domenica 18 febbraio 2018

Macerata risveglia gli “sciacalli”: «Salvini è il mandante»






Macerata risveglia gli “sciacalli”: da Saviano a Boldrini, «Salvini è il mandante»

Processo, giudizio e condanna. In certi commenti della sinistra Matteo Salvini è già diventato «il responsabile» o «il mandate morale» della sparatoria compiuta a Macerata dal 28enne italiano, Luca Traini. Da Roberto Saviano a Pietro Grasso è, infatti, corsa ad attribuire le colpe di questo gesto folle al leader leghista, compiendo il consueto salto logico per cui chi si oppone a una immigrazione incontrollata è automaticamente fomentatore d’odio e razzista. E giocando sulla circostanza che Traini era stato candidato alle comunali di Corridonia, prendendo per altro zero preferenze.

Grasso: «Salvini è tra i responsabili»

Si tratta di un atteggiamento che, in campagna elettorale, fa pensare in maniera preoccupante a una forma di sciacallaggio. Ma tant’è. Per Roberto Saviano non ci sono dubbi: «Il mandante morale dei fatti di Macerata è Matteo Salvini. Lui e le sue parole sconsiderate sono ormai un pericolo mortale per la tenuta democratica. Chi oggi, sopratutto ai massimi livelli istituzionali, non se ne rende conto, sta ipotecando il nostro futuro». E ancora, su Twitter, Saviano ha cinguettato il suo invito ai media «a definire i fatti di Macerata per quello che sono: un atto terroristico di matrice fascista. Ogni tentativo di edulcorare o rendere neutra la notizia è connivenza». Di tenore simile anche la dichiarazione di Pietro Grasso che, benché uscente, è ancora il presidente del Senato in carica. «Chi, come Salvini, strumentalizza fatti di cronaca e tragedie per scopi elettorali è tra i responsabili di questa spirale di odio e di violenza che dobbiamo fermare al più presto. Odio e violenza che oggi hanno rischiato di trasformarsi in una strage razziale», ha detto il leader di LeU, senza risparmiarsi una notazione sul fatto che «il nostro Paese ha già conosciuto il fascismo e le sue leggi razziali. Non possiamo più voltarci dall’altra parte, non possiamo più minimizzare».

CONFERMIAMO SALVINI E' ILRESPONSABILE  
Chi ha fatto entrare queste bestie ??
Chi ha favorito le ONG?
Chi commette crimini orrendi nel nostro territorio?
Chi sono gli spacciatori più accaniti nel nostro territorio?
Chi  commette 700 crimini al giorno secondo i dati del Ministero degli Interni?
Chi occupa abusivamente campi rom?
Chi defeca per strada ? 
Chi mantiene qusta gentye arricchendo le cooperative rosse ?
Chi si è dimenticato di aiutare gli italiani pensionati, esodati disoccupati?
Chi aggredisce i controllori treni  autobus?
Chi taglia a pezzi le ragazzine di 18 anni?
Chi ha detto che i migranti sono delle risorse?
Chi ha detto che bisogna aiutare dapprima i migranti e trattatrli meglio dei turisti?
Chi???? dunque la COLPA è DEI FASCISTI E DI SALVINI

Vicenza, nigeriano urina di fronte ai passanti poi minaccia i militari: “Siete dei cani, vi taglio la gola”




VICENZA – Immigrato nigeriano di 28 anni piscia di fronte ai passanti mostrando i genitali, poi va in escandescenze e minaccia i militari: “Siete dei cani. Vi taglio la gola”. La risorsa della sinistra, già noto alle forze dell’ordine per spaccio di droga, è stato solo denunciato.
Ancora una storia di ordinario degrado a Campo Marzo. Anche se questa volta ancora più surreale. Un nigeriano di 28 anni ieri pomeriggio verso le 17:30 in viale Dalmazia si è messo a orinare di fronte ai passanti, con i genitali bene in vista.
L’episodio ha fatto intervenire i militari impegnati nel controllo della zona e alla loro vista lo straniero è andato su tutte le furie, iniziando ad insultarli: “Siete dei cani, vi taglio la gola!”. Sul posto è intervenuta una pattuglia delle volanti che hanno identificato l’uomo, conosciuto per essersi fatto spacciare da cittadino liberaiano durante la seduta con la commissione territoriale per il riconoscimento dello status di profugo.
Smascherato da un mediatore culturale e indagato per vari reati relativi allo spaccio di droga, ora è stato denunciato per minacce aggravate e atti contrari alla pubblica decenza.

PROFUGHI RUBANO E PICCHIANO, MAGISTRATO ANNULLA ESPULSIONE: “TORNINO IN HOTEL”



Due cosiddetti profughi hanno ottenuto dal Tar della Liguria la revoca del provvedimento che annullava il loro permesso di soggiorno, nel primo caso per il reato di ricettazione e commercio di prodotti falsi, e nel secondo per l’accusa di violenze nei confronti degli operatori del centro d’accoglienza.

Una barzelletta. Nei pochi casi in cui i deficienti che ci governano decidono, non di espellerli, non sia mai, ma di cacciare i fancazzisti dagli hotel, arriva in loro soccorso il magistrato di turno.

L’episodio ha fatto intervenire i militari impegnati nel controllo della zona e alla loro vista lo straniero è andato su tutte le furie, iniziando ad insultarli: “Siete dei cani, vi taglio la gola!”. Sul posto è intervenuta una pattuglia delle volanti che hanno identificato l’uomo, conosciuto per essersi fatto spacciare da cittadino liberaiano durante la seduta con la commissione territoriale per il riconoscimento dello status di profugo.

Smascherato e indagato per vari reati relativi allo spaccio di droga, ora è stato denunciato per minacce aggravate e atti contrari alla pubblica decenza

Ma nonostante tutto: non lo espellono.



La mafia nigeriana controlla lo spaccio di droga nel casertano: arrestato corriere
Un 42enne è stato fermato dalla Polizia: negli slip trasportava 100 dosi di cocaina ed eroina. Scoperto qualche anno fa a Linate con 1,2 kg di stupefacente
La mafia nigeriana controlla lo spaccio di droga nel casertano: fermato corriere
Emeka Victor Nwadiogbu e la droga sequestrata
Ogni giorno, di prima mattina, si recava a rifornire di droga la piazza di spaccio dell'ex Hotel Zagarella, degradato ritrovo di spacciatori e assuntori ubicato sulla Domiziana, a Castel Volturno (Caserta). Fino a quando gli agenti della Polizia di Stato lo hanno fermato trovandolo con la droga negli slip. In manette è così finito venerdì un nigeriano di 42 anni, Emeka Victor Nwadiogbu. La piazza, come nel resto del territorio di Castel Volturno, si ritiene gestita dalla mafia nigeriana, sempre più forte e radicata sul litorale casertano grazie alla presenza di un'estesa comunità nazionale. L'uomo qualche anno fa era stato sorpreso all'aeroporto internazionale di Milano-Linate con 1,2 kg di stupefacente.

Il 42enne era a bordo della sua Chevrolet sulla Domiziana; non sapeva che da giorni i poliziotti del Commissariato di Castel Volturno guidati da Luigi Graziano lo tenevano sotto stretta osservazione. Un'auto civetta ha segnalato la sua presenza, poi le pattuglie della Polizia lo hanno fermato simulando un posto di controllo. Negli slip il nigeriano aveva oltre 100 piccoli involucri, ovvero dosi già pronte, per un totale di 55 grammi di cocaina ed eroina; non tanta droga, dunque, ma solo perché il rifornimento della piazza, stando a quanto è emerso dalle indagini, è costante e avviene probabilmente più volte al giorno. Si trattava quindi solo di una parte della più cospicua tranche giornaliera.

  la COLPA è DEI FASCISTI E DI SALVINI!!!!!!!!!

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