Finisce in carcere Robenson e solo per aver fatto delle inchieste .RAMADAN la sagra della morte islamica ha fatto 182 attacchi terroristici in nome di ALLAH U AKBAR in tutto il mondo con 854 morti e piu di mille feriti e mutilati... per caso i mass media ne hanno parlato???

RAMADAN the Islamic death festival has made 182 terrorist attacks in the name of ALLAH U AKBAR all over the world with 854 dead and more than a thousand injured and mutilated Did the mass media talk

Tommy Robinson, fondatore della English Defense League, attivista e giornalista indipendente, è stato arrestato oggi dalla polizia con l’accusa di disturbare l’ordine pubblico durante alcune riprese fuori di un tribunale nel quale si stava tenendo il processo ad un gruppo di stupratori musulmani di ragazzine inglesi. Uno dei tanti processi. Processato per direttissima – per avere ripreso l’esterno di un tribunale – ha ricevuto una condanna a 13 mesi di carcere che sconterà perché in libertà vigilata per un analogo caso.
Il trentacinquenne era al Crown Court di Leeds venerdì mattina e ha iniziato a trasmettere in diretta sulla sua pagina Facebook fuori dal tribunale mentre si teneva uno dei tanti processi ad una banda di predatori sessuali musulmani. Le immagini mostrano Robinson arrestato e caricato su un furgone della polizia e lo sentiamo gridare a un amico: “Per favore, George, trovami un avvocato.” Il video, girato su uno smartphone, mostra Robinson – che indossava una giacca – che spiega cosa sta succedendo fuori dal tribunale. Poi un poliziotto gli chiede: “Hai capito cosa ho detto? Sei stato arrestato con l’accusa di disturbare l’ordine pubblico.” Un altro poliziotto gli ha chiesto di “bloccare le riprese”. Robinson ha replicato: “Come ho istigato le persone? È libertà di espressione; questo è dove siamo. Non abbiamo nemmeno il diritto di farlo. ”
“È ridicolo. Ragazzi avete la coscienza pulita a farlo? Non ho detto una parola.”
“Invece, qualcuno ha alzato la mano su di me e mi ha aggredito fuori dal campo. Altre persone mi hanno insultato e minacciato parlando di mia madre e io sono stato arrestato per non aver detto nulla. ”
Vergognoso. E’ solo l’ultimo dei casi in Inghilterra. A quanto pare, la società multietnica non sopporta che si mostri quello che accade, e diventa sempre meno libera.
Il giornalista Tommy Robinson è stato nuovamente arrestato mentre documentava, fuori dal tribunale, i processi alla gang islamiche che sarebbero responsabili dell’84% degli stupri di minori in UK. Con un processo immediato è stato condannato a a 13 mesi di carcere.
L’imam riformista Abbiamo tutti opinioni diverse su Tommy Robinson. Ma ciò che mi fa male è vedere la sinistra celebrare il suo arresto, piuttosto che condannare i media che ignorano il processo ad una gang che ha stuprato quasi 100 donne, alcune di 11 anni.
Wikileaks parla dell’ordine del tribunale UK che vieta a tutti i media di parlare dell’arresto diTommy Robinson. Pure i giornali di destra hanno rimosso gli articoli. E’ il più colossale scandalo della recente storia inglese. Siamo allo stato di polizia di Orwell 1984.
Gli stupratori sono a piede libero e minacciano Robinson fuori dal tribunale.
Questo signore che è felice per l' arresto del giornalista lo minaccia di morte avvertendo che i suoi amici islamici lo uccideranno in carcere
MusulMano UK esulta all'arresto di Tommy Robinson: Tommy, i musulmani e i pachistani ti stanno aspettando in carcere. Ovviamente per ucciderlo.
Tommy Robinson has been arrested and jailed for reporting on Muslim grooming gangs. A job that he chooses to do with no regard for his own safety, informing the public of all the wrongs committed in the name of Allah. Fighting against adversity and reporting on issues that our mainstream media are too afraid to speak of.
Tommy is raising issues that are affecting all of our communities, and that are being swept under the carpet and hidden from the public.
Its time we stand together, stand strong, and stand by his side.
FREE TOMMY ROBINSON
Tommy Robinson a été arrêté et emprisonné pour avoir parlé des gangs pédophiles musulmans. Un travail qu’il choisit de faire au détriment de sa propre sécurité pour informer le public des horreurs commises au nom d’Allah. Envers et contre tout, il fait le travail d’information que les médias de masse refusent de faire. Tommy parle de problèmes affectant toutes les communautés, mais qui sont pourtant passés sous silence et cachés du grand public. Il est temps que nous soyons forts et solidaires, et que nous le soutenions.
LIBÉREZ TOMMY ROBINSON
Tommy Robinson ha sido arrestado y encarcelado por informar sobre pandillas de aseo musulmán. Un trabajo que él elige hacer sin tener en cuenta su propia seguridad, informando al público de todos los horrores cometidos en nombre de Alá. Luchando contra la adversidad e informando sobre temas de los que nuestros medios convencionales se niegan a hablar.
Tommy está planteando problemas que están afectando a todas nuestras comunidades, y que están siendo barridos bajo la alfombra y escondidos del público.
Es hora de que nos mantengamos unidos, nos mantengamos firmes y permanezcamos a su lado.
If you see this man, intervene to protect England and its people
Tommy Robinson has been arrested and jailed for reporting on Muslim grooming gangs. A job that he chooses to do with no regard for his own safety, informing the public of all the wrongs committed in the name of Allah. Fighting against adversity and reporting on issues that our mainstream media are too afraid to speak of.
Tommy is raising issues that are affecting all of our communities, and that are being swept under the carpet and hidden from the public.
Its time we stand together, stand strong, and stand by his side.
FREE TOMMY ROBINSON
Tommy Robinson a été arrêté et emprisonné pour avoir parlé des gangs pédophiles musulmans. Un travail qu’il choisit de faire au détriment de sa propre sécurité pour informer le public des horreurs commises au nom d’Allah. Envers et contre tout, il fait le travail d’information que les médias de masse refusent de faire. Tommy parle de problèmes affectant toutes les communautés, mais qui sont pourtant passés sous silence et cachés du grand public. Il est temps que nous soyons forts et solidaires, et que nous le soutenions.
LIBÉREZ TOMMY ROBINSON
Tommy Robinson ha sido arrestado y encarcelado por informar sobre pandillas de aseo musulmán. Un trabajo que él elige hacer sin tener en cuenta su propia seguridad, informando al público de todos los horrores cometidos en nombre de Alá. Luchando contra la adversidad e informando sobre temas de los que nuestros medios convencionales se niegan a hablar.
Tommy está planteando problemas que están afectando a todas nuestras comunidades, y que están siendo barridos bajo la alfombra y escondidos del público.
Es hora de que nos mantengamos unidos, nos mantengamos firmes y permanezcamos a su lado.
If you see this man, intervene to protect England and its people

#FreeTommy:
mobilitiamoci per la liberazione di Tommy Robinson detenuto in un
carcere pieno di islamici per aver denunciato i crimini dell’islam
Cari amici, la Gran Bretagna che è stata la più antica democrazia parlamentare al mondo, rischia di trasformarsi nella prima teocrazia islamica d’Europa. Dallo scorso 25 maggio è finito in carcere l’attivista anti-islamico e giornalista indipendente Tommy Robinson, fondatore ed ex leader del movimento English Defense League (Edl). È stato arrestato con l’accusa di turbare l’ordine pubblico. Di fatto, all’esterno di un tribunale a Leeds, raccontava in diretta Facebook l’ennesimo processo ai membri di uno dei gruppi di stupratori seriali – perlopiù di origini pachistane - che per decenni hanno molestato e violentato, torturato e talvolta ucciso, decine di migliaia, forse addirittura un milione di minori britannici. Trascinato di fronte a un giudice in assenza del suo avvocato, Tommy Robinson è stato sommariamente condannato a 13 mesi di reclusione per oltraggio alla corte, e prontamente trasferito nel penitenziario di Hull. Il giudice che ha convalidato il suo arresto, reso esecutivo in appena cinque ore, si è premurato poi di censurare la stampa nazionale, intimando con un’ordinanza di non dare copertura alla vicenda. Tommy Robinson, il cui vero nome è Stephen Christopher Yaxley-Lennon, rischia la vita in carcere dove la maggioranza dei detenuti sono musulmani.
Cari amici, si può legittimamente obiettare sui metodi impiegati da Tommy Robinson, ma la causa che promuove è sacrosanta. Denunciare e combattere gli stupratori seriali islamici, evidenziare l’incompatibilità dall’islam con il rispetto della pari dignità tra uomo e donna e della sacralità della vita di tutti, significa promuovere una missione civile e etica. Ma in una Gran Bretagna che da 37 anni ha legittimato i tribunali islamici, che ha il maggior numero di moschee d’Europa, che ha la propria capitale e diverse città amministrate da sindaci islamici, che ha recentemente nominato un ministro dell’Interno islamico, che ha scuole coraniche come in Pakistan e scuole pubbliche britanniche dove si legittima l’islam come religione di pace, che ha la più consistente presenza di terroristi islamici e che ha registrato i primi attentati suicidi in Europa perpetrati da musulmani con cittadinanza europea il 7 luglio 2005 a Londra, Tommy Robinson non viene considerato un eroe nazionale che si batte contro l’islamizzazione, ma bensì un nemico dello Stato. La verità è che in questa Gran Bretagna che si è già arresa all’islam, Tommy Robinson va eliminato perché contrasta la deriva di uno Stato che ha abdicato alla propria civiltà, al punto che ufficialmente non si considera più uno Stato cristiano.
Cari amici, mobilitiamoci per la liberazione di Tommy Robinson. Cominciamo con l’aderire alla campagna internazionale diffondendo l’hashtag #FreeTommy. Facciamo conoscere la sua causa. Denunciamo la follia dell’islamofilia che ha contagiato l’Europa e la prospettiva di codificare il reato di islamofobia. Dobbiamo assolutamente prevenire che in carcere possa essere assassinato dai terroristi islamici. Tommy Robinson deve essere liberato subito!
Cari amici, la Gran Bretagna che è stata la più antica democrazia parlamentare al mondo, rischia di trasformarsi nella prima teocrazia islamica d’Europa. Dallo scorso 25 maggio è finito in carcere l’attivista anti-islamico e giornalista indipendente Tommy Robinson, fondatore ed ex leader del movimento English Defense League (Edl). È stato arrestato con l’accusa di turbare l’ordine pubblico. Di fatto, all’esterno di un tribunale a Leeds, raccontava in diretta Facebook l’ennesimo processo ai membri di uno dei gruppi di stupratori seriali – perlopiù di origini pachistane - che per decenni hanno molestato e violentato, torturato e talvolta ucciso, decine di migliaia, forse addirittura un milione di minori britannici. Trascinato di fronte a un giudice in assenza del suo avvocato, Tommy Robinson è stato sommariamente condannato a 13 mesi di reclusione per oltraggio alla corte, e prontamente trasferito nel penitenziario di Hull. Il giudice che ha convalidato il suo arresto, reso esecutivo in appena cinque ore, si è premurato poi di censurare la stampa nazionale, intimando con un’ordinanza di non dare copertura alla vicenda. Tommy Robinson, il cui vero nome è Stephen Christopher Yaxley-Lennon, rischia la vita in carcere dove la maggioranza dei detenuti sono musulmani.
Cari amici, si può legittimamente obiettare sui metodi impiegati da Tommy Robinson, ma la causa che promuove è sacrosanta. Denunciare e combattere gli stupratori seriali islamici, evidenziare l’incompatibilità dall’islam con il rispetto della pari dignità tra uomo e donna e della sacralità della vita di tutti, significa promuovere una missione civile e etica. Ma in una Gran Bretagna che da 37 anni ha legittimato i tribunali islamici, che ha il maggior numero di moschee d’Europa, che ha la propria capitale e diverse città amministrate da sindaci islamici, che ha recentemente nominato un ministro dell’Interno islamico, che ha scuole coraniche come in Pakistan e scuole pubbliche britanniche dove si legittima l’islam come religione di pace, che ha la più consistente presenza di terroristi islamici e che ha registrato i primi attentati suicidi in Europa perpetrati da musulmani con cittadinanza europea il 7 luglio 2005 a Londra, Tommy Robinson non viene considerato un eroe nazionale che si batte contro l’islamizzazione, ma bensì un nemico dello Stato. La verità è che in questa Gran Bretagna che si è già arresa all’islam, Tommy Robinson va eliminato perché contrasta la deriva di uno Stato che ha abdicato alla propria civiltà, al punto che ufficialmente non si considera più uno Stato cristiano.
Cari amici, mobilitiamoci per la liberazione di Tommy Robinson. Cominciamo con l’aderire alla campagna internazionale diffondendo l’hashtag #FreeTommy. Facciamo conoscere la sua causa. Denunciamo la follia dell’islamofilia che ha contagiato l’Europa e la prospettiva di codificare il reato di islamofobia. Dobbiamo assolutamente prevenire che in carcere possa essere assassinato dai terroristi islamici. Tommy Robinson deve essere liberato subito!
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