
Quando il terrorismo serve efficacemente a fermare una pericolosa rivolta popolare, che mirava alla caduta di Macron. E' lampante lo scopo di quest'attentato di un lupo solitario, supercontrollato, che esce armato e fa tranquillamente una strage. I gilet gialli sono sistemati. In questo momento l'esigenza è stare tutti uniti contro il terrorismo, ricomporre le fratture sociali (un'espressione che, non a caso, viene ripetuta da tutti i media) e quando un movimento di rivolta è costretto a fermarsi mentre è in piena azione è fottuto: continuare adesso significherebbe andare contro l'interesse del Paese, il nemico vero è il terrorismo; adesso sì che lo chiamano terrorista islamico, si tratta di un nordafricano radicalizzato, i media lo ripetono ossessivamente, anche per farci capire che abbiamo a che fare con un lupo solitario, che potrebbe solo scatenare altri lupi solitari, non è il terrorismo organizzato ad agire, non c'è un disegno dietro d'ampia portata, ma basta eccome per sedare la rivolta. Fino alla fine delle feste i gilet sono obbligati all'inerzia. E dopo, quand'anche volessero ricominciare: ma come? Che volete ancora? Macron vi ha già concesso quello che chiedevate, allora siete solo dei facinorosi dediti alla violenza e allo sfascio gratuito; nessuno può prendervi sul serio! E la rivolta popolare, per ora, è sistemata. Il Potere, anche se prevedibile nelle sue mosse, riesce a ottenere il risultato: tenere in piedi quest'Europa che vuole affamare le popolazioni. Non molla, non ci sta a perdere ed è disposto a tutto per perpetuarsi: c'è da prevedere che di qui alle elezioni europee il terrorismo colpisca ancora, laddove la minaccia all'Europa della finanza affamapopoli rialzasse la test
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