Il racconto di una lettrice

Mi si è seduto di fronte, ha iniziato a toccarsi in mezzo alle gambe e a mugugnare "tu dovresti succhiarmi l'uccello"
Lo so che probabilmente a molti di voi fa ridere. Ma vi assicuro che col cazzo che io stavo ridendo
Eravamo sul 4, tram pubblico Torinese. Porte chiuse fra una fermata e l'altra. Intorno a noi solo uomini che non so come avrebbero reagito se io avessi risposto violentemente.
Fatto sta che valutando la situazione sono rimasta ferma e composta. Me ne sono stata nel mio, tesa, infastidita e schifata. Una giornata troppo intensa da giustificare pure una rissa.
Questa capacità tutta femminile di accumulare rabbia e frustazione che deriva dal sentirsi impotente e impaurita, invece di reagire e schiantargli un piede in faccia come si sarebbe meritato, forse non è del tutto sana.
Appena è sceso dal tram 4 lui ha continuato a farmi segnali poco equivoci con dita a V e lingua. Io ho risposto con diti medi e fanculi ben espliciti.
In ogni caso è veramente necessario che uno stronzo maniaco si senta così a suo agio nel suo schifo per potersi comportare così con una donna mai vista prima?
Se gli avessi spaccato il naso con una pedata avrebbe imparato qualcosa?
Il mio timore a reagire in un ambiente non a mio favore potrebbe aver incentivato il suo comportamento recidivo?
Perché deve essere una tale rottura di cazzo aggirarsi da donna sola in città?
Io stavo solo andando a vedere lo spettacIolo di un mio amico, e ci son dovuta arrivare con il fegato gonfio di rabbia
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