Usa, diffusi online i nomi di 300 preti pedofili: l'iniziativa di tutte le diocesi del Texas
Abusi sessuali di cui i prelati sarebbero responsabili a partire dagli anni '50
di PAOLO RODARI
A pochi giorni dall’apertura in Vaticano di un summit sulla pedofilia, l’operazione statunitense cerca la trasparenza dopo che altre diocesi hanno fatto lo stesso, e con loro anche alcuni ordini religiosi fra i quali i gesuiti.
“I vescovi del Texas hanno deciso di rilasciare i nomi dei sacerdoti in questo momento perché è corretto e giusto, con l’obiettivo di offrire speranza a coloro che hanno sofferto”, ha detto il cardinale Daniel DiNardo, arcivescovo della diocesi di Galveston-Houston e presidente della Conferenza episcopale Usa.
Recentemente il comitato che in Vaticano organizza l’incontro sulla pedofilia ha inviato una lettera in cui esorta tutti i capi delle Chiese a seguire l’esempio di Francesco e a incontrare personalmente le vittime degli abusi, prima del vertice di Roma. “Il primo passo deve essere riconoscere la verità su ciò che è accaduto”, si legge nella lettera. Gli incontri personali sono un modo concreto per “assicurare che al raduno, le vittime di abusi del clero siano al primo posto nella mente di tutti”.
Responsabilità e trasparenza saranno al centro del confronto con il Papa, “mentre i partecipanti lavoreranno insieme per rispondere a questa grave sfida”.
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