Arrestato il piromane dei boschi. Ancora con l’accendino in mano. Non ci bastavano macellai con trolley, spacciatori, stupratori , rapinatori... ora anche piromani!!!!!
E’ un somalo. «Guardava le fiamme, rideva e diceva di non preoccuparsi»
I boschi dell’alta Val Chisone
sono tornati a prendere fuoco dopo il tremendo autunno del 2017.
Stavolta però i carabinieri hanno trovato la mano che ha scatenato le
fiamme, perché hanno arrestato un somalo di 24 anni che si trovava nei pressi del punto di innesco. Le fiamme si sono sviluppate mercoledì sera, attorno alle 22, in località Gorge, nel Comune di Usseaux, poco dopo il bivio del Laux, sulla sinistra idrografica rispetto al corso del torrente Chisone,
in una zona fortunatamente lontana dalle abitazioni. La superficie
interessata dalle fiamme è stata di circa 2 ettari, con un fronte che si
aggira sui 200 metri.
La striscia ardente non è passata inosservata, ad
accorgersene è stata una ragazza che passava di lì per caso, come un
volontario degli Aib che è arrivato poco dopo. Sono stati subito chiamati i soccorsi e i vigili del fuoco di Fenestrelle e le squadre Aib di Pragealto, Roure e Pinasca
si sono messi prontamente all’opera, e hanno chiuso l’intervento verso
le 2,30 di notte. Il vento ha spinto le fiamme a propagarsi velocemente,
ma il fatto che il fondo fosse secco solo in superficie, mentre la
terra fosse bagnata in profondità, ha evitato problemi peggiori e
facilitato le operazioni di spegnimento.
Sul luogo sono intervenuti anche i carabinieri delle stazioni di Fenestrelle e Perosa
Argentina che hanno arrestato un uomo di 24 anni: un clandestino senza
fissa dimora, di nazionalità somala, identificato come autore del gesto.
Il presunto piromane era già stato notato dalla ragazza sul luogo
dell’incendio, mentre rideva e diceva di non preoccuparsi per quanto
stava accadendo.
I carabinieri l’hanno trovato in possesso di un
accendino privo del classico coperchio di sicurezza in acciaio e perciò
l’hanno sottoposto a fermo di indiziato per il reato di incendio
boschivo e accompagnato al carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino. Ma proseguono gli accertamenti da parte degli inquirenti.
Restano ancora da chiarire diversi aspetti, su
tutti, cosa ci facesse il 24enne lì a quell’ora, senza un mezzo di
trasporto. Pare che, da testimonianze di abitanti della Vallata, l’uomo
stesse risalendo la strada a piedi. Nel pomeriggio, per esempio, c’è chi
l’avrebbe visto camminare, lungo la strada, a Balma di Roure.

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