giovedì 22 febbraio 2018

Il diniego del Presidente Grasso alla presentazione di un libro che riguarda la terribile vicenda giudiziaria di Enzo Tortora. LIBERI ED UGUALI!!!!

Liberi di continuare a commetetre iniquità! Uguali al male che avanza!
Il diniego dell’Ufficio del Presidente Grasso all'utilizzo di una sala del Senato, opposto ad una ex senatrice della Repubblica per la presentazione di un libro che riguarda la terribile vicenda giudiziaria di Enzo Tortora, non sembra una cosa buttata lì a caso ma proprio la concretizzazione di una certa aria che oramai da tempo spira nel Paese, una prospettiva nella quale i mali antichi e presenti della giustizia non son cosa di cui parlare seriamente: non sono forse ferite da mostrare in un contesto istituzionale.

Pare davvero strano che l’Ufficio del Presidente del Senato, che è la seconda carica dello Stato, dove transitano e si dirimono questioni di non piccolo rilievo, nel negare l'utilizzo di una sala del Senato ad una ex senatrice della Repubblica, giustifichi la grave decisione con motivazioni non meditate. La cosa sembra ancora più strana se oggetto di quella mancata concessione sia la presentazione di un libro che riguarda la terribile vicenda giudiziaria di Enzo Tortora, e le responsabilità di un intero sistema processuale e carcerario. L'inequivoca dizione della lettera presidenziale nella quale si fa riferimento alla estraneità della presentazione del libro alle "finalità istituzionali del Senato" non sembra una cosa buttata lì a caso o, peggio, per errore, ma proprio la concretizzazione di una certa aria che oramai da tempo spira nel Paese, una prospettiva nella quale i mali antichi e presenti della giustizia non son cosa di cui parlare seriamente. Non sono forse ferite da mostrare in un contesto istituzionale. Meglio i luoghi comuni, gli aumenti di pena indiscriminati, l'abolizione dell'appello e della prescrizione. Meglio i populismi consolatori. Che la vergogna di una guerra dello Stato contro un cittadino innocente ed inerme non insozzi le falde del sommo laticlavio... La successiva smentita pare davvero un rimedio rabberciato. C’è da credere che se fosse stata quella la ragione - la candidatura di Francesca Scopelliti alle elezioni amministrative del comune di Milano - la si sarebbe indicata certamente a seguito di quella meditata “delibera”, magari prospettando il rinvio di qualche giorno della presentazione. Pare che vi sia un intero “Collegio di Questori” che “delibera” in proposito con “formule standard” senza tuttavia riuscire ad impedire simili esiti imbarazzanti. E questo certo non ci consola. Consolano invece, in tutto questo, le parole del Presidente Napolitano che di quell'evento e della “bella e forte decisione di rendere pubbliche” quelle lettere, ha colto l'altissimo valore politico e istituzionale, perché volto a denunciare “problemi di sistema e di clima che restano ancora aperti che andrebbero affrontati con coerenza e con determinazione per realizzare un esercizio dell’attività giudiziaria realmente rispondente ai principi della nostra Costituzione”.
Il Presidente
Avv. Beniamino Migliucci
Il Segretario
Avv. Francesco Petrelli

Nessun commento:

Posta un commento