Le foto inquietanti dello spacciatore afghano arrestato per la morte di Alice Bros
Jamil Shaliwal era arrivato in Italia nel 2014 e nel 2015 era riuscito ad ottenere un permesso di protezione umanitaria. Secondo gli investigatori è lui lo spacciatore che avrebbe venduto l’eroina gialla ad Alice Bros. Una droga con il 51% di principio attivo e quindi una droga killer. Sfogliando il suo profilo facebook (ancora visibile ieri), si scopre una realtà inquietante. Non possono che destare preoccupazione alcune foto che ritraggono lo spacciatore con alcune adolescenti udinesi. Vero che potrebbe trattarsi di uno “scatto” in libertà e nulla di più, ma certamente la tragedia di Alice Bros impone di alzare la guardia dell’attenzione da parte delle famiglie e della società tutta. Altre foto indicano l’appartenenza ad un “gruppo”, che si esibisce in immagine machistiche tipiche di certe gang latinos, che vediamo nei film holiwoodiani. Sono molti a condividere l’opinione che molti cosiddetti richiedenti asilo, utilizzino i 2 o 3 anni che servono per ricevere una risposta alla loro domanda di asilo, (sapendo che verrà respinta) per spacciare, raggranellare qualche decina di migliaia di euro, da reinvestire in patria per acquistare un’attività commerciale. Un quadro a tinte fosche, che nemmeno l’eccellente lavoro delle forze dell’ordine potrà sanare, senza la necessaria consapevolezza della gravità della situazione, da parte della società civile
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