sabato 8 settembre 2018

La "Novena del Rosario" di 54 giorni

La "Novena del Rosario" di 54 giorni è una ininterrotta serie di Rosari in onore della Madonna, rivelata all'incurabile malata Fortuna Agrelli dalla Madonna di Pompei a Napoli nel 1884. Da 13 mesi Fortuna Agrelli soffriva di terribili dolori, i più celebri medici non riuscivano a curarla. Il 16 febbraio 1884, la ragazza e i suoi familiari cominciarono una novena di Rosari. La Regina del Santo Rosario la premiò con una apparizione il 3 marzo. Maria sedeva su un alto trono sormontato da luminose figure, portava il
divin Figlio sul grembo e, sulla mano, un Rosario. La Madonna e il Santo Bambino erano accompagnati da San Domenico e Santa Caterina da Siena. Il trono era decorato da fiori, la bellezza della Madonna era meravigliosa. La Santa Vergine disse:
«Figlia, tu mi hai invocato con vari titoli e hai sempre ottenuto favori da me. Ora, poiché mi hai chiamato con il titolo così gradito a me, 'Regina del Santo Rosario', non posso più rifiutarti il favore che tu chiedi; perché questo nome è il più prezioso e caro per me. Fai tre novene, e tu otterrai tutto.»
La Regina del Santo Rosario le apparve un’altra volta e le disse: «Chiunque desidera ottenere favori da me dovrebbe fare tre Novene d’Impetrazione del Rosario, e tre Novene in Ringraziamento.»

glorioso mercoledi e domenica
resurrezione,

Misteri Dolorosi (o del Dolore) - (Martedi' e Venerdi')
Misteri Luminosi (o della Luce) - (Giovedi')
Misteri Gaudiosi (o della Gioia) - (Lunedi' e Sabato)
Misteri Gloriosi (o della Gloria)- Mercoledi e Domenica

Come recitare la "Novena del Rosario" di 54 giorni.
Per nove giorni, poi per altri nove, poi per altri nove (totale 27 giorni), davanti ad una immagine della Vergine di Pompei, si recitino le cinque decine della terza parte del Santo Rosario del giorno, precedute, ognuna, dalle cinque preghiere della Novena d’Impetrazione (la prima preghiera seguita dalla prima decina, la seconda preghiera seguita dalla seconda decina e così via). Finiti questi primi 27 giorni, si continui a recitare il Santo Rosario per altri 27 giorni con le stesse modalità, alternando le decine con le preghiere della novena di Ringraziamento indipendentemente dall’esaudimento della richiesta.

Novena d’Impetrazione alla Vergine del Rosario di Pompei

Si ponga la prodigiosa immagine in luogo distinto e, potendolo, si accendano due candele, simbolo della fede che arde nel cuore del credente. Quindi si prenda fra le mani la corona del Rosario.

 Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.

O Dio vieni a salvarmi.
O Signore vieni presto in mio aiuto.

Sia Gloria al Padre, al figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio, ora e sempre nei secoli. Amen.

“Gesù mio, perdona le nostre colpe,preservaci dal fuoco dell’inferno e porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia”.

MISTERI GAUDIOSI
(Lunedì, Sabato)

1. L’ Annunciazione dell’Angelo a Maria.



2.La Visita di Maria a S. Elisabetta.



3.La Gesù nasce a Betlemme.



 4.La Presentazione di Gesù al Tempio.



 5.Il Ritrovamento di Gesù nel Tempio.



MISTERI LUMINOSI
(Giovedì)



1. Il Battesimo di Gesù.



2.Il Miracolo alle Nozze di Cana.



3.La Proclamazione del Regno di Dio.



4.La Trasfigurazione sul monte Tabor.



5. L’Istituzione dell’Eucaristia.



MISTERI DOLOROSI
(Martedì, Venerdì)



1.L’ Agonia di Gesù nell’orto degli ulivi.



2.La Flagellazione di Gesù alla colonna.



3.La Coronazione di spine.



4.La Salita di Gesù al calvario con la croce.



5.La Crocifissione e morte di Gesù dopo tre ore di agonia.



MISTERI GLORIOSI
(Mercoledì, Domenica)



 1.La Resurrezione di Gesù Cristo.



 2.L’ Ascensione di Gesù al cielo.



3.La Discesa dello Spirito Santo.



4. Assunzione di Maria al cielo.



 5. Incoronazione di Maria Regina del cielo e gloria degli angeli e dei santi.



Dopo aver detto il mistero (eventualmente, seguito da una meditazione od intenzione) si recita sulla corona del rosario:



1 Padre Nostro; 10 Ave Maria ; 1 Gloria al Padre.



Lodato sempre sia, il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e di Maria.

” O Gesù, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia”. (Fatima, 13 Luglio 1917).

“Mio Dio, io credo, adoro e spero e Vi amo. Domando perdono, per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano.” (L’angelo della pace ai tre bambini a Fatima, primavera 1916)

Gesù Maria Vi Amo, Salvate le anime,Santificate i Sacerdoti.

Maria Regina della Pace e decoro del Carmelo , prega per noi,per le nostre famiglie,per i nostri sacerdoti, per le Anime del Purgatorio e per il mondo intero.



Alla fine dei 5 misteri si recita:



Salve o Regina, Madre di misericordia, vita e dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo esuli figli di Eva, a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque avvocata nostra, volgi a noi, quegli occhi tuoi misericordiosi e mostraci dopo questo esilio, il frutto benedetto del seno tuo. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.



Litanie alla Beata Vergine Maria





  

Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.

Padre del cielo, che sei Dio,
Abbi pietà di noi.

Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio,
Spirito Santo, che sei Dio,
Santa Trinità, unico Dio,

Santa Maria,
prega per noi.
Santa Madre di Dio,
Santa Vergine delle vergini,
Madre di Cristo,
Madre della Chiesa,
Madre della divina grazia,
Madre purissima,
Madre castissima,
Madre sempre vergine,
Madre immacolata,
Madre degna d’amore,
Madre ammirabile,
Madre del buon consiglio,
Madre del Creatore,
Madre del Salvatore,
Madre di misericordia,
Vergine prudentissima,
Vergine degna di onore,
Vergine degna di lode,
Vergine potente,
Vergine clemente,
Vergine fedele,
Specchio della santità divina,
Sede della Sapienza,
Causa della nostra letizia,
Tempio dello Spirito Santo,
Tabernacolo dell’eterna gloria,
Dimora tutta consacrata a Dio,
Rosa mistica,
Torre di Davide,
Torre d’avorio,
Casa d’oro,
Arca dell’alleanza,
Porta del cielo,
Stella del mattino,
Salute degli infermi,
Rifugio dei peccatori,
Consolatrice degli afflitti,
Aiuto dei cristiani,
Regina degli Angeli,
Regina dei Patriarchi,
Regina dei Profeti,
Regina degli Apostoli,
Regina dei Martiri,
Regina dei veri cristiani,
Regina delle Vergini,
Regina di tutti i Santi,
Regina concepita senza peccato originale,
Regina assunta in cielo,
Regina del santo Rosario,
Regina della famiglia,
Regina della pace.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
perdonaci, o Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
ascoltaci, o Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.

Prega per noi, Santa Madre di Dio,
e saremo degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo

Concedi ai tuoi fedeli,
Signore Dio nostro,
di godere sempre la salute del corpo e dello spirito,
per la gloriosa intercessione
di Maria santissima, sempre vergine,
salvaci dai mali che ora ci rattristano
e guidaci alla gioia senza fine.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

1 Padre Nostro; 1 Ave Maria ; 1 Gloria al Padre.Secondo le intenzioni del Sommo Pontefice

lourdes



Prima di cominciare, pregare Santa Caterina da Siena che si degni di recitare la Novena insieme a noi.

18 giorno
O Santa Caterina da Siena, mia Protettrice e Maestra, tu che assisti dal cielo i tuoi devoti allorché recitano il Rosario di Maria, assistimi in questo momento e degnati di recitare insieme con me la Novena d’Impetrazione alla Regina del Rosario che ha posto il trono delle sue grazie nella Valle di Pompei, affinché per tua intercessione io ottenga la desiderata grazia. Amen.
                                                                                 
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera prima della prima decina:
I. – O Vergine Immacolata e Regina del Santo Rosario, tu, in questi tempi di morta fede e di empietà trionfante, hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull’antica terra di Pompei, soggiorno di morti pagani. Da quel luogo dov’erano adorati gl’idoli e i demoni, Tu, oggi, come Madre della divina grazia, spargi dappertutto i tesori delle celesti misericordie. Deh! da quel trono ove regni pietosa, rivolgi, o Maria, anche sopra di me, gli occhi tuoi benigni, ed abbi pietà di me che ho tanto bisogno del tuo soccorso. Mòstrati anche a me, come a tanti altri ti sei mostrata, vera Madre di misericordia: mentre io con tutto il cuore ti saluto e t’invoco mia Sovrana e Regina del Santo Rosario.
Salve, Regina, Madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi e mostraci, dopo quest’esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Si recita la prima decina.


Preghiera prima della seconda decina:
II. Prostrato ai piedi del tuo trono, o grande e gloriosa Signora, l’anima mia ti venera tra gemiti ed affanni onde è oppressa oltre misura. In queste angustie ed agitazioni in cui mi trovo, io alzo confidente gli occhi a te, che ti sei degnata di eleggere per tua dimora le campagne di poveri ed abbandonati contadini. E là, di fronte alla città ed all’anfiteatro ove regnano silenzio e rovina, Tu, come Regina delle Vittorie, levasti la tua voce potente per chiamare da ogni parte d’Italia e del mondo cattolico i devoti tuoi figli ad erigerti un Tempio. Deh! ti muovi alfine a pietà di quest’anima mia che giace avvilita nel fango. Pietà di me, o Signora, pietà di me che sono oltremodo ripieno di miserie e di umiliazioni. Tu, che sei lo sterminio dei demoni, difendimi da questi nemici che mi assediano. Tu, che sei l’Aiuto dei cristiani, traimi da queste tribolazioni in cui verso miserevolmente. Tu, che sei la Vita nostra, trionfa sulla morte che minaccia l’anima mia in questi pericoli cui trovasi esposta; ridonami la pace, la tranquillità, l’amore, la salute. Amen.
Salve, Regina…
Si recita la seconda decina.

Preghiera prima della terza decina:
III. – Il sentire che tanti sono stati da te beneficati solo perché sono ricorsi a te con fede, m’infonde novella lena e coraggio d’invocarti in mio soccorso. Tu già promettesti a S. Domenico che, chi vuol grazie, col tuo Rosario le ottiene; ed io, col tuo Rosario in mano, oso ricordarti, o Madre, le tue sante promesse. Anzi, tu stessa ai dì nostri operi continui prodigi per chiamare i tuoi figli a onorarti nel Tempio di Pompei. Tu dunque vuoi tergere le nostre lacrime, vuoi lenire i nostri affanni! Ed io col cuore sulle labbra, con viva fede ti chiamo e t’invoco: Madre mia!… Madre cara!… Madre bella!… Madre dolcissima!… aiutami! Madre e Regina del Santo Rosario di Pompei, non più tardare a stendermi la mano tua potente per salvarmi: ché il ritardo, come vedi, mi porterebbe alla rovina.
Salve, Regina…
Si recita la terza decina.

Preghiera prima della quarta decina:
IV. – E a chi altri mai potrei ricorrere, se non a te che sei il Sollievo dei miserabili, il Conforto degli abbandonati, la Consolazione degli afflitti? Io te lo confesso, l’anima mia è miserabile: gravata da enormi colpe, merita di ardere nell’inferno, indegna di ricevere grazie! Ma non sei tu la Speranza di chi dispera, la Madre di Gesù, unico mediatore tra l’uomo e Dio, la potente nostra Avvocata presso il trono dell’Altissimo, il Rifugio dei peccatori? Deh! solo che tu dica una parola in mio favore al tuo Figlio, Egli ti esaudirà. Chiedigli, dunque, o Madre, questa grazia di cui tanto io ho bisogno. (Si domandi la grazia che si vuole) Tu sola puoi ottenermela: tu che hai fatto trasformare l acqua in vino,Tu che sei l’unica speranza mia, la mia consolazione, la mia dolcezza, tutta la vita mia. Così spero. Amen.
Salve, Regina…
Si recita la quarta decina.

Preghiera prima della quinta decina:
V. – O Vergine e Regina del santo Rosario, Tu che sei la Figlia del Padre Celeste, la Madre del Figlio divino, la Sposa dello Spirito Santo; Tu che tutto puoi presso la Santissima Trinità, devi impetrarmi questa grazia tanto a me necessaria, purché non sia di ostacolo alla mia salvezza eterna. (Si ripeta la grazia che si desidera) Te la domando per la tua Immacolata Concezione, per la tua divina Maternità, per i tuoi gaudi, per i tuoi dolori, per i tuoi trionfi. Te la domando per il Cuore del tuo amorosissimo Gesù, per quei nove mesi che lo portasti nel grembo, per gli stenti della sua vita, per l’acerba sua passione, per la sua morte in croce, per il Nome suo santissimo, per il suo preziosissimo Sangue. Te la domando infine per il Cuore tuo dolcissimo e nel Nome tuo glorioso, o Maria, che sei Stella del mare, Signora potente, Mare amaro, Porta del paradiso e Madre di ogni grazia. In te confido, da te tutto spero, tu mi devi salvare. Amen.
Salve, Regina…
Si recita la quinta decina seguita dalla Salve Regina, come di consueto.

V. Dignare me laudare te, Virgo Sacrata.
R. Da mihi virtute contra hostes tuos.
V. Regina del Santo Rosario, pregate per noi.
R. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

ORAZIONE. - O Dio, il tuo unico Figlio, ci ha acquistato con la sua vita, morte e risurrezione, i beni della salvezza eterna: concedi a noi che, venerando questi misteri nel Santo Rosario della Vergine Maria, imitiamo ciò che contengono e otteniamo ciò che promettono. Per Cristo Nostro Signore.
Amen.

ORAZIONE. - Signore, che, tra i miracoli della tua Provvidenza, ordinasti che la tua Beatissima Madre, Maria, si chiamasse col glorioso e dolcissimo titolo di Regina del Rosario di Pompei, concedi a noi la grazia di poter godere della sua protezione in tutte le nostre necessità e specialmente nell’ora della nostra morte. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PREGHIERA
a S. Domenico e a S. Caterina da Siena
per ottenere le grazie dalla S. Vergine di Pompei
   
O santo sacerdote di Dio e glorioso Patriarca, San Domenico, che fosti l’amico, il figlio prediletto e il confidente della celeste Regina, e tanti prodigi operasti per virtù del Santo Rosario; e tu, o Santa Caterina da Siena, figliuola primaria di quest’Ordine del Rosario e potente mediatrice presso il trono di Maria e presso il Cuore di Gesù, da cui avesti scambiato il cuore: voi, Santi miei cari, guardate le mie necessità e abbiate pietà dello stato in cui mi trovo. Voi aveste in terra il cuore aperto ad ogni altrui miseria e la mano potente a sovvenirla: ora, in Cielo, non è venuta meno né la vostra carità, né la vostra potenza. Pregate per me la Madre del Rosario ed il Figlio Divino, giacché ho gran fiducia che per mezzo vostro potrò conseguire la grazia che tanto desidero. Amen.
Gloria al Padre… (tre volte).

V. Sia lodato Gesù Cristo
R. Sempre sia lodato!?

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia contro le insidie e la malvagità del demonio e sii nostro aiuto.

Te lo chiediamo supplici che il Signore lo comandi.

E tu, principe della milizia celeste, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizione della anime.

Amen.

Principe nobilissimo delle angeliche Gerarchie, valoroso guerriero dell'Altissimo, amatore zelante della gloria del Signore, terrore degli angeli ribelli, amore e delizia di tutti gli Angeli giusti, Arcangelo San Michele, desiderando io di essere nel numero dei tuoi devoti, a te oggi mi offro e mi dono.

Pongo me stesso, il mio lavoro, la mia famiglia, gli amici e quanto mi appartiene sotto la tua vigile protezione.

E' piccola la mia offerta essendo io un misero peccatore, ma tu gradisci l'affetto del mio cuore.

Ricordati che se da quest'oggi sono sotto il tuo patrocinio tu devi assistermi in tutta la mia vita.

Procurami il perdono dei miei molti e gravi peccati, la grazia di amare di cuore il mio Dio, il mio caro salvatore Gesù, la mia dolce Madre Maria, e tutti gli uomini miei fratelli amati dal Padre e redenti dal Figlio.

Impetrami quegli aiuti che sono necessari per arrivare alla corona della gloria.

Difendimi sempre dai nemici dell'anima mia specialmente nell'ultimo istante delle mia vita.

Vieni in quell'ora, o glorioso Arcangelo, assistimi nella lotta e respingi lontano da me, negli abissi d'inferno, quell'angelo prevaricatore e superbo che prostrasti nel combattimento in Cielo.

Presentami, allora, al trono di Dio per cantare con te, Arcangelo San Michele, e con tutti gli Angeli lode, onore e gloria /a Colui che regna nei secoli eterni.

Amen.

Invocazione a San Michele Arcangelo:

Nel momento della prova, sotto le Tue ali mi rifugio, glorioso San Michele ed invoco il Tuo soccorso.

Con la Tua potente intercessione presenta a Dio la mia supplica ed ottienimi le grazie necessarie per la salvezza della mia anima.

Difendimi da ogni male e guidami sulla via del'amore e della pace.

San Michele illuminami.

San Michele proteggimi.

San Michele difendimi.

Amen.



Novena di Ringraziamento alla Vergine del Rosario di Pompei

Si ponga la prodigiosa immagine in luogo distinto e, potendolo, si accendano due candele, simbolo della fede che arde nel cuore del credente. Quindi si prenda fra le mani la corona del Rosario.
Prima di cominciare, pregare Santa Caterina da Siena che si degni di recitare la Novena insieme a noi.

O Santa Caterina da Siena, mia Protettrice e Maestra, tu che assisti dal cielo i tuoi devoti allorché recitano il Rosario di Maria, assistimi in questo momento e degnati di recitare insieme con me la Novena di Ringraziamento alla Regina del Rosario che ha posto il trono delle sue grazie nella Valle di Pompei, affinché per tua intercessione io ottenga la desiderata grazia. Amen.

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.?

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera prima della prima decina:
I. – Eccomi ai tuoi ginocchi, o Madre Immacolata di Gesù, che godi di essere invocata Regina del Rosario nella Valle di Pompei. Con la letizia nel cuore, con l’animo compreso dalla più viva gratitudine, io ritorno a te, mia generosa Benefattrice, mia dolce Signora, Sovrana del mio cuore, a te, che ti sei mostrata veramente la Madre mia, la Madre che assai mi ama. Nei miei gemiti Tu mi hai ascoltato, nelle mie afflizioni mi hai consolato, nelle mie angustie mi hai ridonato la pace. Dolori e pene di morte assediarono il mio cuore e Tu, o Madre, dal tuo trono di Pompei, con uno sguardo pietoso mi hai rasserenato. Chi mai si volse a te con fiducia e non venne esaudito? Se tutto il mondo conoscesse quanto sei buona, quanto compassionevole con chi soffre, tutte le creature farebbero a te ricorso. Sii Tu sempre benedetta, o Vergine Sovrana di Pompei, da me e da tutti, dagli uomini e dagli Angeli, dalla terra e dal Cielo. Amen.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Salve, Regina, Madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi e mostraci, dopo quest’esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Si recita la prima decina.

Preghiera prima della seconda decina:
II. – Grazie io rendo a Dio e grazie a te, Madre divina, dei nuovi benefici che, per la pietà e misericordia tua, mi sono stati elargiti. Che sarebbe stato di me, se Tu avessi respinto i miei sospiri, le lacrime mie? Per me ti ringrazino gli Angeli del Paradiso e i cori degli Apostoli, dei Martiri, delle Vergini, dei Confessori. Per me ti ringrazino tante anime di peccatori da te salvate, che ora godono in cielo la visione della tua immortale bellezza. Vorrei che insieme con me tutte le creature ti amassero e che il mondo tutto ripetesse l’eco dei miei ringraziamenti. Che potrò io rendere a te, o Regina, ricca di pietà e di magnificenza? La vita che mi resta io consacro a te ed a propagare ovunque il tuo culto, o Vergine del Rosario di Pompei, alla cui invocazione la grazia del Signore mi ha visitato. Promuoverò la devozione del tuo Rosario; narrerò a tutti la misericordia che m’impetrasti; predicherò sempre quanto fosti buona con me, affinché anche gl’indegni, come me, e i peccatori a te si rivolgano con fiducia.
Gloria al Padre… Salve, Regina…
Si recita la seconda decina.

Preghiera prima della terza decina:
III. – Con quali nomi ti chiamerò io, o candida colomba di pace? Con quali titoli invocherò te, che i santi Dottori chiamarono Signora del creato, Porta della vita, Tempio di Dio, Reggia di luce, Gloria dei cieli, Santa tra i Santi, Miracolo dei miracoli, Paradiso dell’Altissimo? Tu sei la Tesoriera delle grazie, la Onnipotenza supplichevole, anzi, la stessa Misericordia di Dio che discende sugli infelici. Ma so pure che è dolce al tuo cuore l’essere invocata Regina del Rosario nella Valle di Pompei. E, così chiamandoti, sento la dolcezza del tuo mistico Nome, o Rosa del Paradiso, trapiantata nella Valle del pianto per addolcire gli affanni di noi esuli figli di Eva; Rosa rubiconda di carità, più fragrante di tutti gli aromi del Libano, che, col profumo di tua soavità celestiale, attiri nella tua Valle il cuore dei peccatori al Cuore di Dio. Tu sei la Rosa di eterna freschezza, che, innaffiata dai rivoli delle acque celesti, gettasti le tue radici sulla terra inaridita da una pioggia di fuoco; Rosa d’intemerata bellezza, che nel luogo della desolazione piantasti l’Orto delle delizie del Signore. Esaltato sia Dio, che rese il Nome tuo così ammirabile. Benedite, o popoli, il Nome della Vergine di Pompei, poiché tutta la terra è piena della sua misericordia.
Gloria al Padre… Salve, Regina…
Si recita la terza decina.

Preghiera prima della quarta decina:
IV. – Tra le tempeste che mi avevano sommerso levai gli occhi miei a te, nuova Stella di speranza, apparsa ai dì nostri sulla Valle delle rovine. Dal profondo delle amarezze alzai le mie voci a te, Regina del Rosario di Pompei, e sperimentai la potenza di questo titolo a te sì caro. Salve, io griderò sempre, salve, o Madre di pietà, mare immenso di grazie, oceano di bontà e di compassione! Le glorie del tuo Rosario, le vittorie della tua Corona, chi canterà degnamente? Tu, al mondo che si svincola dalle braccia di Gesù per darsi a quelle di Satana, appresti salute in quella Valle dove Satana divorava le anime. Tu calcasti, trionfatrice, i ruderi dei templi pagani e sulle rovine della idolatria ponesti lo sgabello della tua dominazione. Tu mutasti una plaga di morte in Valle di risurrezione e di vita, e, sulla terra dominata dal tuo nemico, impiantasti la Cittadella del rifugio ove accogli i popoli a salvezza. Ecco, i figli tuoi sparsi nel mondo quivi t’innalzarono un trono, a testimonianza dei tuoi prodigi, come trofeo delle tue misericordie. Tu da quel Trono chiamasti anche me tra i figli della tua predilezione: su di me peccatore si posò lo sguardo della tua misericordia. Siano benedette in eterno le opere tue, o Signora; e benedetti siano i prodigi tutti da te operati nella Valle della desolazione e dello sterminio.
Gloria al Padre… Salve, Regina…
Si recita la quarta decina.

Preghiera prima della quinta decina:
V. – Risuoni su ogni lingua la gloria tua, o Signora, e il vespro tramandi al dì seguente il concento delle nostre benedizioni. Tutte le genti ti chiamino beata, «e te beata» ripetano tutti i lidi della terra e i cori celesti. «Tre volte beata» pur io ti chiamerò con gli Angeli, con gli Arcangeli, con i Principati; «tre volte beata» con le angeliche Potestà, con le Virtù dei cieli, con le Dominazioni superne; «beatissima te» predicherò con i Troni, con i Cherubini e con i Serafini. O sovrana mia salvatrice, non lasciar di piegare i tuoi occhi misericordiosi su questa famiglia, su questa nazione, su tutta la Chiesa. Soprattutto non mi negare la maggiore delle grazie: cioè che la mia fragilità da te non mi distacchi giammai. In quella fede e in quell’amore onde arde in questo istante l’anima mia, fa’ che io perseveri sino all’ultimo respiro. E, quanti concorriamo al decoro del tuo Santuario in Pompei e all’incremento delle sue opere di carità, fa’ che siam tutti nel numero degli eletti. O corona del Rosario della Madre mia, ti stringo al petto e ti bacio con venerazione (qui si bacia la propria corona). Tu sei la via per raggiungere ogni virtù, il tesoro dei meriti per il paradiso, il pegno della mia predestinazione, la catena forte che stringe il nemico; sorgente di pace a chi ti onora in vita, auspicio di vittoria a chi ti bacia in morte. In quell’ora estrema io ti aspetto, o Madre. Il tuo apparire sarà il segnale della mia salvezza; il tuo Rosario mi aprirà le porte del Cielo. Amen.
Gloria al Padre… Salve, Regina…
Si recita la quinta decina seguita dalla Salve Regina, come di consueto.

V. Dignare me laudare te, Virgo Sacrata.
R. Da mihi virtutem contra hostes tuos.
V. Regina del Santo Rosario, pregate per noi.
R. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

ORAZIONE. - Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci hai insegnato di ricorrere a te con fiducia e chiamarti «Padre nostro che sei nei cieli»; Signore buono, che sei sempre misericordioso e perdoni, per intercessione della Immacolata Vergine Maria, esaudisci noi che ci gloriamo del titolo di figli del Rosario; gradisci i nostri umili “grazie” per i doni ricevuti; e il Trono che le innalzasti nel Santuario di Pompei rendi ogni giorno più glorioso e perenne, per i meriti di Gesù Cristo Nostro Signore. Amen.

V. Sia lodato Gesù Cristo
R. Sempre sia lodato!?

INDULGENZE
concesse dal S. Padre Leone XIII
a chi recita la Novena di ringraziamento alla Vergine del SS. Rosario di Pompei.

Beatissimo Padre, il Cardinal Raffaele Monaco La Valletta, Decano del S. Collegio, Protettore del Santuario di Maria SS. del Rosario in Valle di Pompei, espone che ad una Novena di Preghiere, composta dall’Avvocato Bartolo Longo per chiedere grazie alla Santissima Vergine del Rosario, con Rescritto della Sacra Congregazione dei Riti del 29 Novembre 1887, fu accordata da Vostra Santità l’Indulgenza Plenaria a quelli che, avendola praticata per nove giorni, veramente pentiti, confessati e comunicati in un giorno o durante la Novena, o dopo di averla compiuta, pregheranno per qualche spazio di tempo secondo la intenzione della Santità Vostra avanti la Immagine della Madonna del Rosario di Pompei.
Ora, essendosi già da due anni pubblicata dallo stesso Avv. Longo la sottoposta Novena di ringraziamento alla Vergine del SS. Rosario di Pompei, per le grazie ottenute ed essendo siffattamente praticata dal popolo cristiano da doversene ora ristampare la deci­masettima edizione, lo scrivente Cardinale, ad accrescere sempre più lo spirituale vantaggio dei fedeli, che con quella Novena manifestano la loro gratitudine alla Vergine del Rosario in Valle di Pompei, per le grazie richieste, implora da Vostra Santità che le stessa Indulgenza plenaria concessa a chi recita la Novena di Impetrazione di grazie siano estese con le stesse condizioni, a quelli che reciteranno la Novena di Ringraziamento.

Nessun commento:

Posta un commento