Cinzia Di Silvestro
Ma la verità che non si dice è che è inammissibile che esista una legge che debba normare l'uccisione di un bambino dando l'autorizzazione a procedere. Al di là di questo il problema vero è che la legge non viene applicata nella sua totalità e non ne viene rispettato lo spirito. In ogni ospedale dovrebbe essere obbligatorio avere un CAV (Centro di aiuto alla vita) che supporti ed aiuti le donne a non uccidere il proprio figlio. Ma dovrebbe essere un dovere di ognuno di noi supportare ed incoraggiare chi si trova in questi momenti terribili invece di liquidare il tutto dicendo "è solo un grumo di cellule", "è come togliere un dente", "così te ne liberi", ecc., perché questi "consigli" sono di una cattiveria profonda non solo nei confronti del bambino ma, soprattutto, nei confronti della madre che tale resterà per sempre, cioè la madre di un figlio morto!! Conosco donne che vivono con il costante rimorso, che non riescono più a guardare un bambino, che si svegliano la notte sentendo il pianto di un neonato e questo dopo anni ed anni dall'aborto, dopo aver avuto altri figli, perché di un figlio non ci si "libera" mai!! E questo anche quando si tratta di bimbi malformati che vengono uccisi con il famoso aborto terapeutico (la terapia è una cura quindi non capisco che cosa curi l'aborto visto uccide il corpo del bambino e l'anima della madre) non è mai facile continuare a vivere con questo peso sulla coscienza perché, che si tratti di ragazzine minorenni o di donne convinte che è tutto ok, prima o poi la consapevolezza dell'orrore di aver ucciso un figlio arriva per tutte. Quello che dico non è una teoria ma la pratica di ciò che ho visto e sentito intorno a me dovunque io sia stata e con chiunque abbia parlato. Ho vissuto per anni in Malesia, ho lavorato per multinazionali a livello mondiale, ho conosciuto un sacco di gente di ogni razza, estrazione sociale, religione e cultura, sono stata in Cina, in Thailandia, negli USA ed ogni volta che veniva toccato il tasto aborto nella quasi totalità dei casi vi era una condanna perché tutti riconoscevano il valore della vita umana e la vigliaccheria di uccidere una creatura inerme. Non sono solo i cattolici a difendere i bambini, lo fanno tutti gli uomini e le donne che hanno una coscienza. Ho amici atei, indifferenti alle religioni che sono anche più duri di me nella condanna all'aborto perché si rendono conto che è un autogol alla razza umana. Del resto Mr. Cuomo si definisce "cattolico" ed ha approvato la legge più barbara mai esistita dopo quella imposta in Cina per fermare l'aumento della popolazione. Non è una questione di religione , è una questione umana. Invece di continuare con la cavolata de "l'utero è mio e decido io" tutte le donne dovrebbero coalizzarsi contro l'aborto perché per loro, per noi tutte, è una sconfitta, è come essere violentate, stuprate nella parte più intima e profonda della nostra persona, del nostro essere donne e madri. Non appena una donna si presenta per abortire dovrebbe scattare una immediata rete di protezione, aiuto e incoraggiamento da parte di tutti, dello stato, delle associazioni pro vita, da ognuno di noi perché quel figlio è di tutti, quella vita è patrimonio dell'umanità intera. Bisogna educare alla vita non alla morte, alla bellezza e alla grandiosità che ogni bimbo che nasce porta in sé! Ma chi non si scioglie dalla tenerezza a guardare o a tenere in braccio un neonato? Chi istintivamente non si pone la domanda: chissà cosa farà questo bambino, chi sarà, cosa diventerà? Si può liquidare tutto questo dicendo "tanto è solo un grumo di cellule?" È sbagliato anche sotto il punto di vista scientifico perché più la scienza va avanti più è dimostrato che un bambino è tale fin dal primo momento del concepimento e che l'embrione appena concepito ha una sua sensibilità e consapevolezza che gli deriva dall'essere già in potenza un uomo.
Certo mi rendo conto che qua potrei scrivere per ore ed alla fine ci sarebbe sempre chi fa la domanda che va più di moda in questi anni: "si, ma bisogna tutelare i diritti della donna dopo anni di lotte per la parità e la libertà!". Poco importa se sull'altare di quella libertà ogni anno si sacrificano milioni di innocenti! Siamo peggio dei popoli primitivi che facevano i sacrifici umani e che noi" civili" definiamo barbari! Non esiste libertà senza giustizia ed è profondamente ingiusto privare un essere umano del sacrosanto diritto alla sua vita solo perché ostacola la mia.
Non abbiamo speranza se continuiamo a vivere così, se continuiamo in questa strada senza anima né cuore che trova nella morte di chi è "scomodo" la soluzione ai propri problemi.
Diamo una mano alla vita, aiutiamoci, non aspettiamo che siano gli altri a fare le cose, facciamole noi, diamo una mano a chi è in difficoltà, a volte basta solo una parola buona, un abbraccio che faccia sentire il nostro affetto a chi in quel momento pensa di essere sola e di non avere speranza: chi salva la vita anche della più piccola creatura sulla terra, ha salvato il mondo intero.
Questo è l'aborto a nascita parziale. Dopo tanto sostegno da parte di donne (madri!!!) come Hillary Clinton e Michelle Obama, finalmente ora è legale al 100%. Per festeggiare questa grande conquista di civiltà la punta dell'Empire State Building è stata illuminata di rosa.......
La nuova legge dello stato di new york (piccolo stato) prevede la possibilità di abortire in questo modo fino al nono mese, il bambino, infatti, finchè è nella pancia, fino a un secondo prima della nascita, NON è una persona😡!Quindi basta lasciare dentro all'utero la testina e poi con grande civiltà e amore la si buca con una forbice, successivamente, sempre con grande progresso per la dignità della donna😡, si aspira il cervello. Il piccolino si dimena disperatamente, ma tanto non è una persona, che ce ne frega!!!
eccezionale balzo in avanti della medicina degno del terzo millennio😏😞
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