domenica 19 gennaio 2014

Quando il demonio ti insegue ......Si suicida dopo aver sparato a moglie e figlio. Era il Presidente di una banca indagato.


FIRENZE, 18 GENNAIO 2014 -  Tre corpi senza vita sono stati trovati ieri sera in un'abitazione a San Piero a Ponti, nel comune di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. Lamberto Albuzzani, 67 anni, avvocato, presidente della Banca di Credito Cooperativo Area Pratese, ha sparato alla moglie, la 66enne Maria Bellini, e al figlio Marco, 23 anni, con un fucile da caccia per poi uccidersi. L'uomo era indagato per la gestione dell'istituto di credito. Nell'abitazione non sono stati trovati biglietti che spieghino il perché di quanto avvenuto.
A dare l'allarme sono stati i vicini di casa, quando hanno sentito il rumore degli spari. Dopo aver ucciso moglie e figlio, Albuzzani ha chiamato al telefono un vicino, senza però dire nulla. E l'uomo, sapendo che l'anno scorso il banchiere aveva avuto problemi di cuore, è corso alla casa trovando i tre cadaveri. La famiglia Albuzzani viveva in una villetta a due piani in una frazione di Campi Bisenzio. L'uomo è stato trovato vicino alla porta, con il fucile accanto. Il corpo della moglie, Maria Bellini, 66 anni, era poco distante. Quello del figlio, Marco, 23 anni, invece è stato trovato sulle scale che portano al piano superiore. Il ragazzo si era laureato il 12 dicembre scorso in economia e commercio ed era in attesa di partire per un master.
Gli investigatori dei carabinieri stanno cercando di capire se ci sia un legame fra l'indagine e il duplice omicidio-suicidio. I reati ipotizzati dalla procura di Prato sarebbero ostacolo alla vigilanza, utilizzo di falsi strumenti finanziari e falso in bilancio. L'indagine è condotta dalla guardia di finanza. Accertamenti sono in corso anche da parte della Banca d'Italia. Albuzzani non era l'unico indagato e la sua posizione viene definita "marginale" dalla procura pratese.
Fra l'altro, la procura ipotizzerebbe irregolarità nella redazione dei bilanci legate a crediti concessi a soggetti non più affidabili. Fra le pratiche nel mirino degli investigatori ci sarebbero anche mutui immobiliari a persone senza reddito. I vicini descrivono la famiglia come ''molto tranquilla''. Ogni sera Albuzzani rientrava a casa intorno alle 20. Nel pomeriggio di ieri è arrivato prima, intorno alle 18, hanno notato i vicini. Mezz'ora più tardi è scattato l'allarme: i vicini hanno sentito i colpi e hanno chiamato i carabinieri. Nella villetta sono arrivati anche gli esperti del ris per il rilievi scientifici. ''Lamberto non avrebbe mai torto un capello a nessuno - dice Claudio Manetti, amico di vecchia data di Albuzzani - Era una persona corretta, spesso andava a caccia con gli amici. Suo padre, Bruno, aveva messo su una grossa fabbrica di tessuti''. Gli investigatori, comunque, non hanno dubbi sulla dinamica: Albuzzani ha ucciso i familiari e poi si è sparato al petto.
Michela Franzone




Eva Polak
Questo Albuzzani era il mio avocato che mi ha fatto ottenere il sequestro conservativo sui 10 immobili del mio truffatore, Massimo Morini, nel 2001. Stranamente, peró. l'Albuzzani non ha dato seguito al provvedimento del giudice, Niccoló Calvani, emesso a mio favore, non ha fatto la trascrizione del sequestro conservativo e non voleva piú portare avanti la causa civile che dovevo per forza intraprendere. A questo punto, ho dovuto dare l'incarico ad un avvocato poco professionale, Antonio Betti di Pistoia che si occupava di falsi incidenti stradali, ma di fatto, ho scritto io tutte le carte. Probabilmente, i magistrati hanno bloccato l'Albuzzani nel portare avanti la causa civile perché sapevano giá che mi fotteranno con il sequestro conservativo e con la causa civile. Infatti, nonostante aver vinto la causa civile, che ha fatto tramutare il sequestro conservativo in pignoramento, i magistrati me l'hanno fottuto i dieci immobili su ordini, probabilmente arrivati da Roma, con l'intervento del Sabino Cassese e del suo uomo ("figliuolo") fidato, il giovane giudice tutelare, Giuseppe Ciccarelli, il quale impartisce ordini ai miei amministratori di sostegno di NON fare nulla. Attualmente, all'avv. Ettore NESPOLI di Prato.
La Procura di Prato, che indaga sulla morte di Albuzzani, dovrebbe indagare anche su questo fatto perché l'Ambuzzani avrebbe potuto raccontare tanto sulla mia vicenda e coinvolgere diversi magistrati che si prestano alla corruzione ai massimi Organo della Giustizia. Tra questi, il giudice Giuseppe De Marzo di Pistoia diventato famoso con la sentenza Berlusconi il quale si é prestato ad aggiustare una causa civile intrapresa contro detto Massimo Morini la quale coinvolge anche magistrati della Corte d'Appello di Firenze.

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