lunedì 15 settembre 2014

PRESA BANDA DI ROMENI: “OCCUPAVANO UNA VILLA DI LUSSO DEL COMUNE”





Svolta nell’indagine sulla banda di romeni, dedita al furto in appartamenti di lusso, che ha seminato il terrore nei quartieri della Roma Nord. Gli inquirenti, infatti, avrebbero individuato e posto sotto sequestro preventivo il presunto covo della gang, in via Cadurso nei pressi di Frascati. 
A rendere possibile questa operazione le minuziose indagini, in particolare il pedinamento di una delle donne facenti parte la gang che, nel corso di uno dei furti, era stata registrata da un video di sorveglianza. Grande l’incredulità degli inquirenti davanti alla dimora della donna che, anziché apparire come una modesta abitazione, come si sarebbero aspettati, si presentava come una vera reggia. Lo stupore, tuttavia, sarebbe aumentato varcando la soglia d’ingresso della villa con una sala da pranzo in cui erano presenti tappeti persiani, quadri e un tavolo in cristallo da 24 posti. Addirittura eccessiva la cucina con un piano cottura lungo 16 metri.

Troppo per la donna e le altre persone individuate nella residenza perché, dai riscontri degli agenti, è risultato che tutti gli occupanti erano in realtà “nullatenenti e nullafacenti”. A rendere intrigata la vicenda anche la constatazione che l’abitazione risulta essere “patrimonio del comune di Roma dagli anni 90”, fatto questo che richiederà ulteriori accertamenti per scoprire se fosse stata occupata abusivamente. A far scattare le indagini del pm Nadia Plastina, le numerose denunce pervenute fra cui quella dell’avvocato Giovanni Lombardi Stronati (ex presidente del Siena Calcio, in passato coinvolto in vicende giudiziarie fra cui una bancarotta). 
L’avvocato raccontò di aver subito un furto nella propria abitazione «per un valore di oltre 360 mila euro» e che la refurtiva sarebbe consistita in 3 Rolex (uno dei quali in oro bianco tempestato di diamanti), 2 anelli con pietre preziose, 4 borse Hermes, numerosi occhiali di marca, 20 orologi Tudor e Hublot e abiti di marca. Ma nell’abitazione era presente un sistema di videosorveglianza, sottoposto al vaglio dei carabinieri della stazione Flaminio, che ha registrato tutte le operazioni di furto compiute da 2 donne, una delle quali risultata minorenne, e che ha permesso di sgominare l’intera banda.

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