LO SCANDALO ESCORT COPRIVA BEN ALTRI AFFARI DELLA SINISTRA!
TARANTINI RE DEL GAS IN PUGLIA
Vi ricordate di Tarantini? L'imprenditore pugliese che era riuscito a
diventare amico di Berlusconi, prendendo in affitto una villa confinante
con Villa Certosa? Quello che gli portò in casa escort come la
D'Addario? Quello dello scandalo sanità in Puglia, in concorso con
Tedesco, il senatore ex PD della Giunta
Vendola? Tarantini è attualmente indagato per mille cose, tra cui l'aver
ricevuto soldi da Berlusconi, lui dice per aiuti visto che la famiglia
era rimasta senza sostentamento, mente gli inquirenti parlano di
ricatto.
Bene, il discusso imprenditore è ora il Re del gas in
Puglia, insieme all'imprenditore De Santis, insieme curano il gasdotto
Tap (Tarantini e De Santis furono intercettati mentre ne discutevano
dalla procura di Bari) e British Petroleum ci dice che se, come sembra
certo, verrà scelto il Sud per il gas in arrivo dall’Azerbaijan, il
gasdotto sarà proprio il Tap!
E chi è De Santis se non l'ombra di
D'Alema, comproprietario persino dell'Ikarus! Salentino, amico sin da
ragazzo di D'Alema, ora è una potenza, come leggerete in calce in una
sintesi di un articolo Panorama dell'ottobre 2011, epoca scandalo
tangenti Enav.
Constaterete che tutto torna, prostituzione, affari,
tangenti.. tutta roba di sinistra, come mai ci si trova in mezzo
Berlusconi?
C'è stato un giudice, il Procuratore Capo della Procura
di Bari, Antonio Laudati, che aveva avuto qualche sospetto, voleva
un'indagine a 360° sul discorso escort.. e com'è finita? Indagato e
spedito al CSM!
Come ha scritto Augusto Minzolini, il messaggio è chiaro! A.P.
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"..la sua voce, e la sua utenza telefonica, compaiono invece nelle
inchieste più scottanti: a Roma mentre si intrattiene con il piduista
Luigi Bisignani, a Bari mentre parla di affari e prostitute con Giampi
Tarantini. E' indagato nella Sanitopoli pugliese. E a Monza il pm Walter
Mapelli, quello che indaga su Filippo Penati, gli farebbe volentieri
qualche domandina sulle Torri di Milano Pace.
Insomma: Roberto
De Santis è forse il vero uomo ragno della sinistra d'affari. Di D'Alema
è amico, più che amico, amicissimo. Si sono conosciuti nei lontani anni
Settanta, nella Fgci, quando Baffino era segretario nazionale..alla
fine degli anni Novanta, a Roma, giusto mentre il caro amico Massimo
saliva le scale di Palazzo Chigi come presidente del Consiglio, lui era
diventato una potenza di relazioni.
La «merchant bank di palazzo
Chigi». Così la chiamava infatti Francesco Cossiga, irriverente. «Una
merchant bank che non parla inglese»: così Guido Rossi, economista e di
sinistra.
La merchant bank era la London Court Italia spa, la banca
d'affari con cui De Santis è salito alla ribalta nazionale nel 1998.
Elegantissimo, si faceva intervistare con condiscendenza nel suo ufficio
a piazza Navona 49, quinto piano, con vista grandiosa sulla fontana del
Bernini. Era l'apoteosi pubblica di un emigrante partito da Martano con
tante idee ma, soprattutto, tanti buoni amici: a cominciare da D'Alema,
naturalmente, che proprio da lui avrebbe comprato presto un Baltic da
15,5 metri di nome Ikarus.
De Santis lo aveva in società con un
altro amico, umbro stavolta, di Foligno. Era Vincenzo Morichini, detto
Enzo. Nel cerchio magico di quegli anni Novanta c'erano poi il "Banana",
al secolo Massimo De Santis, fratello di Roberto; Giuseppe Marzo detto
Pino, geometra di Matino (Lecce), uno che adesso ha una barca
meravigliosa a Gallipoli ma che allora navigava in acque non proprio
floridissime; c'era Federico Massa, detto Fritz, avvocato leccese di
stretto rito dalemiano, che oggi difende un altro dalemiano, Sandro
Frisullo, ex vicepresidente della regione Puglia inguaiato per
Sanitopoli; e c'era Paride De Masi, ex portaborse del sindaco
anticomunista della natìa Casarano, improvvisamente convertitosi ai Ds e
all'edilizia dopo la morte del datore di lavoro.
Aggiungiamo
Giorgio Bovi, avvocato esperto di questioni finanziarie, altro pugliese
di Lecce. E li ritroviamo tutti nella Parciv, soci di una piccola
immobiliare aperta a Roma nel 1993 con sede in via del Conservatorio 91.
L'hanno liquidata nel 2010. Ma per tutti questi anni, senza tanto
clamore, nella palazzina in stile moresco di via del Conservatorio sono
passati affari e business di mezza Italia.
Di qui è passata la
Gest.Net, riscossione dei tributi locali (Marzo era in affari con Paolo
Vito Marti, amministratore di quella Tributi Italia che ha rischiato di
mandare in bancarotta decine di comuni italiani); ci si è occupati di
assicurazioni con la Ge.A., srl di brokeraggio (Morichini era il boss
romano di Assitalia, così di polizze hanno campato tutti per anni); si è
discusso di consulenze finanziarie, affari immobiliari, televisioni
sovvenzionate dal dipartimento editoria di Palazzo Chigi (Nessuno Tv,
diventata poi la dalemianissima Red Tv, è stata chiusa la scorsa
primavera lasciando 14 persone a spasso). Mezzo mondo è passato di qui.
L'altra metà è passata da piazza Navona, alla London Court. Altra
ragnatela. Azionista di maggioranza l'armatore genovese Alberto Lolli
Ghetti, finanziatore anche della Italbrokers, il colosso italiano del
brokeraggio assicurativo. Italbrokers è regno indiscusso di Franco
Lazzarini, uno che è amico di De Santis e Morichini al punto da finire
sui giornali insieme a loro, nel 2000, per le serate tutto sesso
organizzate dalla titolare di un'agenzia di pr. Il quarto era Franco
Mariani, altro genovese, oggi presidente del porto di Bari.
Sulla
filiale ligure del mondo desantisiano, che è poi un mondo tutto
dalemiano, brilla in primis la stella del presidente della regione
Claudio Burlando, ex ministro ai Trasporti nel primo governo Prodi.
Burlando aveva portato con sé al ministero, come consulente, un altro ds
ligure: Franco Pronzato, poi piazzato nel cda Enac e nominato
responsabile Pd del settore trasporti. Pronzato è stato arrestato a
giugno per corruzione, 40 mila euro pagati attraverso la società di
Morichini. E non è un caso. Qui sono tutti amici.
Burlando è amico
di Lazzarini, talmente intimo da trasferirsi a casa sua quando si è
separato dalla moglie. Lazzarini vuol dire Italbrokers. E di Italbrokers
è azionista Pino Marzo, un bel 12 per cento che vale almeno mezzo
milione. L'ex presidente dell'Italbrokers, Raffaele Bozzano, era invece
nel cda di Festival Crociere insieme a De Santis. Dal 2001 al 2002, per
quattro sedute di consiglio, De Santis ha incassato 143 mila euro.
Di lì a poco la Festival ha fatto crac. Italbrokers invece va ancora a
gonfie vele, e infatti lavora con ministeri e Parlamento, Finmeccanica e
Ferrovie. Le Ferrovie le ha incassate quando era ministro ai trasporti
Claudio Burlando. Tutto torna. Ovvio, non tutti gli affari, in questa
ragnatela, sono brillantissimi. Intorno alla London Court, per esempio,
operavano Salvatore Castellaneta detto Totò, avvocato barese un po'
sciupafemmine, amico di De Santis e di Tarantini, ma anche di D'Alema e
del senatore dalemiano Nicola Latorre; c'era Luciano Consoli, quello
della futura tv dalemiana; c'erano Fritz Massa e Giorgo Bovi e pure
Vittorio Casale, l'immobiliarista amico di Consorte, arrestato il 14
giugno per bancarotta fraudolenta della sua società Operae..."
E
tutto torna, prostituzione, affari, tangenti.. tutta roba di sinistra,
come mai ci si trova in mezzo Berlusconi? Panorama 18/10/2011
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