venerdì 16 marzo 2018

Partigiani con le mani rosso sangue



"Quel giorno il 30 aprile 1945, Pertini mi telefonò tre volte dicendomi: “Fucilali, e non perdere tempo!”, La casa milanese di Valenti e della Ferida venne svaligiata pochi giorni dopo la loro uccisione. Fu rubato un autentico tesoro, di cui si perse ogni traccia.


Questa è la tragica storia dei due attori uccisi dai partigiani su ordine di Sandrino, utilizzando la solita scusa del collaborazionismo, di fatto la casa venne rapidamente saccheggiata dagli stessi partigiani, quindi si potrebbe definire l'ennesima strage a scopo di rapina..

#LUISA_FERIDA 31 anni (incinta)
#OSVALDO_VALENTI

Valenti, che fino ad allora non aveva mai avuto incarichi nella compagine fascista, si arruola volontariamente nella Repubblica Sociale Italiana. Nel ’44 è tenente della Xa Flottiglia MAS. Nel frattempo, pare che la coppia frequenti Villa Triste a Milano, sede della famigerata Banda Koch. Dico “pare” perché non sono stati mai accertati legami tra quest’ultima e la coppia Valenti-Ferida. Nulla di certo, nulla di dimostrato; solo congetture e trame vigliacche, sufficienti per condannarli a morte. Difatti, il 10 aprile ’45 Valenti, forse per aver salva la vita e,soprattutto, quella di Luisa che aspettava un bambino, (la coppia aveva già concepito un figlio, morto purtroppo poco dopo la nascita), decise di consegnarsi spontaneamente ai partigiani. Si rifugiò in casa di Nino Pulejo, appartenente alle Brigate Matteotti, il quale però lo scaricò, affidando le due celebrità al comandante Marozin della Divisione Pasubio, che non era certo uno stinco di santo, dato che era stato trasferito a Milano dal Veneto per sfuggire ad una condanna a morte del CLN, (pensate!), per furti, abusi e altri crimini”.

Il 21 aprile Marozin incontra Sandro Pertini il quale chiede di Valenti; avuta la notizia della sua prigionia, il “grande presidente” ordina lapidario: “fucilali (quindi anche la Ferida, incinta! Ndr); e non perdere tempo. Questo è un ordine tassativo del CLN. Vedi di ricordartene!” … e ancora: “…bastò l’intervento di Pertini a decidere la sorte dei due attori. “…Così, il Valenti e la Ferida furono condotti in una cascina, ove vissero i loro ultimi giorni. L’attore subì un processo sommario, al termine del quale fu confermata la condanna a morte. Condanna che non fu mai comunicata al diretto interessato e che riguardava anche la compagna. Ignari della loro fine, i due innamorati furono caricati su un camion tra gente rastrellata. Giunti in via Poliziano, furono fatti scendere e messi faccia al muro. La donna stringeva in mano una scarpina azzurra di lana, destinata a scaldare i piedi innocenti di quel bambino che non vedrà mai la luce. Partì la raffica di mitra. I due caddero al suolo, stretti tanto nella vita quanto nella morte. Su di loro furono adagiati due cartelloni. Due scritte rosse dicevano: «I partigiani della Pasubio hanno giustiziato Osvaldo Valenti»; «I partigiani della Pasubio hanno giustiziato Luisa Ferida». Tre vite spezzate in colpo solo. Due vite probabilmente incolpevoli riguardo le accuse di collaborazionismo nazi-fascista e di aver compiuto ogni genere di atrocità a Villa Triste; una semplicemente candida.

In foto i corpi di Luisa e Osvaldo subito dopo la fucilazione avvenuta presso l'ippodromo di San Siro a Milano.
Nella foto sotto Luisa Ferida e Gino Cervi mentre giravano una scena del film "la corona di ferro"
L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'apertoPrimavera del '45; un gruppo di Partigiani seviziano e percuotono una giovane donna in pubblico... un'altra vittima delle loro "Eroiche Conquiste". Successivamente verrà ritrovata... squartata e gettata nei pressi di un corso d'acqua. Furono oltre 20.000 le donne fatte prigioniere e uccise dai "Compagni Comunisti" durante le "Radiose Giornate".L'immagine può contenere: una o più persone


Sono sempre le donne a pagare i prezzi peggiori

La Repubblica degli ideali, dei valori, delle libertà, è nata dagli stupri e dalle violenze perpetrate da partigiani comunisti ai danni delle ausiliarie, delle mogli o delle sorelle di chi aveva scelto di non tradire
E ci hanno detto per 70 anni che i " liberatori " erano dalla parte giusta, dalla parte dei diritti, dalla parte dei valori


Partigiani , maledetti per l'eternità

Quando potremo raccontare la verità, non la ricorderemo più
L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'apertoL'immagine può contenere: 1 persona, in piedi e spazio all'apertoNessun testo alternativo automatico disponibile.L'immagine può contenere: 5 persone, persone in piediL'immagine può contenere: 10 persone, persone che sorridono, persone in piediL'immagine può contenere: 5 personeL'immagine può contenere: 11 persone, persone in piediL'immagine può contenere: 2 personeL'immagine può contenere: spazio all'aperto, acqua e natura

Nessun commento:

Posta un commento