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mercoledì 13 febbraio 2019
Risorsa :“Non una lite tra ragazze ma un pestaggio”: parla il padre della 15enne aggredita all’Istituto de Medici
Affidandosi a uno sfogo su Facebook, il padre della ragazza coinvolta nell’episodio di rissa-aggressione tra giovanissime avvenuto all’Istituto de Medici di Bolzano lo scorso 1° febbraio parla senza filtri per denunciare una situazione dubbia che non ha permesso di risalire subito alla vera sostanza di quanto accaduto “per una non verità riportata dalla stampa locale”.
A parlare del presunto pestaggio ai danni della figlia di 15 anni è Massimo Pozzan, che ora promette battaglia per fare chiarezza su un episodio inizialmente presentato all’opinione pubblica come una banale lite tra giovanissime finita in mutua aggressione.
Pozzan ora è addolorato, non cerca vendetta ma annuncia che non si fermerà fino a quando non si sarà riusciti a fare luce sulla questione anche con la dirigenza dell’Istituto scolastico bolzanino.
IL PESTAGGIO DI MIA FIGLIA A SCUOLA – Parla Massimo Pozzan.
“La 15enne selvaggiamente pestata a scuola è mia figlia. E’ avvenuto l’1 febbraio all’Istituto de Medici di via San Quirino a Bolzano. Non è stata una lite come riportato dai media locali, è stato un atto di violenza gratuito eseguito da una 14enne marocchina, sostenuta da un gruppo di una decina di connazionali coetanee.
I giornali e altri media riportano notizie inventate e false. Il fatto è accaduto in classe, sotto gli occhi di tutti i compagni.
Insultata e derisa al distributore delle bevande dal gruppetto di ragazze marocchine, mia figlia è stata poi raggiunta in classe dove è stata insultata, presa per i capelli, scaraventata a terra e violentemente presa a calci in faccia, in particolare all’occhio destro. Tutto gratis e senza apparenti motivi.
L’aggressore? Un soggetto risultato molto conosciuto sia alle precedenti scuole sia alle forze dell’ordine, con storie di aggressioni fin dall’epoca delle elementari. La domanda sorge spontanea: l’attuale scuola perché non sapeva? Perché un soggetto del genere girava liberamente senza essere sorvegliato?
Nessuna polemica, ma prometto grande battaglia, per mia figlia, ma anche per Voi ragazzi e genitori che purtroppo non potete ritenerVi indenni da quello che domani potrebbe succedere perché qualcuno ai quali siete affidati o Vi siete affidati non ha guardato oltre“.
Sotto, il post del signor Massimo Pozzan che segnala la presunta aggressione ai danni della figlia
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