Come tiene a ricordarci ogni tre per due, infatti, Gassmann è ambasciatore dell’Unhcr – l’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati – ma il suo peculiare modo di “occuparsi” di queste persone è stato già smascherato dalle Iene in un servizio del 2015 quando la trasmissione gli propose di ospitare un profugo e ricevette una secca risposta negativa.
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sabato 12 gennaio 2019
Alessandro Gassmann e i migranti.
Roma, 11 gen – E’ Alessandro Gassmann l’ultimo vip
che va ad aggiungersi alla lunga lista dei volti noti che, in questi
giorni, sembrano aver qualcosa di molto importante da dire sul governo gialloverde e, in particolare, su Matteo Salvini. L’attore romano in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ribadisce il suo dissenso nei confronti della politica del leader della Lega: “Non ho votato Salvini, non condivido in nessun modo le sue idee“.
E continua: “A un certo punto secondo dovrà smettere di accumulare
consenso e far qualche cosa. Siamo in attesa che questo avvenga”.
E sulla vicenda della Sea Watch non perde occasione per fustigare l’approccio del vicepremier e vestire i panni dell'”eroe buono”: “Mi occupo di rifugiati da qualche anno ed è per me un grandissimo onore. Non solo l’Italia, ma anche l’Europa ha fatto una figuraccia: una mancanza totale di umanità e sensibilità. Servono delle regole che aiutino a salvare le persone e a tornare a recuperare un minimo di senso umano”.
Come tiene a ricordarci ogni tre per due, infatti, Gassmann è ambasciatore dell’Unhcr – l’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati – ma il suo peculiare modo di “occuparsi” di queste persone è stato già smascherato dalle Iene in un servizio del 2015 quando la trasmissione gli propose di ospitare un profugo e ricevette una secca risposta negativa.
Nel 2016 il figlio d’arte rimediò un’altra brutta figura.
Pubblicò sul suo account Twitter una foto di Matteo Salvini con la
didascalia: “Anche noi, come gli inglesi, abbiamo una via chiara e
sicura per uscire dall’Ue”. Terminò il suo post con l’impietoso hashtag “#mancolicani”.
Chi ebbe la meglio nello scontro a colpi di cinguettii fu però il
leader della Lega che molto elegantemente rispose: “Leggo che Alessandro
Gassmann, dopo la Vittoria della Brexit, ha twittato una mia foto
insultandomi con la scritta #mancolicani. Dovrei prendermela? no, ci
rido sopra pensando al grande Vittorio, lui sì un grande attore. Non sempre i figli sono all’altezza dei padri”. L’hashtag? “#rosicone”.
Come tiene a ricordarci ogni tre per due, infatti, Gassmann è ambasciatore dell’Unhcr – l’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati – ma il suo peculiare modo di “occuparsi” di queste persone è stato già smascherato dalle Iene in un servizio del 2015 quando la trasmissione gli propose di ospitare un profugo e ricevette una secca risposta negativa.
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