Perché la guerra, pianificata dagli Usa e dai loro alleati arabi, deve finire. Ma non perché tanti bambini come il piccolo Omran sono stati uccisi o feriti. Ma solo perché stanno vincendo i “cattivi” e questo a Washington non piace.
E se Omran è finito sotto le macerie non è tanto per colpa dei caccia di Vladimir Putin, quanto, per esempio, dei folli piani del principe saudita Bandar bin Sultan, che si è premurato di fornire migliaia di AK47 e milioni di munizioni ai ribelli. Molto probabilmente queste armi sono state fatte arrivare dai Paesi dell’Est Europa grazie alla connivenza americana, come ha spiegato il New York Times. Oppure per assecondare i folli piani di Hillary Clinton, la dea della guerra in Libia, che, grazie anche al povero Chris Stevens, faceva arrivare vagonate di armi in Siria.
E se Omran è finito sotto le macerie – e grazie a Dio non gli è successo nulla di peggio – è grazie a Qatar, Emirati Arabi e Turchia, oltreché ovviamente America e Arabia Saudita. Sono questi i veri colpevoli della guerra. Piaccia o non piaccia.
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