giovedì 24 maggio 2018

FROSINONE - INFERNO ALLE POSTE, UN CARABINIERI PESTATO A SANGUE

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E… ANCORA NESSUNO È IN GALERA

Le foto parlano da sole. È un giovane nigeriano, fisico robusto, appena ventenne. È stato lui a seminare il panico, presso l’Ufficio Postale di via Fosse Ardeatine a Frosinone, dove non contento ha aggredito anche alcuni carabinieri intervenuti per cercare di calmare la situazione. Un militare in particolare, pestato a sangue e rimasto accasciato a terra fino all’arrivo dell’ambulanza: quasi un mese la sua prognosi. Tra il terrore di mamme e bambini che si trovavano nelle vicinanze. Una vicenda che sta facendo in giro della provincia per quanto cruenta e terribile essa sia. Ma che ha un finale forse inusuale, almeno a quanto leggiamo dal rapporto dei carabinieri: “l’uomo veniva tratto in arresto in flagranza di reato per resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale” e, come disposto dall’Autorità giudiziaria, trattenuto presso queste camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo”. In pratica niente carcere, 24 ore di tempo per il processo direttissimo e… poi si vedrà. Nel frattempo Godsent Harmony, questo il nome della sanguinolenta furia di colore, dovrà essere “accudito” dai carabinieri, in una struttura e con del personale che forse non sono propriamente adatti a detenere tali furie e con il dubbio che forse il ragazzone potrebbe addirittura non vederle proprio le sbarre del carcere.

Un dubbio che in queste ore starà senz’altro divorando l’anima ai poveri carabinieri aggrediti, che ogni giorni devono vedere nuove macchie di sangue sulla propria divisa. È il sangue che quotidianamente buttano (e non metaforicamente) per tentare ancora di tutelare i propri concittadini, senza però grandi tutele da parte di una legge che forse troppo poco fa nei confronti di chi su quella divisa ci sputa davanti a tutti e fa anche molto di peggio. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza delle Poste non lasciano spazio a fraintendimenti.

Ma continuiamo a raccontare la storia, per capire cosa è accaduto di preciso. Il ventenne richiedente asilo e domiciliato a Veroli presso una parrocchia, si era recato all’interno dell’Ufficio Postale di Via Fosse Ardeatine per prelevare del denaro con la Postepay. A seguito della mancata erogazione dei fondi poiché il conto risultava scoperto, iniziava un’animata discussione con il Direttore dell’Ufficio andando in escandescenze. La pattuglia della Stazione Carabinieri di Frosinone Scalo, allertata mediante il numero unico d’emergenza 112 dal personale dell’ufficio postale, giungeva subito sul posto nel tentativo di dirimere la controversia e capire il motivo della lamentela. Nella fase d’identificazione dell’uomo, questi, inopinatamente, colpiva con un pugno all’altezza dell’orecchio sinistro uno dei due militari che rovinava a terra, sostenendo poi una breve colluttazione con l’altro, tentando inoltre di percuotere entrambi con una spranga di ferro, reperita dietro una siepe, ma, poiché nel frattempo era giunta sul posto una seconda pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, non riusciva nell’intento e si dava alla fuga. I militari appena giunti, messisi subito all’inseguimento del fuggitivo, dopo un breve tragitto riuscivano a bloccare l’esagitato nonostante l’ulteriore resistenza messa in atto dallo stesso




Frosinone – Inferno all’ufficio postale: aggredito un carabiniere
23 maggio 2018





FROSINONE – 23 MAG – Sono le 12,30 circa, succede tutto in pochi minuti nell’ufficio postale di Via Fosse Ardeatine a Frosinone: un uomo di colore dà in escandescenza, il direttore chiama i carabinieri, lo straniero li aggredisce, ne lascia uno a terra e poi, dopo una breve fuga, viene arrestato.

A finire in manette un nigeriano. L’uomo, secondo la ricostruzione dei militari, era andato alle Poste per prendere dei soldi, ma al momento di prelevare qualcosa è andato storto. L’uomo, quando si è reso conto che il prelievo non era andato a buon fine si è rivolto al direttore. In pochi attimi ne è nata una lite, solo verbale, ma tanto accesa da spingere il dirigente a chiamare le forze dell’ordine.

Dopo qualche minuto arrivano sul posto i carabinieri per sedare gli animi, ma il nigeriano preso da uno scatto di ira sferra un pugno ad uno dei militari intervenuti. Un colpo violentissimo ad un orecchio ed il carabiniere finisce a terra stordito. Una volta uscito dall’ufficio postale, per tentare di guadagnare la fuga, l’extracomunitario afferra una spranga di ferro. L’oggetto viene puntato contro l’altro carabiniere, ma alla fine il nigeriano desiste. Arrivano nel frattempo pattuglie dei carabinieri e volanti della polizia: lo straniero tenta la fuga ma inutilmente.

Bloccato dai carabinieri ha cercato di colpirli con un palo della segnaletica stradale, (stesso tipo di aggressione che usò il nigeriano di Fermo )prima di essere portato definitivamente nella caserma di Viale Mazzini. Tante le persone che terrorizzate hanno assistito alla scena. Il militare ferito è stato trasportato allo “Spaziani” per essere sottoposto alle cure del caso.


 

Nigeriano picchia carabiniere: condannato a due anni e subito libero. È un richiedente asilo





Arrestato, processato, condannato per direttissima a due anni e mezzo di reclusione e rimesso subito in libertà. Protagonista un nigeriano di 20 anni, che, ieri mattina a Frosinone, dopo aver dato in escandescenze in un ufficio postale ha picchiato uno dei carabinieri intervenuti, facendolo stramazzare a terra. Oggi il processo per direttissima: trattandosi di un richiedente asilo, non potrà essere espulso.



L'IRA DI SALVINI
«Avendo problemi con il bancomat, Godsent Harmony, nigeriano ventenne, ieri a Frosinone ha pensato bene di aggredire gli impiegati dell'ufficio postale e di mandare all'ospedale un carabiniere, tentando anche di colpirlo con una spranga». Lo scrive su Facebook, il leader della Lega, Matteo Salvini. «Processato stamattina, è stato condannato ma subito rimesso in libertà, e non può essere espulso perché richiedente asilo. Roba da matti. Ma la musica presto cambierà!», conclude Salvini. Il post di Salvini, dopo un'ora, alle 18.05, ha registrato 18.500 like, 5.400 condivisioni e 6.850 commenti.


Sono rimasto abbastanza colpito e contrariato da questa storia, questo bastardo che ha picchiato un carabiniere cosi selvaggiamete tanto da mandarlo a terra k.o., che ha poi terrrorizzato altra gente e che non è stato tratto in prigione, ma è tornato alla comunità che lo ospita. Pare che Il Giudice abbia affermato che questo soggetto non si può rimpatriare poichè risulta profugo!!!!. I nigeriani non hanno diritto d' asilo!!!!!. Io non sono razzista e non posso parlare male dei Nigeriani poichè mi hanno aiutato in diverse occasioni ed hanno anche pregato per me. Tuttavia questo soggetto non può restare impunito e non può continuare a scorazzare libero nel nostro paese.
Non è possibile che un africano, ospite , mantenuto nel nostro paese possa fare queste azioni e restare libero .Ora leggo sulla mia pagina di campioni, maestri di arti marziali, allievi che combattono a destra e sinistra , plurititolati ecc . Possibile che non ci sia uno di Frosinone che abbia le palle per parlare con questo signore e convincerlo a tornare a casa sua ??? Se non potete o volete farlo voi , ditemi dove posso trovare questa feccia che ci vado io e gli faccio una offerta che non potrà rifiutare.

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