Cronaca nera di Valle Martella.
Incidente stradale avuto con un pregiudicato,(spacciatore di droga contrabbandiere) difeso dalla figlia avvocato e giudice togato, al processo civile è venuto per difendere il padre, il figlio del pregiudicato che anni fa ha investito ed ucciso un uomo.
Una famiglia modello!!!!!!!
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Nel 07/07/2004 ho avuto un incidente stradale con un pregiudicato di Valle Martella(spacciatore di droga e contrabbandiere).
Tale soggetto effettuava in tale giorno, retromarcia sulla rampa d’accesso della autostrada, Monte Porzio Catone, direzione Roma Sud, precisamente su una curva discendente a senso unico.
Io ero a bordo della mia moto e nonostante fossi riuscito ad evitare l’impatto con la vettura condotta dal pregiudicato, sono caduto riportando gravi lesioni .
Tale individuo ha inspiegabilmente mentito alla Polizia, alla assicurazione e non ha voluto farmi risarcire.
Nonostante il male causato, il sangue, il dolore, l’intervento chirurgico in anestesia totale al quale sono stato sottoposto, tale individuo non ha avuto comprensione e ha rilasciato alla Polizia e alla sua assicurazione dichiarazioni che non rispecchiavano la realtà dei fatti. Questo ha prodotto una causa civile e penale lunghissima ed estenuante che mi vede tuttora impegnato nel cercare di difendermi. Si, poiché oltre al danno si è aggiunta anche la beffa, quella di difendermi da accuse fattemi da tale soggetto, difeso peraltro dalla figlia avvocato e per di più anche Giudice Togato. Questo gentiluomo ha attribuito solo a me la responsabilità dell’incidente.
Una volta dunque uscito dall’ospedale, malconcio per l’intervento subito e imbottito di farmaci vengo a sapere che tale soggetto aveva inspiegabilmente declinato ogni responsabilità.
Ho chiesto diverse volte a tale personaggio di farmi ottenere il giusto risarcimento arrivando fino ad implorarlo in nome di Dio, con una lettera molto accorata per convincerlo, affinché dichiarasse la verità e mi facesse risarcire, ma per tutta risposta questo soggetto dopo la mia missiva si recava dai carabinieri accompagnato dalla figlia avvocato per fare atto di querela per ingiuria e diffamazione!!!!!!!!!
Mi sarei aspettato che una volta appurata la verità, l'avvocato e Giudice Togato, desse una tiratina d'orecchie al padre spiegandogli che quando si causa un danno bisogna costituirsi, e che tale azione andava condotta nella massima correttezza possibile, sia per il passato in carcere del soggetto responsabile dell'incidente e sia per la posizione della figlia avvocato e giudice. Ed invece tale avvocato ha avuto un accanimento giudiziario contro di me inspiegabile, chiedendo la mia condanna ed addirittura un risarcimento danni, mostrando dunque appieno la propria origine malvagia ed attestando in pieno il detto biblico : Li riconoscerete dai loro frutti.
Non è finita. Al processo è venuto a testimoniare in favore del padre, un altro galantuomo, il figlio anche lui di Valle Martella, un soggetto che oggi si erge a paladino di diritti sociali, di interessi per il proprio paese, di giustizia, lo stesso soggetto che anni fa ha investito e ucciso con la sua vettura un uomo.
Questi sono i soggetti da cronaca nera. Non vi è diffamazione poichè i fatti sono provati con atti, sentenze e perizie e dunque me ne assumo ogni responsabilità.
Qualcuno griderà allo scandalo, qualcuno mi bannerà, qualcuno dirà che sono tutte cavolate o fatti che non vanno messi in piazza.
Bene, a costoro io dico, non siamo mortali o invulnerabili e tutti possiamo incontrare per strada un balordo o un infame che ti rovina la vita, che prima ti storpia e dopo mente aiutato da una banda di delinquenti che sono conosciuti dai propri amici come brave persone ed invece sono dei mostri. Pensate e se fosse accaduto a voi o ai vostri figli? Forse sareste già impazziti.
Come si può chiedere risarcimento danni ad una persona alla quale si è procurato un danno fisico e psicologico!!!
Il primo processo è stato da me vinto.
Ma la figlia del pregiudicato " l’avvocato", nonostante le prove presentate al processo dove tre periti, uno del tribunale, uno di parte e perfino quello della controparte, affermassero senza ombra di smentita che il pregiudicato stesse in quel giorno effettuando retromarcia in curva sulla rampa d’accesso, ha fatto appello.
Non contesto l’appello poiché è un diritto di ogni cittadino, contesto solo questa forma persecutoria ingiusta nei miei confronti, in quanto nonostante tutto quello che ho passato devo ancora difendermi e pagare avvocati.
Tali soggetti si ostinano nel voler colpire un innocente che ha subito un grave danno e una tremenda ingiustizia senza avere colpa alcuna.
Riconosceteli ed allontanatevi a costoro , sono sepolcri imbiancati, all'esterno marmo e pregiatezze artistiche dentro cadaveri marci e maleodoranti.
Ed io che farò? Continuerò a lottare.
Ho provato a fare un altro ennesimo tentativo di riconciliazione con uno dei soggetti ma tale personaggio mi ha bannato ed ai suoi amici ha risposto in maniera generica proferendo solo fandonie.
Ciao, sono con te e ti dico: é vero, l'Appello è un diritto di ogni cittadino, ma non se le motivazioni sono palesemente ingiuste e/o ingiustificate, inoltre SE CERCANO DI IMPORTI di subire puoi anche denunciarli per il reato di estorsione, che si configura anche già solo attraverso la minaccia di atti giudiziari che non si ha il diritto di pretendere!
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