
La colpa è sempre degli italiani e i clandestini sono delle vittime , che si ammalano nel nostro paese , che vengono schiavizzati, sfruttati ,
Ma se la pensante cosi non li fate sbarcare i vostri amici visto che qui hanno solo da perdere, oppure mandate le vostre figlie nei quartieri o nei posti che io vi indicherò e all' ora che io vi indicherò ed avremo risolto il problema, ricordatevi solo di munirvi di trolley .
Ricordatevi inoltre che la maggior parte di questa gente che arriva è di sesso maschile con il testosterone a 3000 e con un grado di civiltà sotto zero, difatti nei paesi di provenienza questi soggetti oltre a praticare una religione sanguinaria (che porta a considerare le loro donne come spazzatura basta vedere come la fanno vestire) si pratica stupro di massa, genocidio di massa, riti vodoo e cannibalismo oltre allo sterminio delle minoranze vedi pigmei e albini
Comunque visto che la pensate cosi e tanto non vi smuove nessuno vi consiglierei di guardarvi le foto di quello che resta di Pamela e di consigliare i vostri cari fratelli africani di non venire in Italia perché c'è razzismo
In ogni caso quando una donna denuncia deve essere subito tutelata dalle forze dell 'ordine e dalla Magistratura cose che purtroppo i governi precedenti non hanno mai permesso e a quanto pare solo l 'attuale governo sta attuando questa legge a favore delle donne
Inoltre sebbene il numero di violenze sulle donne da parte degli italiani risulta essere di numero maggiore, 1500 circa , effettuando un semplice calcolo proporzionale viene evidenziato che gli stupri commessi dagli stranieri sono di gran numero superiore a quelli commessi dagli italiani.
Difatti gli italiani sono 60 milioni circa e risulta che i reati commessi da costoro sono 1500 circa evidenziati in questo schema e quelli commessi dai vostri amici che sono 800 mila circa sono solo 900 circa .
Facendo dunque una proporzione siamo a 1500: a 60 milioni come = X : sta a 900
Fatevi un po' di calcoli e vedrete che la vostra ignoranza , arroganza e presunzione sarà soddisfatta

Segue l'articolo di questi PDvisioner , non hanno più la decenza di dire almeno la verità, eredi della prassi stalinaiana : la demonizzazioe dell' avversario e la esaltazione e sublimazione del male
Gli stranieri clandestini finti e veri profughi ecc sono circa 800.000 con 909 reati
Il profilo Facebook del ministro dell’Interno, che ha di fatto sostituito gli organi di comunicazione ufficiali, ultimamente ricorda una versione più incattivita dell’edizione del Tg cronache. Mentre i dati del ministero dicono che i delitti sono in calo – e lo sono da quasi un decennio, in maniera sostanziale – i social media manager di Matteo Salvini dipingono un’Italia sempre più simile a un quartiere malfamato di Caracas.
Neanche a dirlo, secondo il vicepremier il clima di terrore che si respira nelle strade della Penisola è imputabile agli immigrati. Anzi, ancora peggio: ai migranti che arrivano oggi sui barconi. Questo, contro ogni evidenza dei numeri, che mostrano come le nazionalità soggetto delle migrazioni odierne siano coinvolte solo marginalmente nel fenomeno, sia per quanto riguardai delitti in generale, che le violenze sessuali nello specifico. Eppure i dati dicono anche qualcos’altro, qualcosa che dovrebbe preoccuparci davvero, ma che non sembra apparire nel radar delle emergenze del ministro: la violenza di genere è un fenomeno diffuso e in peggioramento. Ogni 60 ore una donna viene uccisa.
L’obiezione più comune al ragionamento razionale è che i reati sarebbero in calo perché le persone non denunciano. Ma questo fattore, se è realistico quando si tratta di casi di stalking, stupro o violenza – in cui i fattori psicologici, come il senso di vergogna o la paura, sono molto rilevanti – lo è meno quando si tratta di furti e rapine. Il calo costante dei delitti registrato negli ultimi anni non è una peculiarità italiana. In America studiano questo fenomeno dagli anni Novanta, e gli studiosi hanno elaborato molto più di una teoria: dall’impatto della tecnologia alla gentrificazione, dal minor utilizzo di contanti al generale miglioramento dello stato di benessere delle persone. Ovviamente nessuno di questi fattori può essere considerato in maniera totalizzante: si tratta di un mix di circostanze per cui è molto difficile identificare la percentuale di influenza di ciascuna di esse. Allo stesso modo, probabilmente esiste una minor propensione a denunciare piccoli furti, in quanto spesso non portano a una risoluzione favorevole del caso. Ma non si può pensare a questo come un fenomeno per spiegare il minor numero di delitti, anche perché l’argomentazione non regge quando si tratta di furti d’auto o rapine, anche banalmente per questioni assicurative.
Ma come spesso accade quando si tratta di dover combattere una guerra semantica per il potere, il corpo delle donne viene trasformato in un terreno di scontro, specialmente di chi sostiene di volerle difendere. Così, mentre Salvini un giorno sì e l’altro pure rilancia notizie di stupri perpetrati da stranieri – dimenticandosi fortuitamente di dare nota dei due cadetti della polizia accusati di aver violentato una turista tedesca, o del contadino di Bolzano che ha rapito e seviziatoper giorni una quarantaquattrenne polacca – in Italia le donne muoiono, vengono violentate e trasformate in prede dalle ossessioni di uomini ubriachi della cultura del possesso.

Nella stragrande maggioranza dei casi, lo straniero – o persino l’estraneo – non c’entrano affatto: in oltre l’80% dei casi di violenza sessuale commessa a danno di donne italiane, lo stupratore è un connazionale; oltre sei volte su dieci è il partner o l’ex partner – dato che si alza ulteriormente (9 su 10) nei casi, ben più difficili da inquadrare sia giuridicamente che a livello statistico, di atti sessuali di coppia vissuti dalla donna come violenza.
Gli stupri su donne italiane per mano straniera, nonostante dominino le pagine di cronaca delle maggiori testate nazionali e locali, nonché le bacheche di chi spera di guadagnare qualche voto sulla pelle di una quindicenne, rappresentano il 15% delle violenze avvenute al di fuori della coppia – che, di nuovo, sono il 4,6% del totale degli stupri, secondo i dati Istat. Questo significa, che sul totale dei casi di stupro, denunciati e non denunciati, in cui la vittima è italiana, quelli perpetrati da stranieri al di fuori delle mura di casa sono lo 0,06% del totale. Un numero che si discosta molto dal 40% che aveva dominato i titoli dei quotidiani, e che ancora oggi viene rilanciato, ma che prendeva in considerazione solo una parte del quadro generale. Questo non significa, ovviamente, né che le violenze perpetrate da stranieri siano meno gravi di quelle agite da italiani, e né che la cultura dello stupro sia una prerogativa del maschio italico: infatti, specularmente al dato che mostra come le violenze su donne italiane avvengono in casa, e spesso siano commesse da mariti, fidanzati o ex, anche le donne straniere sono principalmente vittima di connazionali conoscenti.
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