sabato 3 marzo 2012

LO SCANDALO ESCORT COPRIVA BEN ALTRI AFFARI DELLA SINISTRA!

LO SCANDALO ESCORT COPRIVA BEN ALTRI AFFARI DELLA SINISTRA!
TARANTINI RE DEL GAS IN PUGLIA
Vi ricordate di Tarantini? L'imprenditore pugliese che era riuscito a diventare amico di Berlusconi, prendendo in affitto una villa confinante con Villa Certosa? Quello che gli portò in casa escort come la D'Addario? Quello dello scandalo sanità in Puglia, in concorso con Tedesco, il senatore ex PD della Giunta Vendola? Tarantini è attualmente indagato per mille cose, tra cui l'aver ricevuto soldi da Berlusconi, lui dice per aiuti visto che la famiglia era rimasta senza sostentamento, mente gli inquirenti parlano di ricatto.
Bene, il discusso imprenditore è ora il Re del gas in Puglia, insieme all'imprenditore De Santis, insieme curano il gasdotto Tap (Tarantini e De Santis furono intercettati mentre ne discutevano dalla procura di Bari) e British Petroleum ci dice che se, come sembra certo, verrà scelto il Sud per il gas in arrivo dall’Azerbaijan, il gasdotto sarà proprio il Tap!
E chi è De Santis se non l'ombra di D'Alema, comproprietario persino dell'Ikarus! Salentino, amico sin da ragazzo di D'Alema, ora è una potenza, come leggerete in calce in una sintesi di un articolo Panorama dell'ottobre 2011, epoca scandalo tangenti Enav.
Constaterete che tutto torna, prostituzione, affari, tangenti.. tutta roba di sinistra, come mai ci si trova in mezzo Berlusconi?
C'è stato un giudice, il Procuratore Capo della Procura di Bari, Antonio Laudati, che aveva avuto qualche sospetto, voleva un'indagine a 360° sul discorso escort.. e com'è finita? Indagato e spedito al CSM!
Come ha scritto Augusto Minzolini, il messaggio è chiaro! A.P.
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"..la sua voce, e la sua utenza telefonica, compaiono invece nelle inchieste più scottanti: a Roma mentre si intrattiene con il piduista Luigi Bisignani, a Bari mentre parla di affari e prostitute con Giampi Tarantini. E' indagato nella Sanitopoli pugliese. E a Monza il pm Walter Mapelli, quello che indaga su Filippo Penati, gli farebbe volentieri qualche domandina sulle Torri di Milano Pace.

Insomma: Roberto De Santis è forse il vero uomo ragno della sinistra d'affari. Di D'Alema è amico, più che amico, amicissimo. Si sono conosciuti nei lontani anni Settanta, nella Fgci, quando Baffino era segretario nazionale..alla fine degli anni Novanta, a Roma, giusto mentre il caro amico Massimo saliva le scale di Palazzo Chigi come presidente del Consiglio, lui era diventato una potenza di relazioni.
La «merchant bank di palazzo Chigi». Così la chiamava infatti Francesco Cossiga, irriverente. «Una merchant bank che non parla inglese»: così Guido Rossi, economista e di sinistra.
La merchant bank era la London Court Italia spa, la banca d'affari con cui De Santis è salito alla ribalta nazionale nel 1998. Elegantissimo, si faceva intervistare con condiscendenza nel suo ufficio a piazza Navona 49, quinto piano, con vista grandiosa sulla fontana del Bernini. Era l'apoteosi pubblica di un emigrante partito da Martano con tante idee ma, soprattutto, tanti buoni amici: a cominciare da D'Alema, naturalmente, che proprio da lui avrebbe comprato presto un Baltic da 15,5 metri di nome Ikarus.
De Santis lo aveva in società con un altro amico, umbro stavolta, di Foligno. Era Vincenzo Morichini, detto Enzo. Nel cerchio magico di quegli anni Novanta c'erano poi il "Banana", al secolo Massimo De Santis, fratello di Roberto; Giuseppe Marzo detto Pino, geometra di Matino (Lecce), uno che adesso ha una barca meravigliosa a Gallipoli ma che allora navigava in acque non proprio floridissime; c'era Federico Massa, detto Fritz, avvocato leccese di stretto rito dalemiano, che oggi difende un altro dalemiano, Sandro Frisullo, ex vicepresidente della regione Puglia inguaiato per Sanitopoli; e c'era Paride De Masi, ex portaborse del sindaco anticomunista della natìa Casarano, improvvisamente convertitosi ai Ds e all'edilizia dopo la morte del datore di lavoro.
Aggiungiamo Giorgio Bovi, avvocato esperto di questioni finanziarie, altro pugliese di Lecce. E li ritroviamo tutti nella Parciv, soci di una piccola immobiliare aperta a Roma nel 1993 con sede in via del Conservatorio 91. L'hanno liquidata nel 2010. Ma per tutti questi anni, senza tanto clamore, nella palazzina in stile moresco di via del Conservatorio sono passati affari e business di mezza Italia.
Di qui è passata la Gest.Net, riscossione dei tributi locali (Marzo era in affari con Paolo Vito Marti, amministratore di quella Tributi Italia che ha rischiato di mandare in bancarotta decine di comuni italiani); ci si è occupati di assicurazioni con la Ge.A., srl di brokeraggio (Morichini era il boss romano di Assitalia, così di polizze hanno campato tutti per anni); si è discusso di consulenze finanziarie, affari immobiliari, televisioni sovvenzionate dal dipartimento editoria di Palazzo Chigi (Nessuno Tv, diventata poi la dalemianissima Red Tv, è stata chiusa la scorsa primavera lasciando 14 persone a spasso). Mezzo mondo è passato di qui.
L'altra metà è passata da piazza Navona, alla London Court. Altra ragnatela. Azionista di maggioranza l'armatore genovese Alberto Lolli Ghetti, finanziatore anche della Italbrokers, il colosso italiano del brokeraggio assicurativo. Italbrokers è regno indiscusso di Franco Lazzarini, uno che è amico di De Santis e Morichini al punto da finire sui giornali insieme a loro, nel 2000, per le serate tutto sesso organizzate dalla titolare di un'agenzia di pr. Il quarto era Franco Mariani, altro genovese, oggi presidente del porto di Bari.
Sulla filiale ligure del mondo desantisiano, che è poi un mondo tutto dalemiano, brilla in primis la stella del presidente della regione Claudio Burlando, ex ministro ai Trasporti nel primo governo Prodi. Burlando aveva portato con sé al ministero, come consulente, un altro ds ligure: Franco Pronzato, poi piazzato nel cda Enac e nominato responsabile Pd del settore trasporti. Pronzato è stato arrestato a giugno per corruzione, 40 mila euro pagati attraverso la società di Morichini. E non è un caso. Qui sono tutti amici.
Burlando è amico di Lazzarini, talmente intimo da trasferirsi a casa sua quando si è separato dalla moglie. Lazzarini vuol dire Italbrokers. E di Italbrokers è azionista Pino Marzo, un bel 12 per cento che vale almeno mezzo milione. L'ex presidente dell'Italbrokers, Raffaele Bozzano, era invece nel cda di Festival Crociere insieme a De Santis. Dal 2001 al 2002, per quattro sedute di consiglio, De Santis ha incassato 143 mila euro.
Di lì a poco la Festival ha fatto crac. Italbrokers invece va ancora a gonfie vele, e infatti lavora con ministeri e Parlamento, Finmeccanica e Ferrovie. Le Ferrovie le ha incassate quando era ministro ai trasporti Claudio Burlando. Tutto torna. Ovvio, non tutti gli affari, in questa ragnatela, sono brillantissimi. Intorno alla London Court, per esempio, operavano Salvatore Castellaneta detto Totò, avvocato barese un po' sciupafemmine, amico di De Santis e di Tarantini, ma anche di D'Alema e del senatore dalemiano Nicola Latorre; c'era Luciano Consoli, quello della futura tv dalemiana; c'erano Fritz Massa e Giorgo Bovi e pure Vittorio Casale, l'immobiliarista amico di Consorte, arrestato il 14 giugno per bancarotta fraudolenta della sua società Operae..."
E tutto torna, prostituzione, affari, tangenti.. tutta roba di sinistra, come mai ci si trova in mezzo Berlusconi? Panorama 18/10/2011

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