domenica 11 marzo 2018

Nigeriano spaccia eroina per sopravvivere: giudice lo libera, potrà tornare in albergo



REGGIO EMILIA – Richiedente asilo nigeriano spaccia eroina thailandese per sopravvivere, giudice buonista prima lo fa arrestare e dopo lo rimette fuori. Ora potrà tornare in albergo a Brescello dove era ospitato con altri clandestini dalla cooperativa Dimora d’ Abramo.

Spaccia per vivere? Non importa, il giudice lo libera. E così è uscito dal tribunale abbracciato alla sua compagna, libero di muoversi, con l’unica misura restrittiva del divieto di dimora nel territorio del comune di Reggio: con tutta probabilità tornerà all’albergo di Brescello, dov’è ospitato insieme agli altri richiedenti asilo seguiti, come lui stesso ha dichiarato, dalla cooperativa Dimora d’Abramo.

“Si è conclusa così l’udienza di convalida dell’arresto a carico di Luckystar Chukwudi Mmaduka, il nigeriano di 33 anni più noto come il cresta in virtù della sua acconciatura, accusato di detenzione e spaccio di droga. Una vicenda che ha fatto scalpore perché emblematica del fenomeno degli stranieri dediti allo spaccio e anche dell’esito che spesso questi casi hanno nelle aule di tribunale”, ha scritto la Gazzetta di Reggio.

I carabinieri erano intervenuti dopo il fuoco di fila di telefonate di cittadini esasperati dinnanzi allo spettacolo, pubblico, alla luce del sole, dello spacciatore africano che “lavorava per pagarci la pensione” vendendo stupefacenti nel parcheggio del centro commerciale Nova, in via dei Gonzaga a Sesso. L’appostamento dei carabinieri lo aveva colto in flagrante: vendeva eroina thailandese a 20 euro.


In tribunale l’uomo ha ammesso i fatti: a incastrarlo anche quei due cellulari con le chiamate ai due clienti fermati dall’Arma. Il giudice ha convalidato l’arresto, poi l’ha liberato accogliendo la richiesta per il nulla osta per l’espulsione. “Quest’ultima, però, sarà tutt’altro che immediata: primo, perché occorre accertare se il 33enne sia in possesso di passaporto, secondo perché, in quanto richiedente asilo, finché la commissione di Bologna non si pronuncerà non potrà in ogni caso essere espulso dal territorio nazionale”, ha scritto La Gazzetta.

Nessun commento:

Posta un commento