giovedì 15 febbraio 2018

Ecco il programma di Gori: "Sostituiremo gli italiani con otto milioni di immigrati"

Ecco il programma di Gori: "Con 8 milioni di immigrati sostituiremo gli italiani"



Il candidato governatore della Lombardia per il centrosinistra nel settembre 2016 disse: "Per il deficit demografico l'immigrazione può essere una risorsa"
Era la fine di settembre del 2016, quando l'attuale candidato del centrosinistra alla guida della Regione Lombardia espresse sulla stampa in modo inequivocabile quello che potrebbe mettere in atto nell'improbabile caso dovesse diventare governatore. Ai tempi non si parlava ancora della sua candidatura al Pirellone, ma il sindaco PD di Bergamo aveva ben chiaro il suo progetto di società e dichiarò in più occasioni che a causa del calo demografico di 8 milioni di persone che stava colpendo la popolazione italiana, sarebbe stato necessario importare nel nostro paese un identico numero di immigrati. Dunque, secondo Gori, invece di rilanciare delle politiche a favore del lavoro e delle famiglie al fine di incentivare le nascite, sarebbe meglio sostituire una parte degli italiani con gli stranieri.

"Per il deficit demografico, l'immigrazione può essere una risorsa nel medio e lungo periodo: da qui al 2050 la popolazione italiana si ridurrà di oltre 8 milioni di abitanti. Bisogna cambiare l'ingaggio con i migranti". Giorgio Gori su L'Eco di Bergamo del 25 settembre 2016

Queste sue affermazioni avevano scatenato la reazione dei leghisti bergamaschi, che decisero di lanciare una grande campagna contro il sindaco, attraverso dei manifesti molto chiari: "Invece che aiutare i cittadini bergamaschi ed italiani a crearsi una famiglia e a fare figli, con tariffe ridotte e servizi ad hoc", dichiarò Alberto Ribolla, capogruppo leghista in Consiglio Comunale a Bergamo, "la soluzione di Gori è quella di importare 8 milioni di stranieri. Dopo aver risposto con due lettere alle esternazioni del Sindaco, abbiamo deciso di rendere nota la nostra preoccupazione per le idee
 dannosissime che porta avanti (e che ha ribadito anche in una trasmissione su La7) attraverso la realizzazione di un maxi manifesto di impatto, che non lascia spazio ad interpretazioni".Risultati immagini per “SOSTITUIREMO GLI ITALIANI CON OTTO MILIONI DI IMMIGRATI”Risultati immagini per “SOSTITUIREMO GLI ITALIANI CON OTTO MILIONI DI IMMIGRATI”Risultati immagini per “SOSTITUIREMO GLI ITALIANI CON OTTO MILIONI DI IMMIGRATI”Immagine correlataImmagine correlataRisultati immagini per “SOSTITUIREMO GLI ITALIANI CON OTTO MILIONI DI IMMIGRATI”

Mattarella: "Sempre meno italiani, sono i migranti la ricchezza per l'Italia"


Il presidente della Repubblica, in visita al Centro Astalli di Roma, ha parlato davanti a 200 migranti, in occasione della giornata mondiale del Rifugiato


Alessandra Benignetti - Lun, 20/06/2016 - 16:01


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Un’immigrazione “ben regolata” e sostenuta da “politiche intelligenti” rappresenta un’opportunità di sviluppo per il popolo italiano.




A dirlo è il capo dello Stato, che oggi, in occasione della giornata mondiale del Rifugiato, ha visitato il Centro Astalli di Roma, il primo centro di accoglienza per i migranti aperto nella Capitale.

Durante la visita al centro di accoglienza gestito dai Gesuiti, Mattarella ha parlato dinanzi ad una platea di duecento rifugiati, accompagnati dai loro operatori. I migranti, ha detto il presidente della Repubblica, sono sempre più una risorsa ed un’opportunità per un’Italia che è sempre più “vecchia” e che per la prima volta dopo 90 anni, non cresce più in termini demografici. L’immigrazione “ben regolata e sostenuta da una politica intelligente” diventa quindi “un’opportunità di sviluppo” in questo senso. Per la prima volta dalla prima guerra mondiale, infatti, come avevano evidenziato qualche giorno fa i numeri pubblicati dall’Istat, i cittadini italiani sono diminuiti rispetto all’anno precedente. L'Italia soffre "di un tasso demografico basso", ha spiegato Mattarella ai volontari del Centro Astalli, "l'arrivo di giovani di talento e di capacità, se ben governato, arricchisce il nostro Paese", ha affermato. E per arricchimento non si intende solo quello economico, ma anche quello culturale.

L’immigrazione, ha poi detto il capo dello Stato, è un “fenomeno epocale”. Per affrontarlo ci sono due strade: quella di "far finta che non esista, illudendosi che per fermarlo basti qualche barriera ai confini tra gli Stati”, e quella di "affrontarlo e governarlo con senso di responsabilità, con politiche serie, concrete e lungimiranti, che garantiscano sicurezza”. L’Italia, ha affermato il presidente, ha scelto la seconda strada, perché la civiltà europea “è “segnata dal rispetto della persona umana” e perché "la solidarietà e il senso di rispetto della dignità della persona” sono “alla base della nostra Costituzione”. L’Europa, ha quindi aggiunto il presidente della Repubblica, deve seguire l’esempio del nostro Paese nell’affrontare le sfide poste dall’immigrazione, “le cui proposte sono in direzione di un governo congiunto del fenomeno e della collaborazione con i Paesi di origine”. C'è solo da "sperare che l'Europa voglia assumersi le proprie responsabilità", ha concluso Mattarella.
“Nessuno lascerebbe il proprio Paese se potesse vivere in pace”, ha commentato infine il presidente, dopo aver ascoltato le testimonianze di tre rifugiati: Felix, del Burkina Faso, Parvin, afghano e Aweis, un rifugiato somalo, fuggito in Italia dopo essere stato perseguitato dal gruppo jihadista somalo, Al Shabaab.

“Il drammatico flusso di bambini, donne e uomini forzati a viaggi guidati dalla disperazione richiede infatti un impegno consapevole”, ha scritto, infine, il presidente nel messaggio inviato, in occasione della giornata mondiale del Rifugiato al Delegato dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Stephane Jaquemet. Un impegno che, secondo il Quirinale, deve essere di tre tipi: “umanitario”, “economico per disporre di risorse adeguate ad affrontare l'emergenza”, e “politico”, “per attenuare le ragioni dei conflitti e del sottosviluppo”. “L'Italia ha ben presenti queste priorità, ed è da tempo impegnata in prima linea, determinata a continuare a fornire un contributo convinto e costruttivo, su molteplici fronti, richiedendo con forza un impegno autenticamente corale da parte della comunità internazionale, a partire dalla Unione Europea”, ha concluso il presidente.


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Egregio signori Vi posso assicurare che io ho un bellissimo pisello e con una buona qualità di sperma, fantastico per la riproduzione e per fare figli. Certo non lo posso far vedere poichè magari poi qualcuno si innamora e mi chiede di uscire e andare a cena insieme, dopo cena ecc
Dunque per quanto riguarda fare figli non ci sono problemi ! 
Inoltre se la smettete di spendere 35 euro o più per i profughi finti e veri e li date a me quelle 1050 euro al mese, ci penso io a fare figli, minino ne sforno 6 .... e come me altri milioni di piselloni italiani che sarebbero felici di fare figli avendo un aiuto economico.
Inoltre avreste bambini italiani con la cultura italiana che tutto il mondo ci invidia una cultura che ci hanno tramandato i grandi del passato Magna Grecia, Romani con la Res Publica e l'Impero, il Rinascimento ecc
Dunque la vostra preoccupazione di ripopolazione italiana ed Europea è priva di fondamento e cosi magari lei sarà libero e smetterà di mangiare banane e si farà un bel piatto di fettuccine .
Se poi invece ci sono altri motivi per i quali preferite gli africani al posto degli italiani beh fatecelo sapere.
Ma se cosi fosse vi consigliamo di cambiare paese , nazione e cultura vedrà in Africa le aprirano le braccia. 


 

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