Oggi
ho cercato il nome del giudice, che fregiandosi del potere
conferitogli, ha ritenuto che 5 anni di reclusione fossero equi,
“giusti” , per alleviare il dolore di una madre che ha visto, o meglio
“sentito” morire il figlio di 20 anni...morire dilaniato dalle
sofferenze, in una casa piena di gente senza scrupoli, senza pietà per
la vita umana.
Ebbene, il nome di questo giudice, Mario Lucio D’Andria, è noto alla sorella di Cucchi, fu proprio lui, sempre in nome del popolo italiano , nel 2014 ad assolvere i carnefici di Stefano, fortunatamente dopo anni di lotte la verità ha stravolto totalmente il suo giudizio.
Ebbene, il nome di questo giudice, Mario Lucio D’Andria, è noto alla sorella di Cucchi, fu proprio lui, sempre in nome del popolo italiano , nel 2014 ad assolvere i carnefici di Stefano, fortunatamente dopo anni di lotte la verità ha stravolto totalmente il suo giudizio.
Il suo nome è noto ai parenti dell’infermiera, Maricica, uccisa nel
2010 alla fermata metro Anagnina, nel nome del popolo italiano, il
giudice D’Andria, nel 2012, sentenziò che 8 anni sarebbero bastati come
pena al giovane assassino romano, la vita dell’infermiera, romena,
valeva appena 8 anni di reclusione, peccato che ne abbia scontati in
prigione solo 4, ed ora è a piede libero.
Ho letto della morte di Francesca Moretti, anche in quegli atti compare il suo nome, ad oggi non si sa chi abbia avvelenato Francesca.
Il suo nome compare negli atti della morte di Carlo Macro, giovane ucciso con due colpi di cacciavite al cuore, da un pazzo indiano, mentre si era appartato per urinare, 14 anni, la pena inflitta.
Nel processo per la morte di Vannini, Il giudice a latere, che ha affiancato D’Andria,è Giancarlo De Cataldo, intercettato in conversazioni con il braccio destro di “Massimo Carminati”, tale Salvatore Buzzi, nel vortice di Mafia Capitale.
Ecco chi è il giudice “super partes”, il “deus ex machina”, come si può avere ancora fiducia nella giustizia???
Ho letto della morte di Francesca Moretti, anche in quegli atti compare il suo nome, ad oggi non si sa chi abbia avvelenato Francesca.
Il suo nome compare negli atti della morte di Carlo Macro, giovane ucciso con due colpi di cacciavite al cuore, da un pazzo indiano, mentre si era appartato per urinare, 14 anni, la pena inflitta.
Nel processo per la morte di Vannini, Il giudice a latere, che ha affiancato D’Andria,è Giancarlo De Cataldo, intercettato in conversazioni con il braccio destro di “Massimo Carminati”, tale Salvatore Buzzi, nel vortice di Mafia Capitale.
Ecco chi è il giudice “super partes”, il “deus ex machina”, come si può avere ancora fiducia nella giustizia???
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