CAGLIARI. Nel suo computer e nel telefono gli agenti hanno trovato le videochat registrate con i minori, che si spogliavano e simulavano atti sessuali: c'erano 24 video in tutto. E ancora oltre 200 video e file di natura pedopornografica trovati nel suo pc: tra questi anche immagini con bambini decapitati. Una scoperta choc per gli agenti della polizia postale, che ieri hanno arrestato un ventottenne di Cagliari, incensurato, che viveva con la sua famiglia. L'uomo dovrà rispondere dell'accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Tutto è partito un mese fa, il 10 dicembre, quando la Polizia ha ricevuto la denuncia di una mamma di un bambino di 10 anni che ha riferito che il figlio intratteneva videochat durante la notte. Il piccolo si chiudeva nella sua stanza durante la notte e mandava via la sorellina: è stata proprio lei ad avvisare la mamma che, insospettita, ha scoperto che all’interno della chat Whatsapp, c’era la richiesta di foto intime. Così è scattata la prima denuncia, subito dopo si è presentata un’altra mamma, la tipologia era la stessa: il bambino si chiudeva all’interno della sua stanza e aveva delle conversazioni con lo stesso uomo. Da Whatsapp gli agenti hanno scoperto che i bambini avevano ottenuto quel contatto attraverso una consolle di una nota marca di videogiochi.
L'uomo si presentava alle sue vittime come un sedicenne che voleva la loro amicizia, promettendo e regalando ricariche di un gioco virtuale, di poco valore, soli 10 euro, per conquistare la loro fiducia. Dall’aggancio alla console è riuscito poi a farsi dare i numeri di telefono per scambiare messaggi con i minori via Whatsapp. Da quel momento il soggetto è entrato all’interno di un gruppo con diversi bambini: lì ha tentato di richiedere un incontro con loro, che però non c’è mai stato. L'uomo è poi diventato anche amministratore de gruppo dove si presentava come un bambino di 9 anni.L'arrestato ha subito ammesso di avere dei problemi in quanto ha riferito di essere attratto solo da bambini. In passato era già stato denunciato per un simile reato, ma era stato assolto.
Il pm Cocco, che ha seguito l’attività di indagine, ha emesso un decreto urgente di perquisizione. I minori coinvolti accertati sono tre ma sono molti altri i minori, tutti da identificare, gli agenti non sanno dove sono, se sono qui o in altre regioni. Da qui parte un appello per allertare tutti i genitori: “State attenti, conoscete il pericolo che comportano i telefonini, il computer, ma spesso non sapete che invece con un semplice gioco tra quelli diffusi, connessi alla rete internet, si può arrivare a questo. Non lasciate i bambini da soli a giocare, soprattutto durante la notte, occorre la vostra presenza fisica per capire con chi stanno parlando e giocando i vostri figli”.
Arte. Politica. Musica. Natura ed ecologia. Arti Marziali. Cronaca. Integralismo. Immigrazione.
venerdì 11 gennaio 2019
Pedofilo arrestato a Cagliari, lo choc della polizia: "Nel pc anche foto di bimbi decapitati"
https://www.youtg.net/v3/top-news/13577-pedofilo-arrestato-a-cagliari-lo-choc-della-polizia-nel-pc-anche-foto-di-bimbi-decapitati?fbclid=IwAR1Z6s1-8DqVRBuipEQMr0wPCapTl9dAeKjg_oL926eL8T2GVxv7tkd6f-k
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento