lunedì 23 gennaio 2017

Perché le sinistre e i liberals vogliono islamizzare l'occidente?


I pochi giornalisti che nei loro articoli descrivono l'aggressività secolare dei musulmani contro l'occidente, magari riportando alcuni versetti coranici che dovrebbero suscitare perlomeno qualche perplessità, sono tacciati di razzismo. I mezzi di comunicazione oscurano metodicamente le violenze dei migranti musulmani contro i popoli autoctoni, le umiliazioni e le minacce che i cristiani subiscono nei centri di accoglienza.
La valanga delle informazioni giornaliere spesso fa dimenticare le notizie della settimana precedente, per cui, a costo di ripetersi, prima di esporre i motivi che spingono i politici di sinistra e i liberals all'islamizzazione dell'occidente, ci sembra opportuno ricordare alcuni fatti.

Secondo dati Istat, nel 2015 “le famiglie in condizione di povertà assoluta sono state pari a 1 milione e 582 mila e gli individui a 4 milioni e 598 mila”, ma i governi sostengono economicamente i migranti, alloggiandoli anche negli hotel. Come sappiamo, nel 2016 il numero degli sbarchi ha raggiunto cifre record. Gli attacchi terroristici stanno crescendo in maniera esponenziale in tutta Europa e nel resto del mondo, ma i politici di sinistra distinguono il vero islam pacifico da quello salafita. In realtà i cosiddetti salafiti sono i più fedeli imitatori del fondatore dell'islam.
Nel Regno Unito, come in Germania e negli USA arrestano i religiosi che pregano davanti alle cliniche abortiste, ma i poliziotti proteggono le manifestazioni musulmane dove gridano Allahu akbar e promettono morte all'occidente.

I media di tutto il mondo diffondono una notizia che prende di mira il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi Consigliere di Stato della Birmania: “In Myanmar c’è una discriminazione di stato contro i musulmani Rohingya”. Si parla addirittura di genocidio attuato dai “buddisti radicali”. In Israele viene ucciso un musulmano e la notizia viene ripresa da tutti i media. Una foto di un bambino musulmano morto in una spiaggia turca dopo un naufragio fa il giro del mondo (si dice che sia una false flag, un falso, e dalle decine di falsi realizzati nei luoghi di guerra e d'immigrazione, scoperti anche in flagrante, possiamo crederci). 
Dalla parte opposta abbiamo i silenziatori mediatici che promuovono e proteggono l'islam, fino a negare le evidenze più eclatanti. Nell'aprile 2015 su uno dei tanti barconi di “profughi” dodici cristiani vengono uccisi da alcuni musulmani che li gettano in mare. Il Corriere della Sera ci informa che sull'accaduto la presidentessa della Camera Boldrini ha dichiarato che “Sui barconi c’è sempre sopraffazione, a bordo non c’è stata discussione teologica”. Non l’ha nemmeno sfiorata l’idea che tutti i morti erano cristiani e gli assassini tutti musulmani. La malafede, qui, è evidente, e siamo certi che se al posto dei cristiani fossero stati affogati i musulmani il commento della Boldrini non sarebbe stato lo stesso. Comunque, il suddetto crimine è stato semi oscurato dai media internazionali e le tv nazionali l'hanno interpretato come un atto di balordi. 

L'inizio del 2016 a Colonia, e non solo, la festa del Capodanno è stata “arricchita” dalle violenze di giovani mediorientali e nord africani sulle ragazze tedesche. I fatti sono stati nascosti dai media per una settimana, dopo il numero incontenibile delle denunce - 1.200 donne molestate - sono saltate fuori le aggressioni, ma i responsabili sono rimasti impuniti. Quest'anno le cose si sono ripetute. Secondo un capo della polizia tedesca non sono fatti casuali. I musulmani organizzano le aggressioni a scopo intimidatorio per diffondere paura tra gli occidentali. Un po' come la mafia, più sei violento più rispetto hai. Fatto sta che anche quest'anno si è ripetuta la barbarie xenofoba. Fino ad oggi è venuto fuori che solo nella città di Amburgo sono stati denunciati 14 casi di violenza sessuale. E dato che certe notizie sono metodicamente oscurate, dovremmo supporre che il numero delle aggressioni sia più elevato. Tra l'altro abbiamo altri numeri significativi che dovrebbero farci riflettere. Secondo il sito britannico MailOnline su 1 milione e 200mila immigrati arrivati in Germania nel 2014 e 2015, solo 24mila hanno trovato lavoro.   
Nel marzo 2016 il giudice Daniel Manion ha accusato il presidente americano Obama di discriminare i cristiani siriani che hanno chiesto asilo. Su 11mila siriani sono stati accolti  56 (cinquantasei) cristiani, e dato che le principali vittime dei massacri islamisti sono proprio i cristiani, ci sembra una scelta perlomeno discutibile. La decisione di Obama, comunque, ricorda da vicino quella di Bergoglio che, in mondovisione, dall'isola di Lesbo portò a Roma solo famiglie musulmane e nemmeno un bambino cristiano. Non vogliamo immaginare cosa hanno provato i cristiani perseguitati, ma sappiamo che quella mossa papale fece andare in brodo di giuggiole i media occidentali e non solo. 

La lista di fatti simili a quelli citati è talmente lunga che si potrebbero scrivere interi libri. Parafrasando una battuta abbastanza in voga, si potrebbe dire che tutte le religioni sono uguali, ma i fedeli cristiani sono meno uguali degli altri. Sono così meno uguali che, per motivi di  fede, oltre 100 mila cristiani vengono uccisi ogni anno nei paesi musulmani e nella comunista Corea del Nord. Perché le agenzie d'informazione ne parlano poco o nulla? Elementare, Watson! Come fanno gli occidentali ad avere il senso di colpa verso i musulmani (alimentato da bufale storiche colossali, diffuse dalle scuole e dai mezzi di comunicazione) se mostrano le violenze inaudite dei fieri islamisti? Poi, parlare tutti i giorni di decine di cristiani assassinati non sarebbe corretto. Potrebbero infangare ingiustamente i popoli musulmani che arrivano in massa nell'Europa scristianizzata. Non sono tutti criminali, ci dicono. Certo. Ma nemmeno tutti i tedeschi erano criminali, ma gli uomini di Hitler hanno devastato l'intera Europa. Non solo. A differenza del nazismo e del comunismo sovietico, dove i soldati venivano intruppati con una fede precariamente terrena, l'islam ha il vantaggio di una dottrina divina. I veri credenti e i neo convertiti onorano testi sacri che elevano alla santità chi ammazza i kāfir, chi non crede nel Dio musulmano. Non è un'opinione, è scritto nel Corano. “Quella sarà la ricompensa dovuta a coloro che fanno guerra a Dio e al suo profeta: moriranno di morte violenta, saranno crocifissi, gli sarà tagliata una mano e amputata la gamba della parte opposta della mano. Vergogna in terra, tremendo castigo dell'al di là!” [CoranoSura 5 vers. 33]. Versetti analoghi ne troviamo a decine e il profeta, oltre a ordinarli, li metteva in atto personalmente.
Dunque, a cosa mirano le sinistre e i liberals come il magnate George Soros, principale finanziatore della sinistra mondiale, nonché dei movimenti gay e dell'immigrazione? Cancellare l'identità europea, il cristianesimo. Il tycoon ungherese di nazionalità americana, ebreo di nascita, in una intervista rilasciata nel 1998 ha detto chiaramente di aver collaborato, insieme a suo padre, coi nazisti alla deportazione del popolo ebreo. Alla domanda del giornalista, Soros ha affermato tranquillamente che non prova nessun senso di colpa, perché ateo. Come dire, il business è business. Se ha mandato il suo popolo, donne uomini e bambini, nei forni crematori, il resto dell'umanità non dovrebbe  aspettarsi un trattamento migliore.

Attraverso l'invasione dei musulmani si vogliono creare divisioni, scontri e rancori che minano le basi della coesione sociale. Una volta superata la cosiddetta soglia di sbarramento, 2% - 4%, gli islamici peseranno sull'ago della bilancia della politica italiana e i partiti di sinistra faranno carte false pur di realizzare i loro progetti. Da come stanno andando le cose è certo che il nemico da abbattere non sia quell'islam che terrorizza, ma un cristianesimo che dalla base fino al soglio pontificio si vergognano di Cristo e della Chiesa. Se la Riforma Protestante, la Rivoluzione Francese, quella Bolscevica e Nazionalsocialista non sono riuscite a cancellare la Chiesa, l'islam offre tutte le caratteristiche per darle il colpo di grazia. Facciamo supposizioni sconsiderate, incaute, razziste? Per chi vuole sapere qualcosa sulle violenze musulmane in Europa durante i secoli, non deve perdersi e stampare la pagina del sito.

Perché dovrebbero cancellare il cristianesimo favorendo l'islam? L'ho scritto altre volte ma, dato che ignorare o sottovalutare quest'aspetto per i credenti cristiani significa porgere docilmente la testa agli aguzzini, vale la pena insistere.
La Dichiarazione universale dei diritti umani firmata a Parigi il 10 dicembre del 1948 non è farina del sacco dei laicisti, ma figlia della dottrina cattolica, e rappresenta la bestia nera dell'alta finanza e dell'islam. La nuova forma di schiavismo che vogliono instaurare è una dittatura socio-economica che nega la dignità dell'uomo, della donna e (considerando l'omosessualismo nelle scuole e l'utero in affitto) del bambino. Il rispetto per l'uomo è iniziato a decadere con la legalizzazione dell'aborto. Per i malati, veri o presunti, oggi legalizzano l'eutanasia, per distruggere la famiglia legalizzano il matrimonio omosessuale e il multi-genderismo. Investono milioni di dollari per femminilizzare l'uomo e mascolinizzare la donna, basta vedere gli obbrobri che ci propinano i mezzi di comunicazione. 
Nei soli Stati Uniti, le organizzazioni omosessualiste ricevono dal miliardario e mondialista George Soros (dati del 2008) 150 mila dollari annui, MacArthur Foundation 600 mila dollari, fondazione Ford 1.200.000 dollari. La Goldman Found di San Francisco nel 2000 ha devoluto ben due milioni di dollari, la Rockefeller Foundation circa 60.000 dollari annui. A questi si aggiungono i gruppi come Kodak, Hewlett-Packard, American Airlines, Apple, Jeff Bezos di Amazon, Bill Gates, AT&T, BP, Chevron, Citigroup, Credit Suisse First Boston, Daimler Chrysler, Dell, Deutsche Bank, Ernst & Young, Estee Lauder, Intel, Ibm, J.P. Morgan Chase & Co, Johnson & Johnson, Levi Strauss & Co, Merril Lynch, MetLife, Microsoft, Nike, Pepsi, Toyota, Ubs, Xerox, Motorola, Fondazione Playboy, Walt Disney Company. La lista è molto più lunga e comprende le più grandi aziende, banche e multinazionali occidentali e giapponesi. Le monarchie arabe donano milioni di dollari alle fondazioni occidentali - tipo The Clinton Foundation - in prima linea nella promozione dell’aborto, matrimonio gay, eutanasia, omosessualismo nelle scuole. Anche la crisi attuale e l'immigrazione sono programmate, gestite e sovvenzionate dagli stessi massoni e affini, in combutta con le monarchie arabe. Basti pensare che in Arabia Saudita non è entrato un solo “profugo” musulmano [qui - qui].
Cosa garantisce l'islam all'aristocrazia della finanza e alle sinistre mondialiste? Innanzitutto bisogna ricordare che le sinistre appartengono geneticamente alla dittatura marxista, un ateismo che nel secolo scorso è stato finanziato dai signori di Wall Street e dall'Europa protestante - i cosiddetti liberals - al fine di cancellare il cristianesimo cattolico e ortodosso. La mediocrità intellettuale insieme a un bubbone inestirpabile che tende a distruggere tutto per meglio controllare tutti, costituiscono il DNA delle sinistre. Considerandosi intellettualmente superiori, non hanno il minimo rispetto per quelli che definiscono massa. Difatti, i loro sostenitori sono costituiti da intellettuali, artistoidi narcisi e da gente incolta, ingenua e/o invidiosa incapace di pensare con la propria testa. Seguendo la propria antropologia dispotica, la sinistra sostiene gli stessi padroni di Wall Street e una dittatura - questa volta religiosa – che per diritto divino deve conquistare il mondo, con le buone o con le cattive. In pratica il copia e incolla del piano sostenuto dall'aristocrazia della finanza, dai Rothschild ai Soros: il Nuovo Ordine Mondiale. Non è un caso se hanno scelto una religione come l'Islam, che significa, per l'appunto, sottomissione.

I paesi musulmani che hanno adottato una costituzione occidentalizzata sono soggetti a continui attacchi islamisti. Nell'islam osservante esistono pochi diritti e molti doveri. Nei paesi privi dell'oro nero la povertà è endemica, dove invece galleggiano sul petrolio la classe media non esiste, i ricchi sono miliardari, e la cultura occidentale (cristiana) è vietata, punibile con la pena di morte. Ma esiste un'altra ragione. La fede in Allah ha creato milioni di giovani pronti ad immolarsi per eliminare i non musulmani e chiunque contesti o si allontani dalla dottrina maomettana. Questi “martiri” vengono utilizzati dagli imam, dalle monarchie arabe, dai governi occidentali, dagli speculatori arabi, dalle autorità politiche e finanziarie protestanti e ebraiche in inglese nel sito The Jerusalem Post . 
Dunque, un numero elevatissimo di “martiri” che costituiscono una manovalanza facilmente reperibile e manipolabile grazie alle promesse divine dei testi sacri, i quali garantiscono un paradiso con a disposizione 79 vergini a chi uccide gli infedeli. Questi giovani rappresentano un'arma che può essere utilizzata in tutte le “primavere”. Così è stato nel passato, nel presente e lo sarà nel futuro. L'islam è un'ideologia religiosa che, oltre a negare i più naturali diritti umani come la libertà di pensiero, garantisce milioni di soldati investendo pochi spiccioli. La terza guerra mondiale a “pezzetti” sarà lunga, dicono. Ma sanno che costerà molto meno delle guerre precedenti e che centinaia di migliaia di cristiani saranno eliminati fisicamente dai maomettani e spiritualmente dai laicisti nostrani.

Stranamente - o forse no - i rappresentanti dell'alta finanza arabi e occidentali non vengono mai colpiti dai gruppi terroristici o da qualche “lupo solitario”. Eppure dovrebbero saperlo tutti che non sono i cristiani i responsabili delle guerre e guerriglie. L'aristocrazia della finanza e le monarchie della penisola araba mirano alla distruzione dei paesi musulmani non allineati, nonché dei paesi occidentali come la Jugoslavia dove, attraverso false flags e bombardamenti, l'occidente favorì gli integralisti islamici. Cosa che ha creato un’enclave islamista nel cuore dell’Europa, nonché la lenta e inesorabile distruzione delle chiese ortodosse e l’allontanamento dei cristiani.
Con un colpo di stato gestito direttamente da George Soros e dal duo Obama/Clinton, hanno creato la divisione e una guerra fratricida tra l'Ucraina e la Russia. Un governo, quest'ultimo, che dopo l'esperienza disastrosa dell'ateismo considera i valori cristiani il pilastro fondante della società. Una realtà che all'aristocrazia della finanza e alle monarchie islamiche fa orrore, provocando un rabbioso risentimento. Le provocazioni militari, come i carri armati e migliaia di uomini della NATO ai confini della Russia, lo dimostrano. Stanno provando di tutto per spingere Putin ad una guerra devastante che suiciderebbe l'Europa: omicidi mirati, come l'ambasciatore russo ucciso nella capitale turca e l'autista di Putin, ucciso a Mosca in un incidente quantomeno sospetto; l'aereo russo abbattuto lo scorso 31 ottobre in Egitto, dove hanno perso la vita 224 persone, e le menzogne contro il governo di Putin diffusi dai mezzi comunicazione quotidianamente, lo confermano.
Probabilmente dopo aver annichilito la Chiesa sarà la volta dell'islam. O forse i signori della finanza useranno la sharia per tenere buoni i nuovi schiavi, come dimostra l'esempio straordinario realizzato dai loro strettissimi alleati sauditi. I milioni di musulmani che sono scappati dalla povertà e dalle dittature dei loro paesi, dovrebbero chiedersi cosa faranno se sarà instaurata la sharia in Europa. Emigreranno nell'Antartico per non ritrovarsi col collo sotto la spada islamista-finanziaria? In Vaticano, collaborano con l'islam e l'alta finanza o sono così ingenui da ignorare questa deriva che raderà al suolo la Chiesa? E i cristiani, anche atei, cosa aspettano a svegliarsi? L’ultima speranza dell’Italia e dell’occidente non viene dal Vaticano, ma dagli Stati Uniti. Se non lo elimineranno fisicamente o attraverso un bombardamento di calunnie mediatiche, Donald Trump, un antiabortista consapevole del pericolo islam e disponibile al dialogo con Putin, potrebbe cambiare la rotta suicida intrapresa dal presidente uscente musulmano Barak Hussein Obama, dalle sinistre e da Bruxelles.
Agostino Nobile
 

Agostino Nobile

 

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