La preghiera musulmana al quartiere Marina di Cagliari
Nell'attesa di una decisione sulla costruzione della moschea a Cagliari, il venerdì, giorno sacro per l’Islam, alle 13 al quartiere Marina, in via del Collegio e vicino a quella che al momento è una "moschea improvvisata", si ripropone il rito della preghiera dei musulmani.
A partire dalle 12 si aprono i preparativi, con alcuni volontari che stendono grandi tappeti sul passaggio. Poi arrivano i fedeli, nell’ordine di qualche centinaia, ad occuparli.
Tutti uomini, poiché l’Islam non consente a uomini e donne di pregare assieme. Nelle vere moschee le stanze di preghiera sono infatti divise tra i due sessi.
La maggior parte dei ragazzi è vestita all’occidentale, soprattutto i giovanissimi, altri invece indossano gli abiti della tradizione.
Un curioso ripetersi che non manca di suscitare l'attenzione dei passanti, a parte qualche disagio ai residenti, che nel momento della preghiera, una ventina di minuti circa, devono scavalcare scarpe e persone per poter guadagnare il portone di casa.
In Sardegna i musulmani sono circa 33.000, di cui 5.000 nella sola provincia di Cagliari.
Una convivenza più che pacifica nel quartiere Marina, ben accettata anche dai commercianti della zona.

Loro figliano come conigli perché un governo parassita, massonico e traditore li aiuta, facendo attenzione che gli italiani non facciano figli poiché tormentati da tasse e disoccupazione.
Le nostre chiese sono vuote e i ragazzi le disertano poiché loro sono interessati al calcio, alla macchina nuova, smartphonhe e discoteca e cosi hanno lasciato spazio agli adoratori di satana.
Alcuni idioti italiani nonostante un signore si sia fatto inchiodare in croce preferiscono rinnegare il Cristo e far parte di una pseudo religione che non rispetta i diritti umani , dove il loro profeta oltre a sposare bambine convertiva tagliano la testa agli infedeli.
Per questo motivo siamo senza la protezione divina, ma io spero e prego che Dio protegga chi lo ami e abbandoni solo chi odia la pace e ami il male.
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