togliermi la forza di queste prerogative e di questa storia .

Più negate che i migranti arrivano in Italia nell'indifferenza, nell'egoismo del resto d'Europa, che ci tratta come una pattumiera, soprattutto giovani uomini africani dotati di forte fede musulmana e di grande disprezzo per il mondo occidentale e cristiano, misogini, omofobi, destinati a non integrarsi, non trovare lavoro, a vagare sempre più disperati per il Paese, a diventare manovalanza per la criminalità, per la mafia nigeriana; insomma, più negate tutto ciò da sinistra e più i media polarizzati nascondono la realtà, più la reazione popolare è forte e il consenso a un partito come la Lega aumenta.
Non ci sto a sentire che lui, Salvini, e' cattivo, non la gip che ha deciso che tentare di ammazzare dei finanzieri in servizio non è reato, figurarsi tentata strage, alimentando così qualunque tipo di clima di odio e aggressione futura verso qualunque iniziativa e presenza di forze dell'ordine.
Io non ci sto se la vulgata è che dalla barca è scesa la buona per definizione, una che ha invece violato tutte le leggi che le riusciva di violare, italiane, europee, del mare, ed anche quelle umane, visto che pur di arrivare e sbarcare in Italia i suoi migranti li ha lasciati friggere su un ponte bollente in mezzo al Mediterraneo per due settimane invece di sbarcarli in Tunisia.
Non ci sto, se nessuno si è mai occupato del caso di Francesca Peirotti; lei la chiamiamo con nome e cognome, perché non è di casa, non le vogliamo tanto bene. 31 anni, studi internazionali, legami con Ong, è stata condannata a sei mesi di prigione dai giudici francesi per avere introdotto dalla frontiera di Ventimiglia in Francia alcuni clandestini, cioe' lo stesso reato di cui è accusata Carola.
Però Francesca Peirotti non ha portato migranti sul territorio europeo, ci stavano già, non ha aggredito o speronato nessuna forza dell'ordine per aiutarli. Ma e' italiana, il reato lo ha commesso In Francia. Ergo per lei nessuno si è mobilitato. Nessun Sofri ha perso la brocca insultando Salvini, nessun piddino ha trovato barche su cui salire, nessuna lucrosa raccolta di fondi, nessuna vocazione a vanvera di Antigone, nessun ricordo di Schindler's list, niente Gino Strada che evoca Hitler, niente, nemmeno per notare la piccola contraddizione per la quale Le President Micron trovi degno a casa sua quel che trova indegno in Italia.
Non è per reazione la loro scelta politica, non sono gli analfabeti funzionali del racconto di certi piddini, e non smettono di leggere e comprare giornali perché sono ignoranti e privi di interesse, e' perché sanno che ci sono un sacco di bufale, e che è meglio internet e i social. Come e' accaduto nel racconto di Carola e della Seawatch.
Io non ci sto e sono certa di essere in foltissima compagnia, perciò insultatemi pure».
[Link: https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/maglie-fiammeggiante-affonda-sea-watch-39-39-non-ci-sto-207642.htm]

In Italia sembra che la legge non sia uguale per tutti, infatti nel nel 2006 un uomo fu condannato a 16 mesi di reclusione per aver speronato una motovedetta della Guardia di Finanza. Ma, come ha commentato Salvini, non si chiamava Carola e non aveva potenti alleati mediatici.
«Si deve tornare al lontano 14 giugno 2006 per trovare una sentenza che dimostra in modo davvero lampante come per Carola Rackete, la comandante di Sea Watch 3, la magistratura italiana - almeno fino a questo momento - abbia avuto un occhio di riguardo. Una sentenza rilanciata in pompa magna sui social da Matteo Salvini.
In breve, nel lontano giugno 2006, un uomo fu condannato 16 mesi di carcere per aver speronato una motovedetta della Guardia di Finanza, considerata una nave da guerra. Esattamente quello che ha fatto Carola Rackete alla guida della nave della ong, senza considerare tutte le aggravanti del caso-Sea Watch 3, a partire dalle violazioni delle acque territoriali italiane e fino all'ingresso nel porto di Lampedusa nonostante l'esplicito no delle autorità italiane.»


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UN PAESE RIDICOLO

Di Maurizio Abita #smartnationabita

Che l’Italia fosse uno dei paesi più permissivi del mondo e con le leggi facilmente aggirabili, perché scritte e studiate proprio per esserlo, lo sapevamo già da tempo un po’ tutti, ma adesso si sta raggiungendo veramente il grottesco per non dire il ridicolo. Poche ore dopo la scarcerazione della pirata Rakete, secondo alcuni esperti di leggi, certamente più esperti di me in questo campo, per giustificare la sua sentenza di scarcerazione la nostra magistrata, Alessandra Vella, avrebbe girato fra la Giurisprudenza, prendendo leggi, estrapolandone quello che le conveniva ed omettendo il resto, arrivando, a detta loro, addirittura a delegittimare le FFAA considerando la vedetta della GdF non una nave da guerra come in realtà è secondo le Leggi dello Stato. In altre parole, secondo queste persone, la giudice avrebbe addomesticato la legge a suo uso e consumo e, cosa ancor più grave, ha utilizzato e tergiversato le leggi dello Stato per giustificare una sentenza confacente al suo personale credo politico, cosa per un magistrato è assolutamente vietata e passibile di gravi punizioni. Che la sentenza di scarcerazione della capitana puzza di politico lontano un miglio a mio parere è certo quindi qualora queste accuse dovessero rivelarsi vere non me ne meraviglierei più di tanto. Di fronte a questo caso però mi viene spontaneo pormi delle domande. La prima domanda che mi viene alla mente è fino a che punto la politica ha infiltrato la magistratura, generando così quel deprecabile fenomeno conosciuto come “Toghe Rosse”. La seconda domanda è ancora più inquietante. Possibile che, se queste accuse risultassero fondate, in tutta la procura di Catania nessuno sapesse delle idee politiche del giudice Alessandra Vella, tanto da affidare proprio a lei il caso Sea Watch, per il cui ingresso in Italia sarebbe stata a priori favorevole? Io non ci credo, anzi sono arciconvinto che, se le cose stanno così, in Procura sapessero tutto e che proprio per questo le hanno affidato il caso. Da questo ne risulterebbe che la Procura di Catania è fortemente infiltrata dalla politica e quindi totalmente incapace di poter amministrare equamente la Giustizia. Ne consegue che proprio per questo il Ministero dovrebbe fare al più presto chiarezza e, nel caso risultassero delle colpe, espellere la giudice dalla Magistratura, e trasferirne tutti i membri conniventi di quella Procura in altre sedi. Quello che, secondo le accuse, questa magistrata avrebbe compiuto sarebbe un vero atto di vilipendio verso quella Legge che invece dovrebbe rappresentare e tutelare. Un atto gravissimo verso la Nazione della quale è un Pubblico Ufficiale e che le ha affidato il compito di amministrare la giustizia, un vero e proprio tradimento insomma. È più che ovvio che le sentenze pilotate non fanno altro che aumentare la sfiducia nella Legge e quindi nelle istituzioni dello Stato. Tutto ovviamente, di questo ne sono certo, sotto la bieca regia del PD, che continua a tessere trame contro l’Italia e gli Italiani per ribadire il suo potere e imporre di nuovo la sua dittatura dei partiti sulla quale è ingrassato finora. Questa è una ulteriore prova che quello della Sea Watch è stato un complotto studiato a tavolino dal PD al solo scopo di cercare di destabilizzare questo Governo. Questi esseri ignobili, questi traditori, perché tali sono, non se ne fregano nulla dei migranti, della dignità dell’Italia e della credibilità internazionale. A loro interessa solo e solamente il potere, per continuare l’opera di distruzione alla quale loro ed i loro accoliti, avevano già condannato questa Nazione. È gente senza dignità che non si fa scrupolo di mentire a viso aperto per prendere in giro la gente (es. vedi lacrime della Fornero) e che è pronta ad infangare tutto e tutti per i loro sporchi interessi privati e di casta. Se le navi ONG puntano tutte sull’Italia lo fanno perché sanno che qui hanno le spalle coperte da una ben infiltrata progenie di traditori. Avete mai provato a chiedervi cosa sarebbe accaduto se la Sea Watch, invece di fare quello che ha fatto con l’Italia, lo avesse fatto con un Paese vero e che si fa rispettare, come la Francia, la Germania l’Inghilterra, la Russia o gli Stati Uniti? Io so cosa sarebbe accaduto, ma lo lascio alla vostra immaginazione, altrimenti i censori di FB potrebbero prenderla come una istigazione alla violenza e sospendermi ancora. In conclusione, queste navi non portano migranti in Europa, ma verso l’Italia perché questo è il paese più sicuro, non per i migranti, ma per le ONG, il Paese dove non rischiano nulla né galera né perdita della nave. L’unico Paese dove invece che finire dietro le sbarre vengono osannati come eroi e raccolgono bei soldoni, il Paese dei fessi insomma. Tuttavia, non è finita, infatti dopo il successo mediatico ed economico della Sea Watch ed il trionfo della sua capitana un’altra nave di trafficanti, la Alex Mediterranea, si sta avvicinando alle nostre acque territoriali con il suo carico di carne umana, strappato a forza dalle mani delle vedette libiche. Da notare che questa volta i migranti avrebbero potuto sbarcare a Malta, ma la ONG ha rifiutato e la nave ha continuato la sua rotta verso l’Italia. Perché? Le risposte a queste domande sono semplici. Uno perché in Italia si ha maggior visibilità e si raccolgono più soldi, cioè il traffico di carne umana rende di più, due perché devono mantenere gli accordi presi con gli emissari del PD. Infatti in questo modo questa banda di galeotti vorrebbe dimostrare che questo Governo è incapace di fermare la migrazione, e che avevano ragione loro quando li accettavano a braccia aperte e li nutrivano a spese di tutti gli Italiani. Terzo anche i finanziatori occulti Lobby, Francia e Germania impongono loro di sbarcare da noi i migranti in modo da riuscire a destabilizzare l’Italia per impadronirsene più facilmente. Questa gente infatti, passo dopo passo, migrante dopo migrante, sta portando l’Italia ad un tale livello di tensione sociale che potrebbe anche sfociare in una spirale di disordini, se non addirittura in una guerra civile. Quello che mi fa più schifo in questa situazione è, che tutto questo accade con la collaborazione del PD che vuole riprendersi le poltrone ed i privilegi. (Italiani che tradiscono Italiani, così come avvenne a Salò). Che non ci avrebbero fatto governare tranquilli era da prevedersi, ma arrivare addirittura al tradimento ed al sabotaggio pur di abbattere questo Governo è da autentici traditori della Patria, ma del resto se non lo fossero stati non ci avrebbero governato nel modo in cui lo hanno fatto. In ogni caso il numero degli arrestati, i reati contestati e quello degli indagati di questo partito la dice assai lunga su che razza di gente sono. L’ultima domanda che mi pongo, la più importante di tutte è cosa farà Scipione l’Africano, pardon volevo dire il nostro ministro degli Interni Matteo Salvini, per porre fine a questa storia. Dall’affare Sea Watch il nostro ducetto di provincia ne esce piuttosto scassato, dopo aver fatto una figuraccia storica, sbeffeggiato dalla Rakete che adesso, al sicuro dietro il confine tedesco, gli fa e ci fa marameo con la manina mentre con l’altra fa da trombetta ad una sonora pernacchia. Tuttavia, non credo che Salvini anche questa farà qualcosa di concreto, oltre che defilarsi e cercare prudentemente di fare meno chiasso possibile. Di occasioni ormai ne ha avute tante e non ne ha azzeccata una, tanto da far supporre che la sua sia tutta una messa in scena e che in realtà sia d’accordo con la casta traditrice. Quello infatti che ancora non riesco a discernere con chiarezza è se la sua sia malafede o semplicemente incapacità. Tuttavia, quello di cui, con orrore, mi rendo conto è che questa gente ha trasformato il nostro in un Paese ridicolo, dove tutti possono fare quello che vogliono in disprezzo dello Stato, senza venire perseguiti e puniti dalla Legge. Legge, lo ripeto, scritta da ladri e traditori apposta per essere aggirata e salvaguardare se stessi. Con la bocca amara per quanto sta accadendo vi lascio qui e come al solito ringraziandovi per l’attenzione vi rimando alla prossima.

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