martedì 21 maggio 2019

Bergoglio accusa l’Italia: La mafia non è stata inventata dai nigeriani, è italiana


Caro Bergoglio, davvero, non se ne può più… perché non ti porti i cari nigeriani a Casa santa Marta? Ma non gli immigranti ripuliti e selezionati dalla tua cortigianeria, portati nel tuo residence quei 23, nella foto, arrestati! Che ne pensi?
Segnaliamo intanto una vera corbelleria o… bergoglionata se preferite perché, la frase incriminata è sparita dal testo ufficiale della Santa Sede – che trovate qui alla seconda risposta del papa – mentre, come solo il diavolo sa fare con le pentole senza coperchi, non hanno pensato di correggere, tagliare il video ufficiale che noi ovviamente abbiamo salvato e che se, non l’hanno tolto, voi troverete qui, dal minuto 34:15 ma  lo abbiamo postato anche noi qui.
La frase – censurata dalla Santa Sede – è stata però riportata da Avvenire qui,… e parlando dei migranti dice:
«ma sono delinquenti.   Anche noi ne abbiamo tanti, eh! La mafia non è stata inventata dai nigeriani. E’….., un  “valore”, fra virgolette, nazionale. La mafia è nostra, made in Italia, eh! E’ nostra…»
A prescindere che c’è, nella frase, una ingiuria al Popolo Italiano ed all’Italia stessa, alle Forze dell’Ordine, agli onesti giudici e magistrati.. e seppur non volendo certamente nascondere che in Italia c’è anche chi fa e vive di “mafia”, generalizzare con quel “è nostra; è made in Italia” è inaccettabile. Come dire che tanto siamo TUTTI mafiosi. Bergoglio è abituato a giocare con la frase: “siamo tutti peccatori” quasi fosse un vanto, una medaglia al valore… ora siamo tutti mafiosi, certo che è condannabile, ma intanto accogliamoci tutti! O se preferite la frase storpiata di Gesù: chi è senza peccato scagli la prima pietra, dimenticando tutto il resto, specialmente quel perdonare e NON PECCARE PIU’.
Si potrebbe sorvolare quando Bergoglio parla a braccio perchè di cretinate… ops, no, di bergoglionate ne semina a vagonate tanto è vero che la frase non è stata messa nel testo ufficiale, segno evidente che hanno capito bene lo scivolone fatto mentre, Avvenire, dormendo sugli allori pubblica la frase (per altro più corretta, ma non dal testo) senza capire neppure il senso della frase e l’offesa… O forse sì! Ha capito l’offesa al popolo italiano ed essendoci Salvini, Ministro degli Interni, quale sfregio maggiore che sbattergli in faccia una frase del genere per creare un effetto domino?
La frase finale, poi nel video, tolta dal testo ufficiale: tutti possiamo essere delinquenti!! Ma che significa? Tutti siamo nati col Peccato Originale, siamo TUTTI colpevoli ma nasciamo per essere convertiti, viviamo per redimerci, la scelta di essere delinquenti è un male assoluto, non una scelta  che può giustificare una accoglienza indiscriminata!
Senza perciò negare le responsabilità  mafiose, delinquenziali, e chi più ne ha più ne metta di casa nostra, è evidente che la bergoglionata di papa Francesco è inaccettabile sotto molti punti d’osservazione ragionata. Il fatto che anche da noi abbiamo “molti delinquenti” che significa l’aggravamento di accoglierne altri? Siccome abbiamo tanti delinquenti italiani, possiamo accoglierne benissimo di altri, anche d’importazione; siccome in Italia abbiamo la mafia, possiamo benissimo accogliere mafiosi d’importazione… ma che ragionamento è mai questo? Detto da un Papa poi!!!
Mafia, poi, che vuol dire? Qualcuno glielo dica a Bergoglio, deriva dall’arabo “Maehfil” che significava “adunanza, luogo di riunione”, molto in voga quando i musulmani invasero il sud dell’Italia e la Sicilia…. Poi col dialetto siciliano divenne “Ma-hias”, spaccone, spaccioneria, spavaldo e divenne riferimento alle adunanze segrete dei malfattori…
Sono 40, 50 anni che lo Stato Italiano, con tutte le pecche di queste mondo e i difetti che gli sono propri, combatte la mafia… abbiamo avuto centinaia di morti nelle Forze dell’Ordine a causa della mafia, giudici e magistrati, ora ti arriva Bergoglio che afferma che da noi in Italia la mafia è “un valore, tra virgolette, nazionale; è nostra…”, come ad affermare che una mafia in più una in meno che cosa cambia? NULLA! come a dire che tanto non la si combatte, ce la teniamo, è nel nostro DNA… e che nessuno fa nulla per debellarla!
Che gli frega a Bergoglio, insomma, se i servizi segreti hanno lanciato l’allarme sul crescente dinamismo della mafia nigeriana, vedi qui, se la cronaca nera sia ormai zeppa di episodi legati a questa forma di terribile criminalità d’importazione, la quale non solo imperversa in Italia ma anche in Europa? Il quotidiano di “Palermotoday” da giorni sta lanciando allarmi preoccupanti sulla mafia nigeriana, vedi qui, forse il vescovo Lorefice dovrebbe aprire gli occhietti….
Bergoglio dimentica che da noi, in Italia, i mafiosi sono considerati fuorilegge… e che ogni tanto una retata fa pulizia, sono perseguiti ai termini di leggi speciali.. e non nascondiamo che tra le due mafie possano infiltrarsi, o essersi infiltrate le connivenze… ma questo non giustifica una accoglienza indiscriminata.
DISCRIMINARE non è una parolaccia, significa: FARE DISCERNIMENTO….. ecco come lo spiega il vocabolario: discriminare v. tr. [dal lat. discriminare, der. di discrimen «separazione», da discernĕre […] fatti in buoni e cattivi (B. Croce).
Chi può rigettare, per il bene di una Nazione la giusta DISCRIMINAZIONE se questa non si fondasse sul discernimento tra ciò che è bene e ciò che è male?
Caro Bergoglio, davvero, non se ne può più… perché non ti porti i cari nigeriani a Casa santa Marta? Ma non gli immigranti ripuliti e selezionati dalla tua cortigianeria, portati nel tuo residence quei 23, nella foto, arrestati! Che ne pensi?
P.S. Un nostro Lettore, a fondo articolo tra i commenti, ha osservato quanto segue:
Vediamo di sbrogliare questo groviglio scaturito come sempre da Bergoglio quando parla a braccio. I quattro poliziotti che arrestano i due poveri nigeriani, sono i cattivi mafiosi italiani; i due nigeriani sono poveri migranti come Gesù.

Nessun commento:

Posta un commento