Nella copertina di ieri sera a Di Martedì su La7, mostrando le immagini di un maiale tra l’immondizia di Roma, Gene Gnocchi "un comico" ha detto “è un maiale femmina, si chiama Claretta Petacci“.
Ancora una volta ed in modo altrettanto ignobile, un donna, una innocente, muore offesa , vilpesa da un "escremento umano" che si definisce comico.
Ancora una volta questa donna sta in silenzio come la prima volta quando senza processo venne martirizzata per la sola colpa di amare un uomo, uno statista, un uomo con tante colpe, che ha fatto errrori madornali, che ha commesso diversi crimini, ma che ha amato veramente la sua Italia.
Anche alcuni comunisti pur affermando il proprio odio verso il fascismo restanno conquistati delle opere che quest'uomo ha realizzato per l' Italia in un ventennio.
Ma torniamo ai nostri innocenti e al loro silenzio.
Oggi nel nostro tempo c'è chi può permettersi di associare una ragazza stuprata, massacrata ed umiliata ad un “maiale”.
Nessuna femminista ha detto una parola, loro le femministe fasulle che mettono in bella mostra le loro vagine sfondate sotto l' altare della Patria, che non dicono una sola parola per il trattamento che gli islamici riservano alle donne.
L’indignazione, il perbenismo, il politicamente corretto non valgono se l’insulto ad una donna, per altro uccisa in quel modo barbaro, viene fatto in nome dell’antifascismo.uno
statista, un uomo con tante colpe, che ha fatto errrori madornali, che
ha commesso diversi crimini, ma che ha amato veramente la sua Italia.
Sta pure in silenzio Claretta ma sorridi, esistono ancora tanti che rispettano l'eterno riposo di qualunque essere umano.
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